13
febbraio

Super Generalista

carlo conti e maria de filippi

Carlo Conti e Maria De Filippi

Non stiamo neanche a ribadirvi che la tv generalista non è morta. Perchè su queste pagine abbiamo sempre creduto nel perdurare dell’egemonia della tv tradizionale. C’è però una cosa che fa notizia e sono dei ritrovati record d’ascolto. Mentre da un lato ci sono sempre più canali, ormai sempre meno nuovi, ed è arrivato il Superpanel, chiamato a dare una fotografia più precisa e attenta degli ascolti, la grande tv generalista si fa sempre più grande.

La tv si sta polarizzando e così assistiamo a big show aggreganti che crescono a livelli mai toccati sinora. E’ il caso di Montalbano che ieri ha raggiunto 11.386.000 spettatori pari al 45.1% di share, attestandosi come la puntata più vista di sempre. Non solo, arriviamo dall’ennesimo Festival di Sanremo di successo che ha ottenuto picchi che non si vedevano dal 1999. Sul fronte intrattenimento seriale è Canale 5 a guadagnare con C’è Posta per Te e Tú Sí Que Vales, capaci di sfiorare e talvolta superare il 30% di share, mentre il Grande Fratello, versione Vip, ha riassaporato vecchi picchi malgrado una concorrenza fortissima. A proposito di quest’ultimo aspetto, precisiamo che i programmi sopracitati sono stati facilitati dal raggiungere numeri da capogiro dall’assenza di forti programmi su reti concorrenti. Ciò dimostra, però, che un programma di punta di Canale 5 o Rai1 è più temibile di 20-30 proposte della neonata tv tematica. Del resto, perché bisognerebbe preferire un film all’ennesima replica ad una nuova puntata di Montalbano?

Anche La7, che sembrava destinata a soccombere, invece è alla riscossa quando schiera talk come Non è l’Arena e DiMartedì. Il tasso di crescita complessivo dei canali digital natives si è così arrestato, e persino la pioniera Real Time fatica ad arrivare all’1.5% di share nelle 24 ore. Sul fronte neo generalista il panorama è ancora in divenire: Tv8 procede spedita ma ad un “alto prezzo” mentre il flop di Nove più che imputabile alle abitudini dei telespettatori, legati ai vecchi canali, è frutto di un palinsesto che fa acqua da tutte le parti.

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9 Commenti dei lettori »

1. Travis ha scritto:

13 febbraio 2018 alle 14:29

Non è la generalista che vince ma sono le digitali che perdono e non per una disaffezione del pubblico ma proprio per una carenza di contenuti: real time, Rai 4, la5, Italia 2, tv8 e Nove sono tutte reti allo sbando che non fanno altro che cercare la propria strada senza trovarla. Mini produzioni tutte uguali e tutte low cost che affossano la loro credibiltà come canali.



2. RoXy ha scritto:

13 febbraio 2018 alle 14:45

Il successo del Festival è ascrivibile ad una completa assenza di contro-programmazione sulle reti Mediaset, dovuta NON ad un accordo tra le parti ma al fatto che Mediaset è completamente incapace di elaborare un’offerta all’altezza e quindi ammaina la bandiera bianca. Stessa cosa accaduta ieri con MontAlfano. E’ ovvio che se non esisti per 5 giorni di fila, e al sesto giorno sposti l’unico programma in grado di raccimolare un minimo di audiance i telespettatori già ampiamente disaffezionati arrivano anche a dimenticare che esiste il tasto 5 del telecomando.

Per quanto riguarda il flop di Nove, io parlerei anche del flop di Real Time che ultimamente si è trasformato in “Real Cretina Time” con programmi che parlano solo ed esclusivamente di coppiette e spose, programmi che sembrano pensati per le rincretinitine cerebrolese che seguono la De Filippi.
Io in passato mi sintonizzavo molto spesso su Real Time e seguivo con molto interesse i suoi programmi ma nel 2017 per esempio credo di aver seguto unicamente Bake Off Italia e qualche replica serale di Malattie Misteriose e Vite al Limite. Domenica scorsa, per esempio, hanno mandato le nuove puntate di Case da Incubo di mattina senza alcun preavviso. Incredibile fino a qualche anno fa, i programmi che hanno fatto il successo di questa rete trattati come tappabuchi o riempi palinsesto.



3. giacomo bartoluccio ha scritto:

13 febbraio 2018 alle 15:06

però diciamolo, le reti di scambiano favori.
La finale di Sanremo avrebbe fatto quei numeri se Canale5 avesse mandato regolarmente C’è Posta per te? A sua volta C’è Posta per te avrebbe fatto il 30% se Rai1 non avesse contraprogrammata con anonimi filmettini?
Montalbano avrebbe fatto il 45% se Canale5 avesse lasciato L’Isola al lunedì, avrebbe sicuramente stravinto Montalbano ma non con quei numeri…quindi spesso il risultato è dopato dal lasciare scorrazzare prodotti forti in ampissime praterie…



4. Nina ha scritto:

13 febbraio 2018 alle 15:32

Il programma più orribile di Real Time è quello dei cornuti, roba per guardoni.



5. Drew ha scritto:

13 febbraio 2018 alle 16:17

Concordo con quanto detto da @Giacomo



6. Salvo ha scritto:

14 febbraio 2018 alle 13:32

Sanremo ha un grande ascolto per diversi motivi: negli ultimi anni è fatto in maniera davvero decente ed il pubblico lo segue con molto piacere. Poi va detto che è un evento, una sola settimana all’anno e magari il pubblico affezionato di altri programmi preferisce rinunciare per una volta ad un puntata dell’isola o di c’è posta per vedere il festival. E questo mediaset lo sa bene, perciò preferisce spegnersi per quella settimana piuttosto che buttare soldi. Per il commissario Montalbano va detto altro, non è vero che fa questi ascolti perchè segue l’onda di sanremo, Montalbano è amato punto. Fa ascolti mostruosi anche in replica perchè richiama molto un pubblico che magari non segue spesso la tv, e accende la televisione magari solo per vedersi Montalbano. Poi diciamolo la qualità paga, il trash no. Il trash è spassoso ma non bisogna abusare. la d’urso lo fa e vince, ma altri programmino.



7. enzo ha scritto:

14 febbraio 2018 alle 15:04

Sono d’accordo con Giacomo.
I Sabati della De Filippi, come i Venerdi di Conti sono senza concorrenza reciproca.
Stesso discorso vale per Sanremo.
Unica nota positiva è stato il GFVip che con una concorrenza fortissima ha fatto ottimi numeri.
Ma come dimenticare il flop di PeterPan di Bonolis o di tutti gli show proposti dalla Rai. Un tempo tutto questo non avveniva.
Io credo , invece, che bisognerebbe riportare il numero di canali come un tempo, al massimo 12 canali. 4 della Rai; 4 della Mediaset;La7;Real time;Tv8 e Nove. Stop.



8. Mattia Buonocore ha scritto:

14 febbraio 2018 alle 15:15

Sono anni che ormai Festival e Montalbano crescono e la non controprogrammazione è la stessa.



9. Pongo&Peggy ha scritto:

15 febbraio 2018 alle 09:59

Salvo concordo con la tua analisi, controprogrammare Sanremo o Montalbano sarebbe solo uno spreco di risorse.
Concordo anche con il fatto che il trash sia per pochi conduttori. La D’Urso lo sa fare, ma quasi tutti gli altri, no. I segnali di stanchezza da parte del pubblico verso questo genere di tv si moltiplicano con grande evidenza, starà all’intelligenza di chi sta dall’altra parte tenerne conto oppure no.



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