20
novembre

Andrea Fabiano a DM: «La Rai è un’azienda in bilico»

Andrea Fabiano

Andrea Fabiano

La sua avventura a Rai2, iniziata poco più di un anno fa, potrebbe finire a breve. “La Rai è un’azienda in bilico” ci dice, del resto, Andrea Fabiano. DavideMaggio.it ha incontrato il direttore della seconda rete di Viale Mazzini in occasione della presentazione de Il Ristorante degli Chef, al via da stasera in prima serata su Rai2. Proprio il cooking show dà il la alla nostra intervista. 

Perchè Il Ristorante degli Chef?

E’ una bella opportunità editoriale, è una bella opportunità di attivare il pubblico giovane, curioso, che è quello che cerchiamo di raggiungere il più possibile. Ed è anche una bella opportunità commerciale per Rai Pubblicità: significa avere in dote un programma che può intercettare una domanda di comunicazione diversa da quella tabellare classica.

Nel portafoglio di Rai2, c’era un altro programma di cucina, Il Più Grande Pasticcere, che non era andato male ma non è stato più riproposto. Come mai ora questa scelta di fare un altro cooking show?

Non so perchè all’epoca (l’ultima edizione risale all’autunno 2015, ndDM) non fu riproposto. Io lavoro nel contesto attuale della rete, mi guardo attorno, guardo anche alle opportunità che il mercato offre e facciamo delle scommesse. Il Ristorante degli Chef è una delle scommesse di questa stagione.

Si è parlato molto del fatto che questo sia un format argentino e che l’Italia sia la prima nazione europea ad adattarlo. In patria però c’è chi l’ha giudicato troppo simile a Masterchef…

Beh diciamo che ci sono tanti programmi che possono avere somiglianze, avere differenze più o meno grandi ed evidenti. Noi abbiamo scelto questo programma perchè ci dava l’opportunità di avere più registri al suo interno, più dinamiche, comprese anche quelle di interazione tra i concorrenti, tra le squadre di concorrenti e tra i concorrenti e i clienti del ristorante. Ha marce diverse nell’ambito del programma. E poi c’è anche un aspetto economico, che per noi non è mai l’aspetto più importante, ma laddove questo format avrà un ulteriore successo in giro per il mondo parteciperemo ad una percentuale di utili.

Il 7% di share può essere una soglia per questo programma?

La media della rete, in questo momento, è il 6,7%, considerando la scommessa editoriale, la serata particolarmente complicata, come lo sono ormai tutte nella settimana, tanto più ci avviciniamo a quella media tanto più potremmo essere soddisfatti di questo risultato.

Per quanto riguarda la primavera, rivedremo The Voice e Made in Sud?

Stiamo definendo la primavera in questi giorni, stiamo dialogando con l’amministratore delegato per definire i dettagli. Nell’arco di qualche settimana verrà svelato il palinsesto di aprile-maggio.

Come si lavora in bilico?

Ma più che altro noi siamo sempre abituati ad essere in bilico. La Rai è un’azienda in bilico, sempre, e quindi è abbastanza normale. Lavoriamo tranquillamente, noi stiamo già lavorando al palinsesto di aprile-maggio, si sta già cominciando a fare qualche pensiero sull’autunno. Se l’azienda farà altre scelte, farà altre scelte.

Dopo Rai1, Rai2, la vedremo a…

Chi lo sa, non sono io la persona che può rispondere a questa domanda.



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2 Commenti dei lettori »

1. Mister Zapping ha scritto:

20 novembre 2018 alle 18:21

La RAI in bilico? Lui ne è un chiaro esempio: due direzioni canali che verranno presto dimenticate. Unico merito aver dimostrato che i vecchi saggi sono spesso meglio del tanto acclamato rinnovamento (o rottamazione che dir si voglia).



2. daniele antonelli ha scritto:

14 settembre 2019 alle 16:28

In bilico era lui, tanto è vero che dopo essere rimasto a secco dopo le ultime nomine ha pensato bene di riciclarsi ora in Tm su chiamata di un ex dg Rai come Gubitosi, lasciando il servizio pubblico. Di certo Rai non ne sentirà la mancanza, vista la scarsità dei risultati prodotti quanto è stato direttore di Rai 1 e Rai 2. Una dipartita che libera risorse.



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