29
marzo

Maria De Filippi: «Sfatiamo questa storia che ho potere». E sull’Isola dei Famosi: «In un programma sulla sopravvivenza, non interessano gli amorazzi»

Maria De Filippi

Maria De Filippi

Il rapporto con i vertici Mediaset e il potere, la concorrenza e gli ascolti ma anche L’Isola dei Famosi e Adrian: Maria De Filippi, in vista dell’imminente serale di Amici, rilascia un’intervista a Repubblica toccando vari temi.

A cominciare dall’”onnipotenza” che avrebbe in quel di Cologno. Maria – che ha da poco incontrato per la prima volta Marina Berlusconi  (“è spiritosa…”) – ci tiene a precisare:

“Sfatiamola una volta per tutte, questa storia che ‘Maria ha potere’ è una cavolata. Nonostante i risultati che porto, quando Pier Silvio mi ha chiesto qualcosa ho sempre detto sì“.

Del resto se il suo potere non avesse limiti, Mediaset avrebbe accontentato una sua precisa richiesta sulla riduzione della durata dei programmi:

“(Ho chiesto, ndDM) di accorciare i programmi. Ho fatto una proposta: perché non li chiudiamo tutti a mezzanotte meno un quarto? Questo consentirebbe la messa in onda di più trasmissioni. Manca un programma sui libri in seconda serata, Pickwick di Baricco su Rai3 era bellissimo. C’è un pubblico: quando Roberto Saviano parlò de Le notti bianche di Dostoevskij ad Amici, schizzò in classifica”.

La De Filippi ha poi specificato per quale ragione il serale di Amici, in partenza domani sera su Canale 5, viene puntualmente proposto il sabato, nonostante la sua preferenza vada su altri giorni della settimana:

“Non l’ho chiesto (di spostarlo, ndDM) per Ballando con le Stelle. A me non interessa la guerra degli ascolti, mi preme di non fare brutta figura. Curo tutto nei minimi dettagli, dietro i programmi ci sono ore di lavoro. Amici è un talent speciale, c’è dietro una scuola: oggi è un lusso (…) Nel momento in cui la rete colloca altri show, Amici resta al sabato. E Publitalia sceglie: è il programma con più pubblicità“.

Riallacciandosi al discorso, Maria si è mostrata sorprendentemente possibilista circa l’invito che Milly Carlucci le ha fatto per partecipare, come ballerina per una notte, a Ballando con le Stelle:

“No (non mi ha chiamato, ndDM). Prima l’ha detto in tv, e pensavo che fosse una strategia di comunicazione. Invece è vero. Se mi telefona vediamo come superare il piccolo problema della contemporaneità della diretta. Ho detto sì a Raffaelle Carrà che mi intervisterà nel nuovo programma di Rai 3 A Raccontare comincia tu”.

La De Filippi ha respinto la tesi secondo la quale Temptation Island avrebbe, in qualche maniera, fagocitato gli altri reality. Per chiarire la sua posizione, ha fatto un paragone con l’edizione in corso dell’Isola:

“Il linguaggio di Temptation non ha tolto niente all’Isola dei Famosi. Ma se in un programma sulla sopravvivenza infili altre cose, tutto cambia. Se seguo L’isola voglio vedere Robinson Crusoe o il conte di Montecristo, non mi interessano gli amorazzi. Ad Amici voglio sentire i ragazzi che ballano e cantano”.

Immancabile un accenno sul “caso Fogli”:

“La gente non vuole gli insulti. Quando parlo di quello che vuole la gente mi riferisco all’identificazione tra chi sta a casa e chi sta in televisione. E a casa nessuno si identifica se dai del vecchio a Riccardo Fogli. Un attacco così non paga, né a livello di immagine né di ascolto. Lo stesso principio per cui quando entra Pippo Baudo sono tutti in piedi, perchè c’è il rispetto”.

Oltre ad ammettere di aver tagliato parti dei suoi show per non superare il limite (“Quando montavamo Temptation Island ho fatto togliere i rumori dietro la porta chiusa in un bagno. Il linciaggio è sbagliato”), Maria ha parlato anche dei risultati poco soddisfacenti di Adrian:

“Quando è partito Celentano c’erano grosse aspettative, deluse dal dato d’ascolto. Se fosse andato come doveva andare, non avrebbe spiccato solo C’è Posta Per Te. Imprevedibile il personaggio, imprevedibile il risultato”.

Maria ha posto inoltre l’accento su cambiamenti nel mondo della televisione e sulla “scomparsa” della figura del conduttore egocentrico (concetto già espresso con termini più forti 10 anni fa), rimarcando che il pubblico, grazie alla frammentazione in vari canali, sceglie di seguire chi conquista la sua fiducia:

La televisione non la fai per te, per sembrare bella e acculturata, la fai per tutti… Il conduttore egocentrico è andato in disuso con i cento canali. Il telespettatore, che riconosce l’autorevolezza di chi gli dà fiducia, ha capito: ‘Questo è un elettrodomestico a cui posso accedere‘”.

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1 Commento dei lettori »

1. Maria Cristina Giongo ha scritto:

30 marzo 2019 alle 18:27

Bravissima Maria De Filippi! Non dimentichiamo che i suoi programmi hanno l’indice d’ascolto più alto di tutti gli altri, sia pomeridiani che serali: mai al di sotto del 23% di share, sino al 29%. E parlo di statistiche vere, ufficiali! Elegante, riservata, umile, intelligente; mai egocentrica. Infatti il pubblico la premia per questo. E se lo merita proprio. Una vera professionista, che non si vanta di esserlo!



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