Passato (più o meno) lo shock causato dalla visione della prima puntata de Il Bello delle Donne… Alcuni anni Dopo – che ci ha costretti ad un commento ermentico ma necessario – eccoci qui ad analizzare il ritorno di quella che è stata a suo tempo una delle fiction più particolari ed innovative di Canale 5. Vecchia fiction che, se finora a taluni poteva essere sembrata trash o eccessiva, dopo quanto andato in onda venerdì sera ha quasi assunto i connotati di un capolavoro irripetibile e senza pari.
Il Bello delle Donne… Alcuni anni Dopo: recitazione scolastica, sceneggiatura improbabile e lacunosa
Il Bello delle Donne… Alcuni anni Dopo si è presentato come una “buffonata” mai vista prima: un protagonista di puntata, Sam, improbabile e ridicolo in ogni scena, patetico fino allo stremo; recitazione scolastica e senza il minimo pathos da parte di molti big come Claudia Cardinale del tutto fuori fase; dialoghi banali e di una pochezza sconcertante accompagnati da buchi di sceneggiatura (Luca, per esempio, come sapeva dov’era la casa di Jessica?). Le donne, invece, che dovevano apparire come guerriere coraggiose, sono apparse come delle poco di buono, gabbate da un mascalzone un pizzico più disgraziato di loro. Roba da indignarsi, altro che femminismo.
A tutto ciò va aggiunto il fatto che l’intero ecosistema de Il Bello delle Donne è stato reso grezzo dal trasferimento della serie dalla provincia umbra a Roma, di cui è stato messo in scena solo il peggio. E a dispetto della sigla, così simile a quella originale e dunque capace di far scattare in apertura l’operazione nostalgia, dei fasti di un tempo non è rimasto davvero nulla, cosa che ha deluso i telespettatori che avevano riposto in questo ritorno non poche speranze. Gli ascolti, neanche a dirlo, sono stati un sonoro tonfo.
La Ares e i suoi melò trash, tanto criticati da tutti, molto spesso sono invece da apprezzare quantomeno per la notevole capacità di far parlare, di creare un caso, di spiazzare. Per la costanza e la coerenza, per il coraggio di proseguire su una strada “sbagliata” riuscendo a convincere il pubblico, ad appassionarlo. Ma stavolta tutto questo, se pure ci fosse, non basterebbe: Il Bello delle Donne… Alcuni anni Dopo è stata una visione quasi oltraggiosa, irrispettosa.
Senza assolutamente partire dal preconcetto che certe fiction siano spazzatura, ma giudicando questa nel suo contesto e non in senso assoluto, è stata imperdonabile, soprattutto perchè ci voleva davvero poco per evitare di cadere così in basso: l’idea, infatti, c’è. Ci sono personaggi interessanti, qualche attore capace, e perfino Manuela Arcuri non è sembrata così malvagia nel contesto, complice probabilmente un ruolo che le calzava a pennello e in cui si è sentita a suo agio.
Il Bello delle Donne… Alcuni anni Dopo: bravi la De Sio e Bellinzoni
L’unica speranza che resta per dare un senso a quanto visto è che la prima puntata sia stata solo un’apripista e che, archiviato l’inutile e volgarissimo Sam, la narrazione torni su binari accettabili e sensati. Magari anche grazie alla performance di Giuliana De Sio che, apparsa in scena per pochissimi secondi con la sua Annalisa, è stata capace di portare un po’ di luce nel buio più profondo: l’unica scena veramente degna di essere vista, infatti, è stata quella tra lei e Massimo Bellinzoni, alias Luca. Che pure va promosso per la delicatezza e allo stesso tempo per l’intensità della sua interpretazione.
In loro noi confidiamo. Ma per liberarci dagli incubi causati da Lalla la Sciacalla e dal suo jingle ci vorrà del tempo.
Il Bello delle Donne…Alcuni Anni Dopo – Intervista a Giuliana De Sio
Il Bello delle Donne… Alcuni Anni Dopo – Intervista a Manuela Arcuri
Il Bello delle Donne… Alcuni Anni Dopo – Intervista ad Adua Del Vesco
Il Bello delle Donne… Alcuni Anni Dopo – Tutti i Personaggi
1. Lorenzo ha scritto:
16 gennaio 2017 alle 11:48