Yam112003



19
gennaio

Endemol Shine lascia le quote di maggioranza in Yam112003

Paolo Bassetti

Paolo Bassetti

YAM112003 torna alle origini attraverso un’operazione di management buyout che vede i suoi soci operativi riacquisire il 51% delle quote precedentemente possedute da Endemol Shine Italy, ora parte di Banijay. L’operazione segue la recente acquisizione di Endemol Shine Group da parte di Banijay Group, leader nella produzione e distribuzione di contenuti, che ha rafforzato le proprie capacità digitali, commerciali e creative interne sia a livello locale che globale.

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16
ottobre

MIXOLOGIST SU DMAX: UN TALENT SENZA PATHOS

Mixologist su DMAX - Flavio Angiolillo

Mixologist su DMAX - Flavio Angiolillo

Si sa, l’arte del riciclo in televisione è una dote che hanno in tanti, anche se in pochi riescono ad imporsi. E così, proprio in questi mesi, è successo che da una costola di Top DJ (o almeno così pare) sia nato un nuovo talent show. A tenere le fila è di nuovo Yam112003 di Endemol che, complice il rapporto con gli sponsor del talent show di SkyUno, ha pensato bene di sfruttare quanto di buono sviluppato collateralmente alla produzione per dar vita ad un nuovo prodotto.

Mixologist fa sfidare i bartender

Che Mixologist – La sfida dei cocktail sia nato dai cocktail offerti durante Top DJ non nutriamo particolari dubbi. D’altronde Yam nasce come agenzia di comunicazione digitale, con lo scopo di declinare i contenuti televisivi prodotti, realizzati in co-branding il più delle volte, su tutti i mezzi disponibili, per una “comunicazione integrata”. E quindi Campari (produttore proprio della vodka di Sky) non poteva mica farsi sfuggire la nuova opportunità: stavolta, per risparmiare sui costi, si è resa disponibile Discovery, che ha dato vita al primo talent show branded content sui bartender, in onda ogni giovedì alle 22.50 su DMAX.

A portarci nel fantastico mondo dei cocktail ci pensano i top bartender Leonardo Leuci e Flavio Angiolillo. Peccato che, come Top DJ, anche questo Mixologist soffra, oltre al montaggio fin troppo frenetico e una regia che non lascia spazio allo spettatore di curiosare, l’essere troppo talent e poco tutorial, errore che per produzioni così poco generaliste nei contenuti e tutt’altro che attraenti per la gara, risulta assolutamente intollerabile. Motivo per cui non c’è da meravigliarsi se per il pubblico possa risultare difficile essere coinvolto – se non solo superficialmente – nelle dinamiche della gara.


22
dicembre

INTERVISTA A LAURA CORBETTA AD DI YAM 112003: LORY DEL SANTO CONDUTTRICE E’ STATA UNA SCOMMESSA VINTA

Laura Corbetta

E’ una delle più attive realtà operanti nel settore dei new media. Brand entertainment, web tv, siti internet e produzione televisiva sono il core business di Yam 112003 sin dalla nascita, avvenuta nel 2004. Una realtà che tenta di obbedire a due soli diktat: creatività e alto livello di professionalità. Per saperne di più sull’azienda e sulle ultime produzioni televisive (Focus 1 e Missione Seduzione) abbiamo incontrato Laura Corbetta, un passato decennale a Mediaset all’interno dell’area marketing e un presente in Yam da amministratore delegato.

Laura, cosa distingue Yam 112003 da altre case di produzione?

Si comincia con una domanda difficile… Allora Yam 112003 nasce da una compagine societaria con alle spalle una lunga militanza all’interno del mondo della produzione e del marketing televisivo e della comunicazione. Un saper fare che a metà nel 2004 era molto evoluto rispetto al mercato dei media e che abbiamo deciso di portare nel mondo del digital applicando degli standard consolidati ad un mercato nuovo. Nello scenario competitivo ci siamo posti sin da subito come una società dotata di grosse competenze interne e un alto standard qualitativo.

Yam 1120003 è nata come società indipendente poi la maggioranza è passata ad Endemol, come mai si è optato per tale soluzione?

La società è stata fondata in un momento in cui il mercato del digital era un po’ agli albori. Ciò comportava una grossa difficoltà a trovare dei riferimenti e delle prospettive di business più consistenti e significative. C’erano entusiasmo e potenzialità ma la concretezza reale era ancora in divenire. Contemporanemente avveniva che le grandi case di produzione stavano compiendo processi di verticalizzazione sull’area digital con strutture dedicate, uno su tutti il caso di Neonetwork e Magnolia. L’opportunità di entrare a far parte di un grande gruppo ci è sembrata, dunque, molto significativa anche perché l’altra caratteristica di Yam è di posizionarsi nella creatività. Noi non siamo dei tecnologici, mentre per tanti anni questo mercato è stato cavalcato da chi sapeva fare la tecnologia, e poi facendo ideazione e produzione di contenuti originali era difficile veicolare solo il contenuto.

In termini pratici come sono i rapporti con la casa madre?

Di assoluta fiducia e di grande autonomia, c’è molta collaborazione su alcuni progetti e clienti. La garanzia che può offrire l’avere alle spalle un grande gruppo internazionale è un plus che Yam avrebbe acquistato solo dopo molti anni.