“Il compenso di cui beneficia Fabio Fazio è molto elevato“. Stavolta a parlare non è il solito Matteo Salvini, ormai apertamente critico sui cachet del conduttore ligure, ma il Presidente della Rai, Marcello Foa. La presa di posizione, in questo caso, è tutta interna al servizio pubblico e quindi non più trascurabile. Intervenendo al Festival della Tv e dei nuovi media di Dogliani, il giornalista – a margine di una conferenza – si è espresso sullo stipendio del presentatore di Che tempo che fa, condividendo sostanzialmente le rimostranze dal leader della Lega.
“E’ evidente che il compenso di cui beneficia Fazio è molto elevato, al di sopra di qualunque altra valutazione di merito che possa essere fatta rispetto agli ascolti che lui fa. Allora nella Rai del cambiamento, che vuol essere anche rispettosa del canone pubblico, è chiaro che – per quanto vincolato dal contratto che la Rai deve rispettare – si pone un problema di opportunità. E’ giusto e opportuno che si mantengano questi livelli di stipendio?“
ha dichiarato Foa, che sul conduttore ligure e sulla sua trasmissione è stato tanto esplicito quanto critico, al punto da aggiungere (come riporta La Stampa):
“Che tempo che fa è una trasmissione che va in onda dal 2003, sono 16 anni. È un format che non ha più quella carica innovativa che forse aveva all’inizio. Questo dovrebbe farci riflettere (…) È stata portata su Rai1 e gli indici di ascolto non sono aumentati. Questo induce a una riflessione dal punto di vista aziendale“.
Sulla possibilità di spostare il programma su altre reti, il Presidente Rai non si è però sbilanciato. “Non gestisco io i palinsesti, non voglio entrare nel campo di Salini” si è limitato a commentare. Le sue inequivocabili parole, di fatto, sono andate nella stessa direzione di quelle pronunciate a più riprese da Salvini, soprattutto in merito ai compensi di Fazio.
Salvini vs Fazio: “Chiacchierone di sinistra, riduciti lo stipendio”
Stasera, peraltro, il conduttore avrebbe dovuto ospitare (in ossequio alla par condicio) il leader leghista, ma questi ha seccamente rifiutato l’invito
“Questa sera ci sarà un buco di tre quarti d’ora perché mi sono rifiutato di andare da Fabio Fazio. Sono l’unico segretario di partito che si è rifiutato, mi hanno detto: ‘ma come, fa 3 milioni di spettatori…’. Per me la coerenza viene prima e per me i valori e la coerenza valgono più di 3 milioni di spettatori (…) Riduciti lo stipendio, chiacchierone di sinistra pagato con i soldi degli italiani” ha attaccato Salvini.
Al Festival di Dogliani, Foa ha anche auspicato che venga incrementata la presenza di giornalisti e opinionisti cattolici sul servizio pubblico. “La voce cattolica non ha abbastanza rappresentanza oggi nel mondo giornalistico Rai” ha affermato. Il Presidente Rai, incalzato dai cronisti, ha anche parlato del servizio della TgR Emilia Romagna sulla manifestazione di Predappio:
“È un evento ricorrente ogni anno che, in un’ottica regionale, va coperto giornalisticamente. Su un giornale vale 30-40 righe, in un telegiornale locale un servizio da 10-20 secondi. È una notizia piccola ma è una notizia. In questo caso c’è stato un eccesso di copertura, troppo spazio, una sproporzione. C’è stato un errore“
ha affermato. A seguito di questo “errore”, il caporedattore Tgr Emilia-Romagna, Antonio Farnè, ieri si è dimesso.
1. XxdanyxX ha scritto:
5 maggio 2019 alle 19:22