A Matteo Renzi le fake news non piacciono. Della lotta alle bufale ne ha fatto un cavallo di battaglia e, allora, vogliamo aiutarlo noi. Il nostro tema non sarà la politica o l’economia, bensì gli ascolti tv, nuovo terreno con cui l’ex premier si sta confrontando. Nelle ultime ore si sono sprecate le interpretazioni sul risultato di Firenze Secondo Me. Se Matteo Salvini ha sbeffeggiato Renzi (“ha fatto meno ascolti della replica de La Signora in Giallo“), Discovery si è appigliata alla qualunque nel comunicato pur di abbellire il dato e il neo conduttore ha parlato di ottimi ascolti. Ecco la nostra analisi.
Partiamo da una considerazione: 367.000 spettatori e l’1.8% sul Nove non può definirsi un flop ma nemmeno un risultato degno di nota. E’ un ascolto piuttosto modesto e che tradisce una tiepida attesa nei confronti del prodotto e/o una collocazione poco felice. Il ritornello degli “ottimisti” di questi giorni è stato quello di porre l’accento sul fatto che il programma abbia segnato un risultato superiore alla media di rete.
Firenze Secondo Me annunciato come evento
E’ vero l’1.8% è superiore (ma non di tantissimo) alla media di rete, sia del totale giornata che del prime time. Discovery – che si è ben guardata dal parlare di ottimi ascolti – parla di +31% rispetto alla media del sabato in valori assoluti (+25% in termini di share). Peccato, però, che nei sabati precedenti Canale 5 proponesse Tu si que vales, programma dal 30% circa di share, e che sabato scorso abbia trasmesso un film in replica.
Il paragone con i risultati della media di rete presenta tra l’altro delle falle. Il canale, infatti, è infarcito di repliche, programmi flop e prodotti di serie B: è giusto, dunque, confrontare questi risultati con un prodotto inedito annunciato come evento? Decisamente no, superare la media di rete è il minimo per Renzi, soprattutto alla premiere.
I flop del Nove
Soltanto la sera prima le repliche di Fratelli di Crozza hanno ottenuto il 2.8% (le puntate inedite superano il 5%), mentre gli illustri flop di Fabio Volo, Virginia Raffaele, Pif, Roberto Saviano, solo per citarne alcuni, risiedevano nel mix tra rete, personaggio e programma. Sia lo comica che lo scrittore (con Imagine), al loro debutto, comunque hanno ottenuto risultati superiori a quelli registrati da Renzi, poi calati.
Caratteristica dei nuovi canali è quella di avere forti oscillazioni nelle performance: malgrado una media in prima serata intorno all’1.6%, molte volte con dei film in replica Nove ha superato il 2% (nel dicembre 2015 l’ancora per poco Deejay Tv ha ottenuto il 3.6% con Jhonny Stecchino, mentre domenica con Jumanjy ha siglato l’1.9%). Un esempio recente, volgendo lo sguardo altrove, è Focus che con l’atterraggio della sonda Insight su Marte è schizzato al 4.2% a fronte di una media dello 0.6% e di un lcn decisamente sfavorevole. Chiaramente andare su un canale come il Nove, non si può dire che abbia aiutato il prodotto ad affermarsi.
Nove dodicesimo canale nazionale con Firenze Secondo Me
C’è poi un altro aspetto fondamentale di cui non si è parlato. L’obiettivo dichiarato e raggiunto dal canale diretto da Aldo Romersa è quello di essere il nono canale nazionale. Ebbene, lo scorso 15 dicembre Nove era il dodicesimo canale nazionale in prima serata dopo Rai Movie, Tv8, Rai Premium, Iris. Nella classifica dei programmi più visti del giorno sui canali dopo il 7, Firenze Secondo Me risulta quindicesimo, subito dopo i Superpigiami di Rai YoYo.
Renzi vs Rocky
Forse a Renzi non hanno portato nemmeno fortuna le dichiarazioni di 3 anni fa, quando la sconfitta di Ballarò e DiMartedì rimediata per mano di Rambo fu un pretesto per criticare i talk show (“Se tutti e due i talk show del martedì fanno meno di Rambo, di una replica della replica, vuol dire che trama conosciuta per trama conosciuta, finale già scritto per finale già scritto, si sceglie la storia che è scritta meglio, dagli americani” dichiarò).
Ora, però, che lui è stato ampiamente battuto da Rocky (che la media di Rai Movie l’ha quasi raddoppiata), i numeri non sembrano essere più un indicatori della qualità dei contenuti veicolati (“… Ma se la critica è tutta su quanti l’hanno vista, non su cosa hanno visto, va bene così…” dice su Facebook).
Il vero bilancio quantitativo di Firenze Secondo Me (qui quello qualitativo) lo si potrà trarre a partire dalla seconda puntata. Se il documentario dovesse calare, anche di poco, il flop sarebbe conclamato; diversamente se il programma dovesse superare ampiamente il 2%, Renzi e co. potrebbero ritenersi soddisfatti.
1. Sabato ha scritto:
18 dicembre 2018 alle 14:18