Assistere ad un proficuo confronto tra idee è cosa rara in un momento in cui le teste pensanti scarseggiano (o vanno poco di moda). Eppure Chakra, il nuovo programma di Rai3 condotto da Michela Murgia, ha dato prova che è possibile farlo. Anche in tv. La trasmissione ha debuttato in punta di piedi nel sabato pomeriggio della terza rete, senza ricorrere ad effetti speciali e contando solo sul potere della parola. Sullo scambio tra punti di vista. Una scelta ambiziosa, se non altro contro tendenza rispetto all’abitudine televisiva di imporre ritmi serrati e dibattiti chiassosi.
Al debutto, Michela Murgia ha ospitato Selvaggia Lucarelli e si è confrontata con lei sul tema della rete e delle sue insidie. Con un crescendo – per la verità mai troppo incalzante né ostile – di domande ed obiezioni, la scrittrice sarda ha adottato una sorta di ‘metodo socratico’ nei confronti della collega ed editorialista del Fatto: è riuscita, cioè, ad estrapolarle riflessioni interessanti e confidenziali nel corso di un dialogo serrato e rispettoso. Selvaggia, ad esempio, ha svelato di portare sempre con sé uno spray antiaggressione, temendo che alcuni odiatori virtuali particolarmente violenti possano nuocerle anche nella vita reale.
La Murgia, da parte sua, ha superato discretamente la sua prima prova da conduttrice. In quel ruolo, tuttavia, ci è sembrato che la scrittrice abbia perso un po’ di quella sana ed impietosa cattiveria che avevamo apprezzato nelle sue recensioni letterarie in tv. Al contempo, la vincitrice del premio Campiello non ha rinunciato ad un divertente piglio da maestrina, quando – ad esempio – si è sentita in dovere di spiegare il termine “nerd” (pronunciato dalla sua interlocutrice) con parole italiane. Apprezzabile, sotto questo punto di vista, la sua proprietà di linguaggio.
Interessante anche il tentativo di trovare punti di incontro tra la discussione in studio e la letteratura, attraverso l’intervento di una scrittrice prima ed un consiglio di lettura poi. E qui la trasmissione è andata sul sicuro, vista la preparazione della conduttrice in materia. Nella puntata d’esordio, Murgia ha suggerito al proprio pubblico di recuperare un grande classico, La lettera scarlatta: “ci dice che lo spazio del vero pericolo forse non è internet ma siamo noi stessi” ha spiegato.
I cinquanta minuti di trasmissione scorrono con facilità e questo è di buon auspicio per il prosieguo del progetto televisivo. Resta il dubbio che, forse, Rai3 avrebbe potuto osare di più riguardo alla collocazione del programma, che al sabato pomeriggio rischia di intercettare meno pubblico rispetto ad una seconda serata, magari infrasettimanale.
1. Travis ha scritto:
3 ottobre 2017 alle 19:00