Laura Pausini e Paola Cortellesi hanno portato ieri sera su Rai 1 un varietà carico di buone intenzioni e con un’impostazione originale rispetto a ciò che solitamente vediamo sul piccolo schermo. Guardando la prima puntata di Laura & Paola non è sembrato di vedere la versione al femminile di un tipico one man show made in Rai, ma un progetto diverso e cucito addosso alle due protagoniste. Lodevole, certo, ma con un carico di perplessità al seguito.
Laura & Paola: spettacolo in partenza piatto e monocorde
Nonostante in apertura di serata sia stato calato l’asso, con Fiorello che è andato a trovare le conduttrici nel backstage, la partenza di Laura & Paola è stata quasi costruita al rallentatore: sembrava che dovesse accadere da un momento all’altro qualcosa che poi non accadeva. Lunghissimi convenevoli (che poi abbiamo ritrovato nel corso della serata), chiacchiericcio e gag estenuanti – tipo “La solitudine” interrotta tre volte! – che hanno portato al primo intenso momento musicale solo dopo le ore 22.
Non ha aiutato la regia poco attenta ai particolari, potremmo definirla “lineare”, che si è limitata a riprese totali e primi piani lasciandosi sfuggire momenti interessati. Come la foto di due giovanissimi Paola Cortellesi e Fabio De Luigi, su cui i due hanno tanto discusso, che è rimasta sullo sfondo senza mostrarla ai telespettatori nel dettaglio. Se una certa autoreferenzialità era il dazio da pagare inevitabilmente in uno show della “cantante italiana più famosa al mondo”, dal lungo elenco di autori era lecito aspettarsi una maggiore attenzione ai testi che potesse andare a braccetto con l’inedito formato e le buone intenzioni che hanno caratterizzato il programma. Alcuni espedienti come l’insegnamento del selfie sono suonati persino obsoleti.
Laura & Paola: ospiti ben inseriti nello show
Di contro nello show ci sono stati alcuni elementi davvero vincenti. Su tutti lo “sfruttamento” degli ospiti, per nulla relegati a fare una comparsata veloce e promozionale (come Laura Pausini ci aveva rivelato nella nostra intervista): Noemi, Marco Mengoni, Fabio De Luigi e Raoul Bova sono stati inseriti negli sketch, si sono prestati a giocare, riflettere e in questo modo hanno dato quel qualcosa in più che ha fatto la differenza.
La Pausini, pur non essendo un volto televisivo e dunque mancando qualche volta dei tempi giusti (che lo tenga a mente), ha tirato fuori una verve notevole nonché un‘ironia interessante, che le ha permesso di uscire bene da questa prima serata. Da dimenticare, invece, il suo look. Paola Cortellesi in alcuni momenti è sembrata un po’ rigida.
Nel complesso il margine di miglioramento è ampio soprattutto dal punto di vista della scrittura e del ritmo, ma ciò che è stato fatto non è certo da buttar via.
1. texas83 ha scritto:
2 aprile 2016 alle 12:20