Non dite a Barbarona D’Urso che sarebbe finalmente arrivato il nulla osta da Mr. Clemente J. Mimun che consentirebbe, in prossimità della prossima Epifania, l’arrivo, a Pomeriggio Cinque, di una nuova “befana”: quella con le sembianze glamour di Cristina Parodi.
Ed in effetti, un’operazione “riposo forzato” per la napoletana doc della televisione italiana sembra quanto meno opportuna. In video la mattina dalle 8.40 alle 11, il pomeriggio dalle 17.05 alle 18 e anche nella prima serata del venerdì con il varietà “Fantasia”, sonoramente bocciato dai telespettatori (guarda gli ascolti tv di venerdi 19 settembre), probabilmente stanchi da cotanto presenzialismo.
Una sovrapposizione sulla quale avevamo espresso già le nostre perplessità e che, in fin dei conti, i vertici di Mediaset perdonano e/o concedono soltanto a Maria la Sanguinaria. Ma questa è un’altra storia così come ben altri sono gli ascolti. Ragion per cui il ridimensionamento della D’urso, da qualche tempo, va di pari passo col corteggiamento verso la più fascinosa anchorwoman delle reti del Biscione.
E’ inutile negare che, il tardo pomeriggio infrasettimanale di Canale 5, è dai tempi del “Verissimo – Parodi” che non porta a casa la leadership negli ascolti. Un continuo cambiamento di rotta, tra sostituzioni e malriusciti rimpiazzi con fiction o telefilm americani, che ha trasformato un vecchio segmento vincente della rete ammiraglia in una nota dolente.
Dopo queste prime settimane, probabilmente ci si è convinti che per frenare “La vita in diretta” di Sposini sembra più che mai necessario sfoderare la miglior arma e rispondere all’offerta di Raiuno con un nome di eguale spessore e richiamo. Ed ora che anche Mimun sembra essersi persuaso a “prestare” alla rivale Videonews un cavallo di razza della scuderia del Tg5, non resta che chiedersi se l’impegno quotidiano porterà la bella telegiornalista a rinunciare alla contesissima poltrona del telegiornale delle ore 20.
Certo è che i telespettatori non possono che augurarsi che, dopo essersi liberati di una superpresenzialista, non debbano sopportarsene un’altra.
Sempre che, ovviamente, la D’Urso non venga promossa alla conduzione del Telegiornale dell’ammiraglia di Viale Europa.
1. sanjai ha scritto:
21 settembre 2008 alle 00:13