Colpo di scena nella trattativa Mediaset-Vivendi. Il colosso francese ci ha ripensato e mette in discussione l’acquisto della totalità di Mediaset Premium. Il gruppo che fa capo all’imprenditore francese Vincent Bollorè propone di acquistare solo una parte di azioni della pay tv (il 20%) e di arrivare al 15% nel capitale di Mediaset in tre anni. Una richiesta che ha stupito Cologno Monzese, intenzionata a far rispettare l’accordo originario in ogni sede. Nel frattempo, il titolo Mediaset è crollato in borsa.
Marco Giordani, capo della finanza di Mediaset, spiega al Corriere:
“Siamo allibiti: non onorare un contratto vincolante firmato rappresenta un fatto sconcertante per un gruppo come Vivendi. A meno che si tratti di un disegno preordinato fin dall’inizio: altro che progetti industriali insieme, il vero obiettivo era puntare al controllo di Mediaset“.
Ad aggiungere dettagli alla vicenda è Radiocor Plus rivelando che due settimane fa c’è stato l’ultimo incontro a Parigi tra i management delle due aziende. Gli uomini di Vivendi avrebbero approfondito le potenzialità del piano industriale della pay-tv evidenziando l’estrema difficoltà di portare nel medio termine a break even la tv a pagamento ed esprimendo quindi molti dubbi sulla possibilità di ristrutturare l’asset. Sarebbe, dunque, emersa la volontà di modificare alcuni termini dell’accordo. Premium ha accusato perdite per 83 milioni nel 2015, e di 65 milioni nel primo trimestre 2016 ma Mediaset sostiene che tali numeri sono in linea con il budget. Il pareggio è programmato per il 2017.
Di seguito riportiamo integralmente il comunicato di Mediaset in cui si annuncia il dietrofront di Vivendi:
Mediaset, in relazione a quanto comunicato l’8 aprile 2016 («Alleanza Mediaset-Vivendi per lo sviluppo di nuovi progetti industriali su scala internazionale»), informa di avere ricevuto il 25 luglio 2016 una comunicazione da Vivendi contenente la proposta di uno schema alternativo dell’operazione. Schema che muta la valenza industriale alla base dell’accordo per incidere significativamente sull’assetto del capitale di Mediaset.
In sostanza Vivendi, confermato lo scambio del 3,5% del capitale di Vivendi e del 3,5% del capitale di Mediaset, propone di acquistare soltanto il 20% del capitale di Mediaset Premium e di arrivare a detenere in tre anni circa il 15% del capitale di Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile.
La lettera di Vivendi elude un riscontro puntuale ad un’intimazione rivoltale da Mediaset ad adempiere ai propri obblighi contrattuali – finora inadempiuti – in primo luogo quello di notificare tempestivamente l’acquisto del controllo di Mediaset Premium alla Commissione Antitrust della Ue. Mediaset informa inoltre che ieri, 25 luglio, l’Amministratore Delegato di Vivendi ha verbalmente comunicato che Vivendi non intende comunque onorare il contratto stipulato.
La comunicazione di Vivendi costituisce per Mediaset una novità assoluta e non concordata. Rappresenta una palese contraddizione con gli impegni assunti da Vivendi mediante il contratto firmato l’8 aprile scorso, concluso dopo lunghe trattative con l’approvazione di tutti gli organi competenti di entrambe le parti. Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, già convocato per il 28 luglio 2016 per l’approvazione della Relazione semestrale, prenderà ufficialmente posizione su detta proposta e sulla gravissima comunicazione dell’Amministratore Delegato di Vivendi.
Mediaset è fermamente determinata a far valere ogni proprio diritto in ogni sede.
1. Angelo-90 ha scritto:
26 luglio 2016 alle 11:53