Partiamo da un assunto: le digitali che vogliono fare le generaliste mi stanno sul cazzo. Non si rendono conto – o saranno forse masochisti?! – che il tentativo di ‘fare le Raiuno‘ è destinato a rimanere tale. Non solo, infatti, non hanno la forza (nè economica nè produttiva) per mettere in piedi un palinsesto generalista commercialmente funzionante, ma scimmiottare la ‘tv che fu’ quando le indicazioni del pubblico vanno palesemente in tutt’altra direzione risulta davvero incomprensibile.
E se proprio si decidesse di ingranare la retromarcia, che almeno lo si facesse con auto e autisti degni di nota. Per intenderci, programmi innovativi condotti da volti nuovi da lanciare. Quello che, in pratica, fece la Real Time degli esordi e che le ha portato l’incredibile fortuna che conosciamo tutti. Ma proprio l’editore di Real Time è quello che, adesso, sta commettendo l’errore maggiore. Prendete BOOM, un game show che niente ha di nuovo rispetto ai tradizionali quiz degli anni passati con un conduttore ’scippato’ nientepopodimenoche ai pacchi di Rai 1 (la casa di produzione è la stessa!).
Una roba che puzza di vecchio dal primo all’ultimo minuto. Vent’anni fa ci sarebbe probabilmente piaciuta molto, ma nel 2016, francamente, non se ne sentiva affatto il bisogno. E viene da chiedersi: “Per quale motivo uno spettatore dovrebbe spostarsi dall’1 al 9, preferendo BOOM ad Affari Tuoi?”. La risposta sembra semplice: “Nessuno”.
In questo senso, migliore – seppur con tutti i limiti di cui abbiamo scritto sino ad ora – è il tentativo di TV8 che almeno ha avuto l’ardire di lanciare Lodovica Comello con un programma che, sulla carta, appare simpatico e fresco come Singing in the Car. Certo, quest’anno un programma simile andrà in onda – neanche a farlo apposta – pure su Rai 1. Ma questa è un’altra storia.
1. mister ha scritto:
1 settembre 2016 alle 17:31