Il Quarto Grado non basta. Per indagare la cronaca ed i suoi aspetti più oscuri, Rete4 cerca un’ulteriore prova: Il terzo indizio. E’ proprio questo il titolo del nuovo programma in giallo che il canale diretto da Sebastiano Lombardi proporrà in prime time a partire dal 17 maggio prossimo. Al timone della trasmissione ci sarà la giornalista Alessandra Viero, volto noto ai telespettatori del settimanale condotto da Gianluigi Nuzzi, la quale approfondirà i casi che più hanno diviso l’opinione pubblica, con una particolare attenzione alla violenza sulle donne.
Il terzo indizio si presenta con una formula sperimentale ed una struttura vicina al factual. Il programma – a cura dell’abile Siria Magri - affronterà alcuni episodi di cronaca attraverso delle docufiction, realizzate con la squadra ormai collaudata di Quarto Grado, di cui il nuovo programma è uno spin-off. Come anticipato, le vicende presentate riguarderanno in particolare donne vittime di omicidi nati spesso all’interno delle mura domestiche.
Si tratterà quindi di fatti criminosi avvenuti in famiglia, nella vita quotidiana e in quei luoghi in cui ogni donna pensa si dovrebbe sentirsi al sicuro. Nei quattro appuntamenti in programma, Alessandra Viero mostrerà come la giustizia italiana ha letto e affrontato i casi in questione, attenendosi rigorosamente agli atti processuali di dibattimenti già passati in giudicato. Come suggerito dallo stesso titolo della trasmissione, al centro di ogni puntata ci sarà l’analisi delle prove trovate sulla scena del crimine.
Alessandra Viero, che ora ottiene una conduzione tutta sua, introdurrà e commenterà i fatti al centro delle docufiction, che saranno accompagnate da interviste agli inquirenti e ai familiari delle persone coinvolte. All’occorrenza, saranno trasmesse anche vere intercettazioni fatte ascoltare nelle Aule dei tribunali.
Con l’arrivo de Il terzo indizio, Rete4 chiuderà il mese di maggio con due prime serate settimanali dedicate alla cronaca nera (pur con sfumature diverse). Quale sarà il riscontro del pubblico?
1. lorenzo ha scritto:
6 maggio 2016 alle 13:33