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luglio

DAVID PARENZO A DM: NIENTE VOLGARITA’… IN ONDA! LA LEGA DI SALVINI HA SDOGANATO L’ODIO

David Parenzo (foto Ponza d'Autore)

(S)cambio di coppia a In onda, il talk show dell’access prime time estivo di La7. Da lunedì 3 agosto prossimo, gli attuali timonieri Gianluigi Paragone e Francesca Barra lasceranno il posto ai colleghi David Parenzo e Tommaso Labate. Per quest’ultimo sarà un debutto alla conduzione televisiva, mentre per il mattatore de La Zanzara di Radio24 sarà un ritorno al ruolo di anchorman. A pochi giorni dalle messa in onda, abbiamo intervistato proprio Parenzo scovandolo sull’isola di Ponza, dove si trova per seguire la rassegna culturale Ponza d’Autore…

Per il settimo anno con Gianluigi Nuzzi sto curando questa rassegna, che stavolta ha come tema principale i tabù. Sta andando molto bene, c’è un successo di pubblico e sull’isola abbiamo le più diverse presenze. Abbiamo raccontato la storia di Sammy Basso, il giovane affetto da progeria, ma anche ospitato il Ministro del Lavoro Poletti, un uomo di sinistra che è riuscito a scardinare il mercato del lavoro. Con il confronto tra Sgarbi e Adinolfi si è parlato di tabù della famiglia. Abbiamo messo assieme gli aspetti più diversi della contemporaneità.

Dal 3 agosto ti vedremo su La7 con Tommaso Labate. Come è nata questa coppia?

L’idea è della rete e appena mi hanno proposto di fare In Onda con Tommaso ho subito accettato perché mi sembrava una cosa interessante. Siamo della stessa generazione, abbiamo un background culturale comune e siamo due curiosi. Ma lo dico subito: non aspettatevi nulla nello stile de La Zanzara, perché credo che ogni posto abbia il suo abito. Sarà qualcosa di vivace, certo, ma nulla che vedere con La Zanzara.

Hai voglia di cambiare registro?

Voglio tornare a fare quello che facevo anni fa ad Iceberg, su Telelombardia, cioè condurre trasmissioni d’attualità politica con sagacia, ironia ma senza volgarità. La Zanzara è una cosa unica che abbiamo fatto e facciamo, ma non è ripetibile in tv. Non è che uno deve fare sempre quella cosa nella vita: anzi, a me piace l’idea di tornare alle origini.

Della Zanzara parli quasi al passato…

No, io sono solo convinto che ci sono contesti e modi per fare ogni cosa. La Zanzara è un’esperienza ben definita che sta nell’ambito della radio ma non è che tutte le cose che uno fa sono riconducibili a quello. Vorrei far vedere anche un altro David.

Tu e Labate avete degli aspetti comuni: la vostra sarà una conduzione delle larghe intese?

La definizione di larghe intese mi diverte ma non mi piace. Non va bene per il giornalismo. Io e Tommaso siamo persone che hanno voglia di fare domande e sanno farlo, ma veniamo anche da percorsi diversi perché lui ha una lunga esperienza nella carta stampata e come ospite dei talk show. Le larghe intese supporrebbero una sorta di melassa, io invece immagino la trasmissione più come una partita di ping pong dialettica, come suggerito anche dalla scenografia con il tavolo al centro. Noi però saremo anche complici rispetto agli ospiti e spero che emergeranno anche i nostri caratteri.

La7 vi ha dato indicazioni su come impostare il programma?

No, nessun tipo di indicazione. A me è piaciuta anche l’idea della staffetta tra conduttori, tanto che la rivendico per come l’abbiamo vista nel promo, dove Barra e Paragone escono dalla porta girevole di un albergo lasciando il posto a noi. Dà il senso di una rete sempre accesa. Non c’è bisogno di indicazioni editoriali, se non quella di fare bene, perché il nostro editore è puro e non ha interessi altri. La rete stessa ha un grande pluralismo al suo interno perché ha Paragone con le sue posizioni sull’euro e l’immigrazione, poi ha l’ottimo Formigli, Myrta Merlino, la Gruber.

Non starai mica lisciando il pelo all’editore…

Ma no, questo però è un dato oggettivo. La libertà e gli spazi uno se li deve guadagnare, ogni editore poi ha i suoi interessi ma al momento io registro che in quella rete c’è pluralismo. Sembra una lisciata ma non mi interessa, in realtà io Cairo l’ho visto solo due volte.

In tv hai fatto l’inviato per Mediaset e La7, l’opinionista, il conduttore. Ora stai cercando una collocazione più definita?

In questo momento mi piacerebbe tornare a fare ciò che ho fatto anche in passato, a Telelombardia, in una delle stagioni tv che più mi hanno divertito. Ma forse tu intendevi evocare l’esperienza di Radio Belva, che è stata un unicum nella tv tanto che se ne parla ancora oggi (ride, ndDM), oppure La guerra dei mondi, che non è stata chiusa perché quelle cinque puntate erano previste sin dall’inizio e anche gli ascolti andarono bene, se li dovessimo paragonare ad altre cose venute dopo.

Radio Belva l’hai evocata tu. Quell’esperienza ti ha penalizzato perché poi ti hanno identificato con essa?

Questo è normale, uno lo mette in conto. Ma poi non mi ha nemmeno penalizzato perché è stata una cosa talmente unica che ancora mi fa sorridere. L’imbarazzo c’è ma parliamo pur sempre di una trasmissione tv, è stato un programma di infotainment con toni indubbiamente accesi. Se tornassi indietro non lo farei gestire così, però chi mi conosce sa che ho fatto tante conduzioni ad Iceberg, ho scritto anche qualche libro sulla Lega.

Ma Salvini, che conosci da tempo, credi davvero che sia razzista?

Indubbiamente a volte ci sono alcune persone che con le loro dichiarazioni fanno pensare al razzismo. Ma la cosa ancora più forte è il fatto che la Lega di oggi ha sdoganato l’odio, dando voce alla paura. Anche nel linguaggio, Salvini e il suo movimento hanno reso l’odio un fattore politico. Per cui è diventato normale che uno dica che i rom sono la feccia o che quando muoiono i migranti in mare si dica che se la sono cercata. Questo significa aver istituzionalizzato e aver dato credibilità a cose che una volta uno si vergognava di dire.

Quale sarà il futuro de La Zanzara?

Io ho un contratto a Radio24 fino al dicembre prossimo. Poi quello che succederà vediamo. Non dipende solo da me…

Ma se Cruciani andasse a Radio DeeJay, come si vocifera?

La storia non si fa mai cosi se. La Zanzara è in palinsesto dal 30 di agosto. Poi si vedrà: sarete tra i primi a saperlo.

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4 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

31 luglio 2015 alle 17:35

Temo che ne verrà fuori una conduzione moscetta. Comunque grande la battuta ‘il Ministro del Lavoro Poletti, un uomo di sinistra che è riuscito a scardinare il mercato del lavoro’.

O forse non era una battuta?



2. ellen ha scritto:

31 luglio 2015 alle 18:01

Si contraddice da solo quando afferma:
“La 7 ha un grande pluralismo al suo interno perché ha Paragone, poi ha l’ottimo Formigli, Myrta Merlino, la Gruber”, ovvero 1 contro 3 (e sappiamo molto bene che sono moltp più di tre, praticamente tutti gli altri: alla faccia del pluralismo!).



3. vicky ha scritto:

31 luglio 2015 alle 21:10

La lega genera odio? A me invece viene il latte alle ginocchia quando ti sento. mi limito a cambiare canale perché lo reputo banale ma non critico chi lo ascolta ma pensare che i leghisti, me compresa, siano idioti che si lasciano influenzare da Salvini



4. Nina ha scritto:

4 agosto 2015 alle 10:45

La solita, nota e stranota, sequela di sciocchezze parenziane. Alla Zanzara vanno pure bene per eccitare gli animi, in un intervista risultano patetiche.



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