La partita per i diritti tv della Serie A di calcio genera subito il caos. Oggi si è conclusa l’asta per l’assegnazione del triennio 2018/2021 e le offerte arrivate alla Lega e all’advisor Infront sono soltanto due, una da parte di Sky e l’altra di Perform Group. A sorpresa, infatti, Mediaset ha rinunciato, preferendo non presentare alcuna offerta. L’asta, però, è stata annullata: le offerte sono ritenute troppo basse.
Diritti Tv Serie A 2018/2021: offerte troppo basse
Facciamo il punto della situazione. In data odierna – sabato 10 giugno 2017 – scadeva l’asta per l’assegnazione dei diritti tv relativi alle stagioni 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021 della Serie A di calcio. La Lega e Infront avevano costruito un bando con l’obiettivo di incassare circa un miliardo di euro, ma le offerte pervenute arrivano appena alla metà.
Sono Sky e Perform Group ad essersi fatte avanti. Secondo quanto trapelato, la tv satellitare di Rupert Murdoch avrebbe offerto 230 milioni di euro per il pacchetto A (valutato 200 milioni), che comprende le partite sul satellite di otto squadre, tra cui Juventus, Napoli, Milan e Inter, e ’solo’ 210 milioni di euro per il pacchetto D (valutato almeno il doppio), che riguarda i match sia sul satellite che sul digitale delle altre dodici squadre, tra cui Roma, Lazio, Fiorentina e Torino.
Perform Group, invece, sempre secondo le indiscrezioni, avrebbe proposto due offerte, entrambe al di sotto del minimo richiesto, per i pacchetti C1 e C2, ovvero i diritti tv sulla piattaforma Internet delle gare delle otto squadre del pacchetto A. Ricordiamo che tali diritti, nel triennio in corso, sono rimasti invenduti.
Diritti Tv Serie A 2018/2021: Mediaset rinuncia
Mediaset, attraverso un comunicato, ha fatto sapere di non aver presentato alcuna offerta per assicurarsi la Serie A di calcio nelle stagioni dal 2018 al 2021. Il motivo, si legge, è proprio l’invito a partecipare al bando:
“Ribadiamo che la formulazione dell’invito a presentare offerte è totalmente inaccettabile in quanto abbatte ogni reale concorrenza e penalizza gran parte dei tifosi italiani costretti ad aderire obbligatoriamente a un’unica offerta commerciale. Mediaset si riserva di ricorrere in tutte le sedi competenti”.
Mediaset, in sostanza, lamenta un certo squilibrio dell’offerta dettato dalla nuova formulazione dei pacchetti, che rischia di favorire un unico acquirente (proprio per questo, nei giorni scorsi, aveva presentato un esposto all’Antitrust):
“Il pacchetto D – prosegue la nota diramata dal cda della tv di Cologno – prevedeva la possibilità di acquisire i diritti tv esclusivi di tutte le partite di squadre dal grande bacino di tifosi (presenti, tra le altre, Roma, Lazio, Fiorentina, Genoa e Bologna) sia per il digitale terrestre che per la piattaforma satellitare ma anche per internet e le app per smartphone. Chi si aggiudicherà il pacchetto D, in pratica, avrà l’esclusiva su ogni piattaforma delle partite di quelle squadre, costringendo chi oggi ha un abbonamento con un operatore diverso a fare un abbonamento aggiuntivo o a cambiare operatore (con costi economici tutti da rilevare) sfavorendo gli utenti”.
Diritti Tv Serie A 2018/2021: asta annullata
Come ipotizzabile, non è tardata ad arrivare l’ufficialità sull’annullamento dell’asta. A comunicarlo è il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio:
“L’assemblea (dei club, riunitasi oggi pomeriggio, ndDM) ha deciso con voto unanime di non assegnare a nessuno dei concorrenti il bando che è stato comunicato e le relative offerte”.
Lunedì è prevista una nuova riunione, nella quale si studieranno i termini della nuova asta.
1. Drew ha scritto:
10 giugno 2017 alle 17:17