Considerato il grande successo ottenuto ieri sera dalla prima puntata de L’Amica Geniale, ci troviamo dinanzi a due possibilità. La prima è che il pubblico della TV generalista stia cambiando, che stia allargando i propri confini, apprezzando prodotti di nicchia, andando oltre il suo solito modo di stare davanti al piccolo schermo. La seconda è che la totale e martellante promozione fatta dalla Rai abbia colpito e affondato.
L’Amica Geniale: un racconto lento e difficile per la TV
Per capire se sia vera la prima o la seconda ipotesi, occorrerà aspettare martedì prossimo, giorno in cui andrà in onda il secondo appuntamento. Lì ci sarà la vera prova Auditel e, qualora gli oltre sette milioni di telespettatori confermeranno la loro presenza, vorrà dire che ieri non erano solo spinti dalla curiosità, o dal pensiero di non potersi perdere un capolavoro annunciato, facendo la figura degli incolti.
L’Amica Geniale non è un tipico prodotto televisivo e sceneggiare i romanzi di Elena Ferrante, faticosi e complessi, è stato un grosso azzardo: quel rione claustrofobico, il vociare continuo e contemporaneo di tanti personaggi, la messa in scena di una comunità costretta a condividere ogni momento della propria giornata, rendevano la storia perfetta per il teatro; la necessità di non staccare gli occhi dallo schermo a causa dei sottotitoli e di osservare attentamente sguardi ed espressioni degli interpreti, i cui silenzi nascondevano pagine e pagine di descrizione nel romanzo, la rendevano perfetta per essere vissuta nella quiete di una sala cinematografica.
L’Amica Geniale: un prodotto curato con ottime interpreti
E invece no, è sbarcata in tv con tutti quei silenzi, con la sua lentezza, con il turpiloquio continuo, ma necessario a raccontare una realtà. E soprattutto con le tante scene di violenza, utili a mostrare fino in fondo la miseria nella quale vivono le due protagoniste, interpretate in questa prima fase da due bambine davvero geniali, Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio, capaci di tenere la scena da sole con la loro espressività straordinaria.
E’ un prodotto molto difficile, ma di cui si percepisce senza difficoltà la cura con la quale è stato realizzato. Un successo televisivo che, qualora proseguisse, confermando quello letterario ed internazionale, segnerebbe un punto di svolta nella storia della fiction italiana: quello in cui si va avanti, evolvendo in aspettative e grado di attenzione nella fruizione, recuperando parte del passato, ovvero la struttura degli storici sceneggiati Rai.
1. Francy ha scritto:
30 novembre 2018 alle 01:16