13
ottobre

NEMO: FINALMENTE UNA NOVITÀ. PETRINI E LUCCI FANNO ‘PIAZZAPULITA ALLE IENE’

Valentina Petrini e Domenico Quirico

In una Rai piena di debutti ambiziosi ed aspettative di cambiamento spesso disattese, Nemo – Nessuno Escluso è stata forse la prima vera novità vista in onda. Dopo vari e maldestri tentativi di aggiornare il racconto d’attualità (citofonare Michele Santoro), il servizio pubblico ha finalmente sperimentato una formula diversa sia nel linguaggio che nei contenuti. Quella proposta da Enrico Lucci e Valentina Petrini è stata una narrazione intensa, ben curata, a tratti sovraccarica e rallentata, ma credibile e capace di coniugare reportage e parole con continuità.

Le immagini ed i servizi sono stati il tratto distintivo del nuovo programma. I reportage più pregiati li hanno confezionati, manco a dirlo, Enrico Lucci e Valentina Petrini, che nella conduzione sono apparsi complementari: spontaneo e ironico il primo, più rigorosa ed emozionata la seconda. Entrambi adatti al ruolo e, forse, persino limitati dal fatto che la puntata non fosse in diretta.

L’ex iena ha mantenuto il suo stile corrosivo e realista (al limite del surreale) ed ha raccontato il fenomeno delle baby miss attraverso gli occhi e le aspettative degli adulti. L’ex inviata di La7 è andata per la prima volta su un fronte di guerra, nel Donbass, fra i giovani italiani che combattono. Con un gioco di parole televisivo, potremmo dire che Petrini e Lucci hanno fatto Piazzapulita de Le Iene: i due hanno cioè portato a Nemo i pregi delle loro precedenti esperienze televisive, ricollocandoli però in un contesto completamente diverso, privo di talk show e meno sincopato rispetto al programma di Italia1.

Altro servizio interessante, quello di Selenia Orzella sui giovani e la fede, argomento non facile e affrontato con rispetto. Struggente il racconto di un salvataggio di migranti, crudo e inquietante il reportage da Tor Bella Monaca. Le immagini sono state intervallate da alcune testimonianze in studio: prezioso l’intervento di Domenico Quirico, decisamente meno quello di Francesco Facchinetti, improvvisatosi conoscitore del futuro. Sofia Viscardi non ha lasciato il segno, da rivedere invece i monologhi di Giovanni Scifoni e Giorgio Montanini.

I momenti in studio, però, sono stati anche quelli gestiti con più fatica: la scorrevolezza è talvolta venuta meno, sovraccaricata forse dai tanti argomenti sviscerati nella medesima puntata (durata quasi due ore e mezza: non poco). Nemo ha certamente il tempo per migliorare le imperfezioni del debutto: la vera scommessa, però, sarà quella di mantenere sempre alto il livello dei documenti proposti.

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1 Commento dei lettori »

1. leo ha scritto:

13 ottobre 2016 alle 12:30

bello bello, spero sarà pubblicizzato tanto da altri programmi della rai



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