Promossi
9 a RTL. L’emittente radiofonica capeggiata da Lorenzo Suraci, anche col nuovo metodo di rilevazione, si conferma la più ascoltata d’Italia staccando le rivali, compresa Radio Rai che non ne esce benissimo (qui la classifica completa). Merito del successo, oltre all’assenza di snobismi, è anche la vetrina televisiva in grado di ottenere interessanti (nano) share.
8 ad Annalisa Minetti. La cantante è tra le concorrenti più apprezzate di Tale e Quale Show. Incinta e non vedente, eppure non sbaglia mai un’imitazione.
7 a Francesco Facchinetti. Quatto quatto l’ex deejay, prima osannato poi accantonato dalla tv, sbarca su Netflix commentando per l’Italia il reality Ultimate Beastmaster. Non è il prime time di Rai1 o Rai2 che ha assaporato in passato ma comunque una posizione che avrebbe fatto gola a molti.
6 all’accordo tra Milena Gabanelli e Urbano Cairo. Diciamo che avremmo voluto più di qualche semplice ospitata su La7.
Bocciati
5 a Jeremias Rodriguez che diserta l’ospitata a Domenica Live. D’accordo, si è liberi di andare dove si vuole evitando magari programmi non certo teneri nei propri confronti; tuttavia, tralasciando l’opportunità di confronto, l’assenza sembra un privilegio garantito solo dallo status di “fratello di”. Non è dunque un buon modo per affrancarsi dall’ingombrante Belen.
4 al postpartita bonsai di Italia-Svezia con Rai Sport che deve lasciare libero il campo a Che Fuori Tempo Che Fa (con evidenti ripercussioni sugli ascolti di Rai1). Comprensibili le proteste dei giornalisti.
3 al binomio musica – Real Time. Fatichiamo a comprendere il motivo per cui il canale 31 si ostini a puntare sulle sette note con gli speciali Radio Italia che vanno male in ascolti e stonano con un’identità dai contorni sempre più sbiaditi. Se ha floppato pure lo speciale con Tiziano Ferro in prima serata, cosa potrebbe andar meglio?
2 a Pino Insegno. Il conduttore si scaglia duramente e in maniera poco elegante contro Aldo Grasso per una critica mai uscita sul suo programma radiofonico. Doppia figuraccia.
1 a Flavio Insinna. Scelto dopo lo “scandalo dei fuorionda” per condurre una serata all’insegna della solidarietà, il conduttore, in un periodo in cui dovrebbe essere più diplomatico e gentile della norma, se la prende con un giornalista, colpevole di portargli sfortuna e di aver scritto male di lui. P.S.: Ma perchè la Rai non si è pubblicamente scusata con il giornalista? Bastava un tweet proprio come quello che l’allora direttore di Rai 1 fece per sostenere Insinna.
1. xxxxx ha scritto:
23 novembre 2017 alle 14:39