Il caso del piccolo Loris è arrivato ad una svolta. Dopo sei ore di interrogatorio, ieri la Procura di Ragusa ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di Veronica Stival, la mamma del bambino ucciso a Santa Croce Camerina lo scorso 29 novembre, formulando accuse schiaccianti: omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela, e occultamento di cadavere. Per lo stesso motivo, dopo un nuovo interrogatorio tenutosi quest’oggi, la donna è stata tradotta in carcere. Alla luce di questi importanti sviluppi, stasera – 9 dicembre – Quarto Grado sarà in onda in prime time su Rete4 con lo speciale “Giustizia per Loris”.
Quarto Grado: speciale su Loris Stival
Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi ed Alessandra Viero aggiornerà i telespettatori sulle motivazioni che hanno indotto i magistrati ad accusare Veronica Stival di aver ucciso il figlio di otto anni con una fascetta da elettricista. Secondo l’accusa, sarebbe stata la stessa donna a gettare il corpicino nel canalone in contrada Mulino Vecchio, a meno di due chilometri di distanza dal centro di Santa Croce Camerina. La signora, torchiata per ore in Procura, ieri si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere.
Stando alle ultime notizie, però, nella giornata di oggi la donna avrebbe cominciato a rispondere alle domande del procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, e del sostituto Marco Rota. La puntata speciale di Quarto Grado, dal titolo Verità, ricostruirà queste due intense giornate che hanno segnato una svolta nell’omicidio di Santa Croce Camerina, analizzando gli indizi di colpevolezza e le incongruenze emerse attorno alla madre del piccolo Loris.
Quarto Grado sarà eccezionalmente in onda stasera sull’onda del grande interesse che l’ultimo drammatico caso di cronaca nera sta suscitando nel pubblico, come attestato dagli ascolti dei principali programmi che si occupano del caso.
Intanto, proprio nel pomeriggio di oggi, un inviato di Chi l’ha visto? – altro programma di cronaca in prima linea nel racconto del caso Loris – ha rinvenuto una fascetta bianca da elettricista parzialmente bruciata sul luogo dove è stato ritrovato il corpo del bambino. L’uomo ha immediatamente avvisato i carabinieri che poco dopo hanno trovato un’altra fascetta nera poco distante, nei pressi di contrada Mulino Vecchio. I militari hanno fotografato le fascette per un immediato riscontro da parte degli inquirenti.
1. alberto ha scritto:
9 dicembre 2014 alle 17:55