Non doveva andar così, il ricordo di Mia Martini sul palco dell’Ariston. Tra i momenti salienti della terza serata del Festival di Sanremo 2019, c’è stato il toccante ricordo dell’artista calabrese da parte di Serena Rossi, che ne vestirà i panni nel film TV Io sono Mia, e di Claudio Baglioni, insieme cimentatisi nel brano cult della Martini, Almeno tu nell’universo. Lo spazio dedicato a tale tributo è stato decisamente esiguo. Al termine della performance, infatti, la Rossi è riuscita a malapena a ringraziare chi le ha permesso di essere la protagonista del film in onda martedì 12 febbraio su Rai 1. A svelare un retroscena sull’ospitata al Festival della giovane attrice è stato Andrea Scarpa de Il Messaggero, il giornalista rivela che Serena Rossi aveva pronto un monologo in ricordo di Mia Martini, che per ragioni ignote non sarebbe riuscito ad arrivare sul palco dell’Ariston. Eccone qualche stralcio:
“Stasera vorrei dirti cosa è successo quando la mia vita, un anno fa, si è incrociata con la tua e mi hanno detto che sarei stata io ad interpretare te, nella storia che avremmo raccontato. Vorrei dirti della paura, del senso di inadeguatezza che ho provato subito, ma anche dell’emozione che mi stringeva la gola ogni volta che un pezzo della tua vita si svelava, e una piccola parte di te, magicamente, entrava a far parte di me. (…) Vorrei raccontarti della mia casa che improvvisamente è stata invasa dalla tua musica, (…) della tua sofferenza quando per colpa di un nemico invisibile ti è stato impedito di cantare e quindi di vivere. Quando il tuo nome: Mia Martini non si poteva nemmeno pronunciare perché faceva paura, perché dicevano che portava male, perché dicevano che tu, proprio tu, Mia, portavi sfortuna e così la tua vita si è trasformata in una guerra contro una violenza subdola e per questo ancora più potente, contro la discriminazione e l’esclusione che hai subito sistematicamente per anni, e ovunque anche qui, sopra questo palco”.
L’attrice avrebbe dovuto così concludere:
“Tu ora non ci sei più, ma ci sono le tue canzoni, la tua voce e ci sono io che forse posso farti rivivere nella memoria di chi ti ha conosciuto o di chi non ha fatto in tempo a conoscerti. Io che da questo palco voglio chiederti scusa per tutto quello che ti è stato fatto e dirti che se stasera sono qui a parlare di te, significa che malgrado tutto Mia, alla fine hai vinto tu“.
L’ipotesi più verosimile è che non ci sia stato il tempo di dare voce alle parole di Serena Rossi, che affannosamente si è ritagliata un breve saluto fatto a fine esibizione. Curioso però come, tra la miriade di gag e sketch, anche piuttosto lunghi, non si sia trovato il giusto spazio per un omaggio così sentito, specialmente se pensiamo che la terza serata della kermesse è terminata anche prima delle altre. In più, tanto per cambiare, così come era stato per il Premio alla carriera a Pino Daniele la sera precedente, anche il tributo a Mia Martini è stato relegato oltre la mezzanotte. La gestione della scaletta non è stata sicuramente il forte di questa edizione del Festival.
1. Andrea ha scritto:
8 febbraio 2019 alle 16:59