14
giugno

Sarabanda: molta caciara per nulla

Enrico Papi

Enrico Papi - Sarabanda

Quando Shazam era solo un’intuizione c’era il pulsantone di Sarabanda. Il ritorno del celebre quiz musicale su Italia 1 ha riportato le lancette dell’orologio indietro di dodici anni e ha permesso a Enrico Papi di tornare alla conduzione.

Il suo stile è lo stesso ’sopra le righe’ ed autoreferenziale di sempre ma nel frattempo ha imparato a citare di continuo “il web impazzito” per la sua impresa televisiva. Il monologo dell’inizio in stile ‘Noi che…‘ (rubrica de I Migliori Anni, ndDM) e ‘Mi manchi‘ al pianoforte usati come anatemi contro i cellulari, tra i momenti più trascurabili. Aggiungiamo pure disc jockey piazzati ovunque -nel tentativo di accaparrarsi una nuova generazione di fans- e la frittata è fatta.

Il meccanismo di gioco è rimasto quasi del tutto inalterato: si gioca allo Spaccasecondo e al Pentagramma, all’Asta Musicale e al 7 per 30 proprio come un tempo e la gara, di per sé, sarebbe ancora godibile se solo si fosse conservato un ritmo più serrato. Invece, scegliendo di eliminare solo due concorrenti in due ore, tra campioni storici e sfidanti, e sbrodolando su tutto il resto (qualcuno può spiegarci che senso avesse l’imitazione di Donald Trump?), il risultato è quello di un revival eccessivo ed affannato.

Troppi errori tecnici, sottopancia sbagliati, un notaio pressoché assente, le solite ‘finte’ di Papi a cui il pubblico era felicemente disabituato, tutto giustificato dal ‘bello della diretta’, in questo caso dal sapore di trash e dallo scarso interesse. Per fortuna c’è l’Uomo Gatto a dotare la trasmissione di un po’ di verve, complici i suoi ‘guizzi felini’, con Coccinella (rimasto l’unico fan di Enrico, il talent scout) che segue a ruota e sfiora la vittoria finale. Per dovere di cronaca, trionfa Luca Diomedi, selezionato nei recenti provini, sbaragliando la concorrenza delle vecchie glorie del gioco della musica.

Parole sante quelle dell’ex paparazzo quando, al termine dell’imitazione non richiesta di Bruno Mars, dice: “Stiamo veramente messi malissimo“. A nulla sono servite le ospitate di Fausto Leali e della nuova formazione dei Cugini di Campagna per dare quel tocco di vintage -diventato una specie di colpo di grazia- ad un format che, dopo aver visto la sua versione ‘20 years’, andava lasciato dov’era o almeno com’era.

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8 Commenti dei lettori »

1. RoXy ha scritto:

14 giugno 2017 alle 12:04

Il look di Papi era tremendissimo, non puoi andare in prima serata con una t-shirt e quegli orrendi occhialoni da saldatore che, nonostante la tinta ai capelli, ti invecchiano di vent’anni. Poi quella barbetta incolta è stata il colpo di grazia, perché gli conferiva un aspetto molto trasandato. Il programma è andato abbastanza bene, l’orchestra non era presente come in passato e poteva fare di più e di meglio per rallegrare l’atmosfera. Ottimi i concorrenti, negativa la scenografia del solito studio Mediaset (credo fosse lo stesso di Avanti Un Altro), troppo buio e scuro nonostante i colori dei videowall led.
Con qualche accorgimento in più, poteva davvero essere un ottimo programma estivo da prima serata per la rete ammiraglia.
Voto complessivo: 7



2. xxxxx ha scritto:

14 giugno 2017 alle 12:04

Bah. Io, se devo essere sincero, non l’ho trovato così male.
Certo, sarebbe preferibile togliere i momenti nella social room, e limare certi sketch comici di Papi (Trump????), ma come programma secondo me è valido. Il casting, poi, è azzeccatissimo, i concorrenti avevano una preparazione musicale davvero invidiabile.
A mio avviso, la serata di ieri è stata molto più piacevole di tanti altri programmi di Mediaset.
Apprezzabile, inoltre, il voler fare domande sia su canzoni vecchie che recenti e il voler ospitare sia cantanti giovani (anche se Fred De Palma non mi piace, ma è un problema mio) che più classici (come Leali e i Cugini di campagna). Almeno, così danno l’idea di un quiz musicale a tutto tondo e “serio”, e non un programma che deve puntare per forza ai giovani e ai fan di Maria De Filippi (in particolare, ad Amici) per fare ascolto.



3. Luca ha scritto:

14 giugno 2017 alle 12:45

A me Papi è diventato simpatico
Sta avendo una seconda giovinezza e se lo merita
Ha una conduzione fresca e leggera e dunque si meriterebbe di ritornare in Mediaset con dei bei quiz o altro tipo di programmi



4. Jake Brown ha scritto:

14 giugno 2017 alle 13:22

A me è piaciuto. A gennaio o comunque non a giugno avrebbe sfiorato 2 mln e fatto ascolti da Iene all’esordio. Bene nel TC 10,5 e nei GIOVANI 20.5
Ma gli OVER (3.8) sanno che esiste Italia 1?
Assurdo perché basterebbero un po’ di over e Italia 1 boomerebbe di brutto.



5. Giuseppe ha scritto:

14 giugno 2017 alle 13:52

A me è piaciuto, il meccanismo del gioco è rimasto lo stesso ed è una cosa positiva, il ritmo effettivamente un po’ lento e qualche siparietto era da evitare ma è lo scotto da pagare per riempire la prima serata, Sarabanda ha la sua collocazione ideale nell’access prime time.



6. giorfab ha scritto:

14 giugno 2017 alle 15:49

Il programma non è stato male …. forse esageratamente lungo.
Finalmente un programma su cui soffermarmi nel mio solito zapping televisivo alla ricerca di qualcosa interessante … lo riproporrei alle 20,00 in settimana su Italia 1 !



7. Bonni ha scritto:

14 giugno 2017 alle 20:35

A me ė piaciuto parecchio



8. Patrick ha scritto:

15 giugno 2017 alle 02:50

Mi chiedo come si possa andare in tv in prima serata con una t-shirt, davvero. Ma le costumiste avevano il giorno libero?

In seconod luogo, ennesima operazione nostalgia che ha floppato alla grande, come tutte le precedenti fatte quest’anno… SE NE SENTIVA IL BISOGNO?



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