Caro PierSilvio,
come ogni anno, con l’approvazione del bilancio del Gruppo Mediaset, arriva puntuale la sonora sberla che virtualmente molli a tutti coloro che rimpiangono la genialità televisiva di Silvio Berlusconi.
In effetti, la Tua lungimiranza Ti porta a fare scelte inevitabilmente poco condivisibili dal pubblico ma che guardano alla naturale evoluzione della televisione e, per altri versi, proteggono le Tue televisioni dalle “minacce” politiche che vorrebbero ridimensionare una delle risorse più importanti del nostro Paese.
E così, negli scorsi mesi, abbiamo assistito all’acquisto di Endemol, all’acquisizione di Medusa, alla conseguente joint venture tra Medusa e Taodue, ad una implementazione dei servizi multimediali ed interattivi di Mediaset e, last but not least, al lancio della nuova, ricca offerta per il Digitale Terrestre, manifestazione tangibile di questo “nuovo corso” per il Gruppo del quale sei VicePresidente.
Un nuovo corso che, a mio avviso, porterà Mediaset ad entrare, presto, nel campo della telefonia e dei connessi servizi a banda larga indispensabili per realizzare quello che, a mio parere, è il tuo progetto.
Scelte indubbiamente vincenti che hanno portato ricavi netti per 4.082,1 milioni di Euro con un crescita dell’8,9% e un utile netto di 506,8 milioni.
Ne hai parlato anche ieri sera in un servizio del TG5 dichiarando che, comunque, l’attività principale rimane la TV generalista.
Continua a leggere “La sberla di PierSilvio” :
Forse questo è l’unico punto sul quale dissento. Le scelte di cui ho appena parlato, infatti, hanno allontanato Mediaset da quella che dovrebbe essere l’attività principale e continuano a far apparire, per assurdo, la TV generalista come un impegno quasi marginale nel quale concentrare le risorse “residue” di quelle che sono diventate le attività principali in Viale Europa.
Quando, ovviamente, parlo di televisione generalista non mi riferisco in generale alle 3 reti del Gruppo in quanto tali, ma principalmente alle attività che caratterizzano come generalista una televisione. In parole povere, lo show e più in generale l’intrattenimento!
E da questo punto di vista, a Canale5, Italia1 e Rete4 aleggia ultimamente quello che ho definito un “torpore produttivo“ che priva uno dei CPTV più importanti d’Europa di quel fermento che lo ha sempre distinto. Le attività delle tre reti, infatti, sembrano ormai basarsi primariamente sui diritti a scapito dell’intrattenimento e pur rappresentando il “fenomeno del momento”, serie tv, fiction & Co non sono, o forse non dovrebbero essere, prodotti che caratterizzano una televisione generalista.
Ma come è normale che sia il profitto condiziona le politiche di un’azienda e, ahimè, gli investimenti sembrano orientati in quelle attività più redditizie che, però, di “generalista” hanno ben poco; con la conseguenza che la qualità è riscontrabile in tutti quei prodotti che pur presenti anche sulle reti generaliste sottraggono spazio allo spettacolo, vera linfa della televisione.
E’ come se, in sostanza, la tv si facesse “sulla carta”.
Pur ritenendo esaltante ed imprescindibile la “nuova televisione” con tutte le necessarie ed affascinanti prospettive multimediali, ritengo al tempo stesso che non possano essere cancellate le peculiarità  della tv tradizionale.
Per questo motivo, vedrei bene un connubio tra Berlusconi Senior e Berlusconi Jr e la fattibilità di un’ipotesi del genere me l’hai suggerita Tu stesso esprimendo il desiderio, nella recente intervista a Vanity Fair, di riunire la Tua famiglia allargata in Mediaset.
Come dire, l’innovazione nel solco della tradizione.
Pensare ad una tv dove il live e lo show non esistono più, purtroppo non riesco proprio a farlo!
1. Gordon Gekko ha scritto:
13 marzo 2008 alle 20:36