“Renzi che parla di democrazia è credibile come i mafiosi che qui a Roma sostengono il Pd”. Alessandro Di Battista ci è andato giù pesante. Ieri sera, in collegamento con Piazzapulita, il parlamentare del M5S si è scagliato contro il premier utilizzando parole di fuoco che hanno creato scompiglio su La7. Nel botta e riposta con gli esponenti dem è stato trascinato pure il conduttore Corrado Formigli, che ad un tratto non ha nascosto il proprio fastidio e si è lasciato andare ad una sfuriata.
In un primo momento, alla critica espressa da Di Battista aveva replicato il Sottosegretario Gennaro Migliore (Pd) e la querelle sembrava essersi spenta senza spargimenti di sangue. Poi però, nel successivo blocco della trasmissione, la corazzata renziana è tornata a polemizzare su quanto avvenuto attraverso lo sfogo del responsabile economico dem, Filippo Taddei.
L’esponente Pd ha parlato di “fatto di una gravità inaudita” ed ha riaperto una questione già discussa. Taddei ha persino scomodato la credibilità del programma di La7 ed ha preteso che Formigli spendesse un’ulteriore “ferma condanna” (nonostante lo avesse appena fatto).
“Le pare che io possa pensare che il Presidente del Consiglio è un mafioso?” ha risposto il conduttore, visibilmente irritato. Poi la sfuriata:
“E’ evidente che io prendo le distanze. Ma voi politici dovreste levarvi l’immunità così queste ca**ate non le dite più. Levatevi l’immunità, fate una bella legge, così quando uno dice una ca**ata del genere l’altro lo querela e paga! Come paghiamo noi giornalisti quando diciamo fregnacce“.
La replica del giornalista ha riscosso l’applauso del pubblico ed è parsa sacrosanta. Troppo spesso, infatti, i confronti televisivi tra politici scadono nel linguaggio e mancano di valide argomentazioni. Riparati dallo scudo dell’immunità, i governanti usano i talk show per esibirsi in prove di forza che nulla hanno a che fare con l’interesse del telespettatore. E’ accaduto anche ieri sera.
1. RoXy ha scritto:
10 maggio 2016 alle 14:24