Milo Infante riparte dai giovani. E da se stesso. Dopo le controversie giudiziarie con la Rai, conclusesi nel 2016 con una sentenza a suo favore, il conduttore tornerà presto in tv, su Rai 2, con un nuovo programma che andrà in onda ogni domenica alle 10 a partire dal 21 ottobre prossimo. Generazione Giovani è il titolo della trasmissione con cui il giornalista milanese racconterà i ragazzi di oggi e le sfide che la società presenta loro. Al centro del format ci sarà un dibattito in studio.
Stando alle anticipazioni, a Generazione Giovani Milo Infante proverà ad aprire un confronto che sappia coinvolgere e mettere a confronto tutte le generazioni, di oggi e di ieri, nel rispetto delle reciproche sensibilità. Il programma si articolerà attraverso un dibattito in studio che vedrà venti ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni confrontarsi con i temi del sociale, della scuola e della famiglia. Ma non mancheranno anche i ragazzi più giovani, gli adolescenti, spesso i più difficili da comprendere e seguire.
A seconda delle puntate, i giovani protagonisti messi a confronto saranno aiutati ed affiancati nel dibattito da quelle personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e del sociale in cui loro stessi si riconoscono. Grande importanza, nella costruzione del programma, rivestiranno i social network, sia nella fase preparatoria sia in quella di commento, con possibilità per gli utenti di intervenire anche con propri video amatoriali, proposti in totale autonomia tramite i social o direttamente in trasmissione.
Non è la prima volta che Infante si occupa del mondo giovanile in tv. Già nel 2015, in seconda serata su Rai 2, il giornalista aveva messo a confronto genitori e figli con Generazioni, un programma d’inchiesta in otto puntate. Ora quel titolo viene in parte ripreso, ma con un formato ed una collocazione diversi, che riporteranno il conduttore stabilmente sulla rete diretta da Andrea Fabiano.
Secondo indiscrezioni, ora per lo stesso Infante il vento in Rai sarebbe decisamente più favorevole rispetto al recente passato: il giornalista, infatti, godrebbe anche delle simpatie della Lega, che in qualità di ‘azionista’ del governo si appresta a mettere mano alle nuove nomine del servizio pubblico.
1. Federico ha scritto:
3 luglio 2018 alle 16:26