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gennaio

Antonella Clerici: «E’ importante che il vincitore di Sanremo Young possa andare al Festival. Vengo sempre controprogrammata, non mi lasciano mai sola»

Antonella Clerici

Antonella Clerici in radio

Il Festival di Sanremo è alle porte come anche una delle sue “costole”, Sanremo Young. Il talent-show di Antonella Clerici, giunto alla sua seconda edizione, ripartirà su Rai 1 venerdì 15 febbraio. Partenza che si preannuncia “col botto”, dal momento che la conduttrice ha annunciato che alla prima puntata ci sarà John Travolta. Oggi, in diretta a”Radio2 Social Club”, la padrona di casa del programma ha raccontato altri particolari che riguarderanno la gara canora che vedrà 20 ragazzi – di età compresa tra i 14 e i 17 anni – cimentarsi sulle note dei successi che hanno fatto la storia del Festival:

“C’è una academy, noi esageriamo nel senso che in genere i giurati nei talent sono 3, noi ne abbiamo 10, come l’anno scorso. Dieci giurati con dieci ragazzi e in più il televoto. La prima puntata quest’anno è un po’ una novità perché noi partiamo da 20 ragazzi e facciamo una sorta di dentro o fuori e ne rimarranno 10. Questi 10 ce li porteremo fino alla fine, fino al vincitore che andrà a Sanremo Giovani. Questa è la vera novità. (…) Il fatto che il vincitore di Sanremo Young potrebbe andare sul palco dell’Ariston direttamente come protagonista del Festival, credo che per loro sia un’occasione importante”.

Poco dopo, la Clerici sottolinea come, anche questa volta, avrà una controprogrammazione degna di nota (gli speciali di Uomini e Donne su Canale 5 e Italia’s Got Talent su Tv8):

Non mi lasciano mai da sola, nel senso che ogni volta che mi programmano mi mettono sempre contro, mi controprogrammano, come diciamo noi (…). Non lo so (se faccio paura, ndDM), sanno che io ci tengo…“.

In seguito i conduttori Luca Barbarossa e Andrea Perroni fanno notare all’ex volto del mezzogiorno di Rai 1 come non abbia quasi mai accettato delle co-conduzioni. Antonella ammette:

“Sì, io preferisco condurre da sola. Ma sai perché? Ho provato a condurre anche in due, però poi, a parte il fatto che devi trovare anche la sintonia giusta, ognuno ha il suo modo. Siccome io sono una persona un po’ timida paradossalmente, un po’ educata, cerco di lasciare, mi sottraggo e quindi non do il meglio di me, invece quando sono sola posso essere sfrontata nella maniera giusta”.

E a proposito dell’imminente Sanremo, il pensiero non può che andare alle sue due conduzioni, l’una al fianco di Paolo Bonolis e l’altra in solitaria:

“Un frullatore. Io l’ho fatto nel 2005 con Paolo Bonolis, qui la responsabilità era la sua, nel 2010 da sola perché, come dico sempre, nessuno voleva farlo con me. Nessuno ci credeva, ’sarà un Festival fallimentare’, invece ebbe successo. Io mi sono messa molto in gioco, ho ballato, ho fatto delle cose che non so fare, ma per ridere. E’ stato un bellissimo Sanremo ma io non mi ricordo niente, nel senso che, quando sei lì, quella settimana sei come in un frullatore. Ogni tanto riemergono ricordi, vedo delle foto e dico ‘cavolo ho fatto anche questa cosa’”.

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1 Commento dei lettori »

1. Sabato ha scritto:

31 gennaio 2019 alle 17:49

Non amo i baby talent in generale e penso che, a differenza di Ora O Mai Più, che ripropone vecchie glorie e vecchie canzoni davanti ad una giuria super-pop davvero graffiante, Sanremo Young non abbia molto da dare, fra cantanti ancora acerbi e poche bocciature (perché in fondo sono bambini…).
Apprezzo invece la Clerici che, come ha ricordato lei stessa nell’intervista, non si è mai tirata indietro, accettando spesso sfide difficili dimostrando grande professionalità e spirito aziendalistico. La sua è una TV pulita e leggera, che ben rispecchia la genuinità della bionda conduttrice Rai.



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