19
ottobre

I MEDICI: PIU’ CHE UNA SAGA FAMILIARE, UNA MONOGRAFIA. OTTIMO IL RACCONTO, ABUSATO IL FLASHBACK

I Medici - Richard Madden (Cosimo de' Medici)

L’attesa era grande e le aspettative molto alte per il debutto de I Medici, la coproduzione di Rai Fiction che racconterà in quattro serate al pubblico di Rai 1 la storia di una delle famiglie più importanti della storia italiana. E quando le aspettative sono così alte il rischio di restare delusi, anche per un dettaglio, c’è, e non si sfugge. Ma un punto va chiarito subito: questo kolossal annunciato del kolossal ha davvero la grandiosità, la cura per i particolari e l’impiego di mezzi che ne fanno un lavoro egregio, e lo rendono un buon prodotto. Che questo basti, però, è da vedere.

C’è in primis un aspetto che colpisce dell’esordio e riguarda il cast, molto valido e ben amalgamato: i tanti nomi che hanno fatto confluire l’attenzione mediatica sulla serie – quello di Dustin Hoffman in primis – sono per il momento un contorno. La saga dei Medici sembra più semplicemente un ritratto di Cosimo de’ Medici, il personaggio principale che fa da satellite per l’intera trama e a cui presta il volto Richard Madden, l’attore scozzese noto soprattutto per essere stato Robb Stark ne Il Trono di Spade.

Il tutto un po’ cozza con le abitudini ed i gusti del pubblico dell’ammiraglia dell’azienda pubblica, che si trova davanti ad un’offerta diversa dalle solite, internazionale, lontana dalla sua consuetudine e anche un po’ ambivalente: da una parte, certo, è un racconto lento, fluido ed “antico” come quelli che sono propri della rete, ma dall’altra è fin troppo moderno, con le sue scene spinte ed esplicite che normalmente su Rai 1 non fanno capolino.

Dal punto di vista della narrazione la scelta è stata quella del flashback: la prima puntata si è aperta con la morte del patriarca Giovanni (Hoffman) per poi passare alla ricostruzione degli ultimi vent’anni della sua famiglia e capire come si è arrivati a quel momento. Una tecnica ormai abusata, ripetuta e dunque desueta, che però è stata funzionale per il tipo di storia che si doveva raccontare. I bellissimi costumi, le ambientazioni suggestive e l’ottima colonna sonora completano il quadro.

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9 Commenti dei lettori »

1. Lella ha scritto:

19 ottobre 2016 alle 06:27

Non ci siamo proprio! La storia è stata ridotta a un fantasy di basso livello. Abuso del flash back, pessima recitazione, doppiaggio terribile. Linguaggio e règia troppo “moderni” per narrare della famiglia che ha contribuito a dare una svolta alla storia di Firenze e delle nascenti Signorie del tempo. Per non parlare della staticità espressiva di Cosimo. Le ricostruzioni al computer di Firenze sono state il tocco finale per far sembrare questo kolossal un cartone giapponese. Stendiamo un velo pietoso sulla colonna sonora che di medievale, con gli intermezzi al pianoforte, proprio non ha nulla a che vedere.



2. Tore ha scritto:

19 ottobre 2016 alle 09:43

Mi ha annoiato. Sembrava uno strano mix tra Game of thrones e I Borgia. No no.. meglio gli originali…



3. Tina ha scritto:

19 ottobre 2016 alle 10:43

Due coglioni.



4. Nimo ha scritto:

19 ottobre 2016 alle 12:35

A me è piaciuto.
Il problema non è che i flashback siano una tecnica “abusata”, ma che il pubblico medio di raiuno magari non ci abbia capito niente con questi continui avanti e indietro nel tempo…
Il protagonista mi piace, però sembra uguale nelle scene del passato e in quelle del presente, anche se dovrebbero essere passati vent’anni…



5. Francesco ha scritto:

19 ottobre 2016 alle 12:40

Una vera delusione: un’occasione sprecata, considerato il grande spiegamento di mezzi e risorse a disposizione. Niente a che vedere con le serie da cui (chiaramente, e senza nemmeno nasconderlo troppo) attinge a piene mani (vedi Game Of Thrones davanti a tutte), perché purtroppo manca totalmente il tocco, il fascino, l’atmosfera che ci si deve aspettare da una serie di questo tipo. Ne I Medici, purtroppo, è tutto sbagliato, dalla sigla (no, dico, c’era bisogno di una canzone di SKIN???!!! Che c’entra???!!!) alla colonna sonora in genere, alle luci, alla fotografia (tutta questa luce non aiuta certo ad evocare le atmosfere cupe e gli intrighi che si vanno rappresentando), e purtroppo anche alla recitazione, in cui non spicca ahimè nessuno degli attori (malamente doppiati), e men che meno le cosiddette comparse, che se uno ha avuto la sventura di osservare con un minimo di attenzione, più che da una serie kolossal sembravano uscite da un film di Franco &Ciccio.
Davvero desolante, ahimè.



6. FRANCESCA FABBI ha scritto:

19 ottobre 2016 alle 13:38

NOIOSISSIMO E POCO FLUIDO IL RACCONTO ,CI SI PERDE DIETRO AI FLASHBACK INSOMMA UNA GRANDE DELUSIONE



7. MariaRoma ha scritto:

19 ottobre 2016 alle 19:31

Condivido pienamente quanto scritto dagli altri utenti, specialmente Lella: è tutto sbagliato, la recitazione, indipendentemente dal doppiaggio, è spaventosa, TUTTI gli attori sfoggiano una monoespressione, appaiono perennemente stupefatti e spaesati, come se non si capacitassero di essere lì (e infatti sarebbe meglio non ci fossero) Inoltre la lentezza è intollerabile
Aggiungo, da appassionata di storia, che la narrazione parte da troppo lontano, riferendosi al periodo meno interessante della storia dei Medici. Se era necessario raccontare le origini, bisognava farlo velocemente e a grandi falcate per poi concentrarsi e dilungarsi sul periodo più interessante, cioè dalla congiura de’ Pazzi in avanti.
Non è un buon prodotto televisivo, è noioso e inutile. Riavercene prodotti come i Tudor e i Borgia, veloci, incalzanti e storicamente validi



8. cecilia ha scritto:

19 ottobre 2016 alle 21:16

Brava Lella …esattamente quello che penso anche io. Poi, ovviamente, è solo un gusto personale . Se a qualcuno è piaciuto va bene, ma io sono rimasta delusa…… purtroppo è l’ennesima soap opera………… e proprio non ci voleva……. mi aspettavo un profilo di quell’epoca d’oro del rinascimento italiano……. la forza dei Medici ed il periodo politico, non parliamo della figura del “pirata” che vogliono far diventare papa….ASSOLUTAMENTE SOPRA LE RIGHE, neppure un giullare di corte…….. mi aspettavo qualcosa di più fine, di più vero, di meno teatrale ed impostato alla Dallas con Lorenzo che sembra più J.R che un Medici…..



9. Lella ha scritto:

23 ottobre 2016 alle 07:10

Condivido i commenti. La storia non va cambiata. Giovanni non è stato avvelenato! Si parte dalla fine del Medioevo e si entra nel Rinascimento. Ma lo si capisce dalla fiction? Non sono una grande esperta di storia, ma certi errori saltano agli occhi anche degli studenti delle scuole medie. Che dire poi degli scorci fiorentini in cui appaiono monumenti edificati moooolto più tardi del periodo in cui si svolgono le vicende? E dove sono i bei colori delle vesti tardo medievali/rinascimentali?



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