Il Paradiso delle Signore si è trasformato in un inferno. E i sindacati, in questo, ci hanno messo del loro. L’assemblea dei lavoratori del Centro di Produzione Rai di Torino ha infatti respinto la proposta dell’azienda del servizio pubblico per la realizzazione di 180 nuove puntate della fiction (che, come vi abbiamo anticipato, si sarebbe trasferita in daytime per la sua terza stagione) nel capoluogo piemontese. A nulla sarebbe valso l’intervento della sindaca della città sabauda, che ha tentato una mediazione. Così, ora, la serie tv con Giusy Buscemi e Giuseppe Zeno rischia di saltare.
Dopo un’assemblea movimentata, sono stati i proprio sindacati a mettersi di traverso, respingendo l’intesa per una produzione tv che avrebbe impegnato per 220 giorni un centinaio di persone, per 9 ore giornaliere più una di pausa, 5 giorni alla settimana, con l’eventualità di lavorare anche un sesto giorno. Come riporta Repubblica, nell’accordo era previsto anche un incentivo di 25 euro al giorno e una tantum da 850 euro. Ma tali condizioni non sono state ritenute congrue ed è scattato il niet (86 voti contrari, 49 i favorevoli e 32 gli astenuti).
La motivazione di tale scelta è stata esplicitata così dai sindacati: “Sì alla fiction, no a 60/70 ore di lavoro“. La Cisl ha richiesto l’applicazione del contratto nazionale per i lavoratori del settore, mentre la Cgil si è detta convinta che nemmeno altre sedi Rai siano disposte ad accettare queste condizioni. Il timore – sostiene il sindacato – è quindi che la produzione venga esternalizzata.
Quel che è certo è che il gran rifiuto si è rivelato autolesionistico per gli stessi lavoratori ed anche per la città di Torino, sulla quale di recente la Rai aveva deciso di puntare (lì sono state realizzate le fiction I Topi di Antonio Albanese, Non uccidere e le puntate di M, il talk di Santoro). Della vicenda si è interessata anche la sindaca Chiara Appendino, che ha provato a ricucire il dialogo tra sindacati e Rai convocando un incontro tra le parti. Ma proprio nelle scorse ore è arrivato un nuovo e definitivo stop da parte dei rappresentati dei lavoratori.
In una nota congiunta, la Rai e l’amministrazione comunale di Torino hanno definito tale bocciatura sconcertante, “un’occasione mancata che avrebbe potuto consentire, quale volano di sviluppo dell’audiovisivo sul polo torinese, il rilancio delle produzioni Rai su Torino“. Ringraziando le istituzioni per “il fattivo contributo nel ricercare una soluzione che salvaguardasse il prodotto“, la Rai ha espresso rammarico per aver portato le autorità pubbliche ad assistere ad “una ‘fiction’ in cui è mancato, da parte dei lavoratori, il dato di realtà“.
L’azienda specifica che non è pregiudicata la collaborazione istituzionale tra Rai e Città di Torino. Ma, intanto, la produzione de Il Paradiso delle Signore rischia di saltare o di trasferirsi in un’altra città, magari a Bologna o Napoli, dove già si realizza Un posto al sole.
1. Antonio Sanna ha scritto:
12 marzo 2018 alle 17:15