Deejay tv ha iniziato a camminare con le proprie gambe, anzi con quelle di Discovery. E papà Linus, giustamente, è un po’ apprensivo. Osservando la propria creatura, il popolare speaker radiofonico non nasconde il desiderio che essa continui a somigliargli anche ora, dopo l’acquisto da parte dell’editore americano. “Non è semplice trovare una linea” ci ha detto Linus, con riferimento al nuovo palinsesto autunnale dell’emittente, visibile sul canale 9 del digitale terrestre, e alle esigenze in gioco.
Il passaggio a Discovery lo hai vissuto come un esproprio o come l’affidamento di un tuo figlio?
(ride) Un po’ tutto, ma anche come una grande occasione. Era un bambino che aveva poco da mangiare e quindi io, pur essendone il padre, non potevo vederlo soffrire così tanto. Questa è la storia di Deejay Tv degli ultimi anni, e quindi sono contento che abbia trovato una famiglia che gli dia un futuro. Spero che questo futuro continui a permettere a questo figlio di somigliarmi, perché questo è il grande interrogativo del futuro, nel senso che il gruppo Discovery ha un suo stile, ha una sua linea, che chiaramente ha il diritto di portare avanti essendone ormai il proprietario. Però il nome rimane sempre il mio. Quindi la speranza, la lotta e l’intesa è un po’ quella di far quadrare queste due esigenze: la loro, e il bisogno di renderlo il più possibile coerente.
Le novità in palinsesto ti somigliano?
Alcune sì, altre meno. Non è semplice trovare una linea. Io spero che Deejay possa servire soprattutto al canale come serbatoio da cui attingere per quei volti che possono portare un po’ più di anima. La storia di Discovery è molto legata al cosiddetto factual, cioè al materiale televisivo figlio del documentario oppure al materiale comprato e poi tradotto. Loro hanno ancora un’esperienza abbastanza giovane dal punto di vista dell’utilizzo dei personaggi, cosa che invece a noi è sempre riuscita abbastanza facile nel crearne e inventarne. Quindi speriamo che le due cose trovino un punto di incontro sul canale 9.
Tu e Nicola Savino, che sarete comunque protagonisti su Deejay Tv, avete già avuto un’esperienza assieme sulla tv generalista. Intendete ripetere qualcosa di simile anche sul canale 9?
In realtà io e Nicola abbiamo fatto molto poco insieme in tv. Nicola ormai ha una sua strada televisiva molto impostata e credo che nel breve futuro lui abbia già altre cose da fare. Io sono un po’ in mezzo al guado, con la televisione, come saprete, ho sempre un rapporto un po’ conflittuale: ci avviciniamo e ci respingiamo. Mi piacerebbe che questa avventura mi permettesse magari di superare un po’ la mia diffidenza e la mia pigrizia e di fare qualcosa che mi somigli e mi gratifichi un po’ di più.
I tuoi ragazzi di Deejay come hanno preso questo passaggio a Discovery?
In maniera molto serena. C’era la consapevolezza negli ultimi anni che purtroppo quella che era una grande occasione cinque anni fa si era rivelata una specie di incompiuta. E quindi, piuttosto che portarla avanti in maniera un po’ zoppicante, era giusto che diventasse qualcos’altro.
1. Andrea ha scritto:
17 giugno 2015 alle 20:55