Venghino, siori, venghino: nella legge di Stabilità 2017 ce n’è per tutti! Dalla chiusura di Equitalia all’aumento del fondo per la Sanità, la manovra finanziaria varata dal Consiglio dei Ministri strizza l’occhio ai cittadini con una serie di buoni propositi difficili da trascurare. Del resto – chiosano i più maliziosi – ad un mese e mezzo dal voto non potrebbe essere diversamente. In particolare, tra le misure previste per il prossimo anno ce n’è anche una che riguarda il canone Rai.
All’interno della manovra 2017 presentata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il governo intende infatti ridurre la quota del canone per il servizio pubblico radiotelevisivo.
“Abbiamo fatto anche alcune piccole cose. Il canone Rai era a 113 euro, è passato a 100 euro quest’anno e passa a 90 il prossimo anno. È un ulteriore cammino di discesa a tutto ciò che lo Stato chiede ai cittadini” ha annunciato Renzi.
Il provvedimento non arriva a sorpresa: nei mesi scorsi, infatti, il premier aveva manifestato l’intenzione di voler ridurre ulteriormente la tassa più odiata dai tele-contribuenti, sebbene non tutti fossero concordi sulle coperture economiche dell’eventuale manovra. Ora il taglio del canone è scritto nero su bianco nella legge di Stabilità e nei prossimi mesi vedremo come (e se) il governo passerà dai proponimenti formali ai fatti.
Quel che è certo è che l’esecutivo non trascura affatto l’azienda di Viale Mazzini, sia da un punto di vista strategico (la riforma della governance ed i valzer di poltrone non si sono fatti attendere) sia nell’aspetto economico. Esattamente un anno fa, il premier annunciava su Rai3 la decisione abbassare il canone a 100 euro e di unirlo al pagamento della bolletta elettrica. Una decisione, quest’ultima, che fu accompagnata da polemiche e da successive problematiche relative alle esenzioni.
Ora è prevista un’ulteriore riduzione per una tassa che, in realtà, ammonta ad una cifra già inferiore alla media europea dei canoni tv.
1. Filippo ha scritto:
17 ottobre 2016 alle 15:33