I nuovi vertici di Telecom Italia Media staranno gongolando.  La crisi del settimo anno sfociata nelle dimissioni di Antonio Campo dall’Orto da AD della società , che tanto dispiacere hanno causato al fedelissimo pubblico di nicchia dell’emittente, ha aperto la strada ad una nuova linea editoriale. Quella linea editoriale che dovrebbe “popolarizzare” La7 togliendole la poco redditizia etichetta di “tv dei fighetti” .
L’assurdo, però, sta nel fatto che la Rete si è attestata nell’ultimo semestre al 3,1% di share nell’intera giornata e, pur senza aver dato il via allo “Sfighettamento”, il proprio record l’ha raggiunto nel mese di Giugno con il 3,3%, allargando il proprio bacino di contatti in tutte le fasce, con particolare riferimento al prime time. Sintomo che Giovanni Stella (nella foto) & Co forse non avevano tutti i torti.
 L’obiettivo di LA7 sarà quello di puntare alla crescita cercando di intercettare fasce sempre più vaste di pubblico. La7 tenderà ad essere sempre di più un luogo accogliente per i suoi telespettatori, con programmi nuovi e nuovi personaggi, senza che questo significhi rinunciare al proprio DNA, confermando anzi quei valori che l’hanno sempre contraddistinta: il pluralismo, la diversità di opinioni, la creatività e l’etica delle persone che la compongono; tutte doti che le consentono di rinnovarsi anno dopo anno.
Il nuovo palinsesto di LA7 conferma i suoi punti di forza, i suoi principi e la sua filosofia. Una tv che deve essere seria ma che sappia anche divertire. Una tv aperta a ciò che accade in Italia e nel mondo. Un luogo dove trovano spazio personalità vere e non solo personaggi. Una Rete dove l’informazione gioca un ruolo sempre centrale, con le varie edizioni del TGLA7 ma anche con gli approfondimenti di Omnibus, arricchito in autunno da nuovi spazi, e con attenzione verso i fatti di cronaca, di costume e di politica che segnano il nostro tempo – come gli speciali e le dirette che verranno curati della redazione in occasione dell’Election Day statunitense, il prossimo 4 novembre – raccontati con la consueta tempestività e puntualità .
Il nuovo anno tornerà a poggiarsi su quei pilastri che l’hanno resa una rete autorevole e conosciuta al pubblico.
Tornano L’Infedele con Gad Lerner, Le Invasioni Barbariche con Daria Bignardi, Maurizio Crozza con Crozza Italia Live, Exit con Ilaria D’Amico, Niente di Personale con Antonello Piroso, Otto e Mezzo e Marco Paolini con il suo teatro di narrazione civile.
Ma il nuovo progetto editoriale di LA7 presenta anche molte novità : da Vivo per Miracolo di Marco Berry a Valerio Massimo Manfredi con Impero, nuovo programma di divulgazione storica; al documentario inedito su Kenneth Foster, di cui la Rete ha sposato per prima la causa contro l’esecuzione capitale. E ancora: il debutto di Simone Annicchiarico, figlio d’arte di Walter Chiari e Alida Chelli ne La Valigia dei Sogni; Malpelo, con Alessandro Sortino; la serie Città Criminali; gli istant movie di Istantanea firmati da Roberto Burchielli e Mauro Parissone introdotti dalle interviste di Rula Jebreal, fino alla grande fiction con le inedite serie di Stargate e The L Word.
Anche sul fronte sportivo LA7 continua ad investire sul rugby con il Torneo 6 Nazioni 2009 e la Superbike. Manifestazioni che la Rete ha saputo raccontare in maniera originale, valorizzandole e creando un formidabile seguito di appassionati. Anche il calcio sarà protagonista su LA7. Dopo gli straordinari risultati di ascolto dell’ultima stagione, la Coppa UEFA tornerà ad illuminare le notti sportive degli italiani con la fase finale del torneo, in un anno che vede la partecipazione di prestigiosi club nazionali.
LA7, forte dell’appartenenza a un grande gruppo di telecomunicazioni, si prepara anche alle grandi sfide tecnologiche con il futuro: in primis il web con www.la7.it, che nel 2008 ha visto crescere i propri numeri costantemente raggiungendo circa 480.000 utenti unici e 4.000.000 di pagine viste (dati mese fonte Nielsen), con un incremento del 50% degli utenti iscritti alla community.
Ma più in generale, Telecom Italia Media e LA7 si candidano oggi ad essere motore per la sinergia di contenuti fra le diverse piattaforme del Gruppo, in un’ottica di una sempre maggiore integrazione che valorizzi patrimonio e know-how comuni, dalla tv analogica a quella digitale, dal web alla telefonia mobile.
[Foto: Gianmarco Chieregato/Photomovie]
1. Raffaele ha scritto:
16 luglio 2008 alle 19:31