trattativa



7
aprile

SkyTg24 si sposta a Milano dal 1 novembre 2017. Accordo col sindacato: prevista ricollocazione dei giornalisti in esubero

Sky, sede di Milano

L’accordo col sindacato dei giornalisti è stato trovato: ora il tanto discusso “piano di riorganizzazione” di Sky può partire. L’azienda di Santa Giulia e l’Fnsi – si legge in una nota – sono arrivati ad una convergenza dopo oltre due mesi di trattative e di scontri a motivo degli esuberi inizialmente previsti dalla manovra, col trasferimento da Roma a Milano di SkyTg24. Il trasloco della rete all news si farà (ma con garanzie per i lavoratori) e diventerà operativo dal 1 novembre 2017.




18
febbraio

Mediaset, trattative con Sky per vendere Premium. Possibile intesa in tempi stretti?

Sky

Trattative in corso tra Mediaset e Sky per la cessione di Premium. Secondo quanto riporta Il Sole24Ore, l’azienda di Cologno Monzese sarebbe in contatto con l’emittente di Murdoch per la vendita della propria pay tv, dopo il dietrofront di Vivendi. Con il passare delle ore, le indiscrezioni prendono consistenza: stavolta sembra infatti che entrambe le parti siano intenzionate a fare sul serio. Le negoziazioni starebbero proseguendo spedite, tanto che qualcuno parla di una vera e propria accelerazione. 

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12
ottobre

SERENA DANDINI VERSO L’ACCESS PRIME TIME DEL WEEKEND DI LA7, IN DIRETTA CONCORRENZA CON FAZIO?

Serena Dandini

Un’assenza (ingiustificatamente) rumorosa quella di Serena Dandini che lascia vacanti slot prestigiosi e che origina “guerre di successione” in quel di Rai3 con i giornalisti del Tg che chiedono l’aggiudicazione della fascia oraria al fine di garantire un discreto traino all’approfondimento di Linea Notte frenato, a loro dire, dalla messa in onda di repliche e telefilm.

Vi avevamo già detto che il neo direttore Antonio Di Bella starebbe riprovando a convincere l’ex conduttrice de L’ottavo nano a ritornare alla base con una “proposta che non si può rifiutare” comprendente anche alcune prestigiose prime serate da produrre insieme a Fandango, ottenendo per tutta risposta un “No, grazie“. Evidentemente pesa ancora sulle scelte di Serena il voto contrario del Cda Rai del 15 settembre che ha bocciato il contratto con la società di Domenico Procacci.

E’ in questo contesto che va letta l’indiscrezione riportata da Italia Oggi, secondo la quale la presentatrice sarebbe in trattativa “ben avviata” con La7 per la realizzazione di un nuovo programma destinato all’access prime time del weekend, da contrapporre a Che tempo che fa di Fabio Fazio con il quale – almeno in linea teorica – condividerebbe il target di pubblico. In effetti, gli ascolti del “nuovo” In Onda, sono tutt’altro che positivi e in particolare la domenica Porro e Telese non si schiodano dal 2.5% di share ed è più che legittima l’aspirazione del terzo polo televisivo di rinforzare la programmazione del weekend che non è ancora all’altezza dei giorni feriali.





2
settembre

GAD LERNER RIMPROVERA: NELLA TRATTATIVA SANTORO-LA7 CI VOLEVA PIU’ SOBRIETA’. POI ATTACCA RICCI

Gad Lerner

Spiattellare la trattativa ai quattro venti non è stata una buona idea: alla fine è andato tutto all’aria. Gad Lerner torna a parlare del mancato accordo tra Michele Santoro e La7, dell’annunciato colpaccio televisivo poi andato a ramengo. Ci fu un errore di mancata riservatezza, spiega, rivelando di nutrire comunque la speranza che l’ex conduttore di Annozero “possa ancora arrivare“. Campa cavallo: zio Michele ormai sogna le praterie di una nuova tv fai-da-te. All’apertura della decima edizione del suo Infedele (in onda da lunedì 5 settembre), il giornalista di La7 ha lanciato un ultimo assist al paladino della libera informazione e ha anche bacchettato Antonio Ricci, “profeta dalle tasche gonfie.

Sulla fine dei negoziati tra Santoro e La7, Lerner ha riservato una considerazione critica già espressa in altre occasioni ma con parole diverse. Più soft.

Mi dispiace molto. Una trattativa condotta con maggiore sobrietà e in riservatezza avrebbe evitato interferenze. Invece, è stata impostata male, fatta in pubblico con esibizione di macismo da entrambe le parti. A quel punto è normale che fiocchino telefonate e sono sicuro che qualcuno ci ha messo il becco“.

Morale della favola: non dire Santoro finché non l’hai nel sacco. Soprattutto se, nella giungla mediatica, corri il rischio di scontrarti con gli interessi del gorilla Silvio. Sebbene oggi il teletribuno sembri intenzionato a trasmettere da una piattaforma tv-web autonoma (maggiori info qui), Lerner spera ancora che le trattative riprendano. Magari anche non subito. Dopotutto, ha affermato,  “La7 è la destinazione naturale a medio periodo per Santoro e la Gabanelli“. L’avvento dell’arcangelo Michele, ha continuato il conduttore, rafforzerebbe molto la rete di Telecom, provocando “uno spostamento di pubblico pesante“.


28
agosto

MARCO TRAVAGLIO BACCHETTA L’AD STELLA: NON PRESE SANTORO A LA7 PER PAURA DI CRITICHE AI POLITICI ‘AMICI’

Marco Travaglio, Michele Santoro

Da “giustizialista” a giustiziere il passo è breve. E’ bastato che qualcuno mettesse in dubbio l’integrità di Michele Santoro per trasformare Marco Travaglio nel temibile Vendicatore brizzolato. La metamorfosi è avvenuta stamane sulla prima pagina del Fatto Quotidiano, innescata da alcune dichiarazioni che l’AD di La7 Giovanni Stella aveva rilasciato ieri al Giornale. “Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta… facile chiedere la libertà con i soldi degli altri” aveva proferito il vertice della tv di Telecom. Così il giornalista, compare televisivo del noto conduttore, ha impugnato la clava ed ha replicato al “Canaro” per fare giustizia.

Nel suo editoriale, Travaglio ha provato a smontare la versione di Stella, secondo la quale Santoro avrebbe preteso un’eccessiva autonomia dall’editore di La7. Il brillante vicedirettore del Fatto, in particolare, ha citato l’articolo 21 della Costituzione in riferimento alla tutela della libertà di espressione. E ha bacchettato il dirigente della tv terzopolista:

Non sappiamo quali editori conosca, a parte se stesso, il dottor Stella, ma in tutto il mondo libero funziona così: l’editore sceglie i giornalisti a proprio gusto secondo criteri professionali; dopodiché questi lavorano come meglio credono, in base alle regole fissate dal contratto nazionale (…) Se poi l’editore non è soddisfatto di loro, li licenzia per giusta causa. E alla fine è il giudice a stabilire se la causa era giusta o no

Se Michele Santoro è stato scaricato da La7 la colpa mica è sua. Piuttosto, ci saranno state altre motivazioni. Travaglio si è così messo a scandagliare le cause che avrebbero fatto saltare la trattativa tra il teletribuno e l’emittente. Per poi trarre una personale conclusione.





10
agosto

MICHELE SANTORO A CIELO? SKY CADE DALLE NUVOLE. COSI’ SI INFITTISCE IL NUOVO GIALLO ESTIVO

Michele Santoro

L’ascesa al Cielo di Michele Santoro è diventata un giallo che neanche l’ispettore Derrick. Tra indiscrezioni, colpi di scena, smentite sussurrate e poi rilanciate con voce scandita, la presunta trattativa tra il mattatore di Annozero e Sky sta tenendo tutti col fiato sospeso. Esiste davvero la possibilità che il giornalista approdi alla corte di Murdoch oppure siamo solo di fronte a ”voci infondate“, come hanno riferito direttamente da News Corp? Già, perchè ai vertici dell’emittente satellitare affermano di non saperne nulla. Di fronte ai rumors che il teletribuno avrebbe preso contatti per trasmettere dal canale Cielo, cadono dalle… nuvole.

E allora da dove salta fuori la clamorosa indiscrezione lanciata stamane dal quotidiano Libero? Se il giornale diretto da Maurizio Belpietro ha sparato la notizia a tutta pagina, la faccenda avrà anche un fondo di verità. No?! A questo punto, però, non si capisce come mai l’emittente di Murdoch si sia affrettata a dichiarare che il trasferimento di Santoro a Sky non avrebbe alcun fondamento. Santo Cielo, la questione si fa intricata!

Così ha preso forma un nuovo thriller estivo, tanto bizzarro quanto appassionante perchè riguarda uno dei giornalisti più seguiti dai telespettatori. Tra le possibili soluzioni al cluedo santoriano, rimaniamo incuriositi da quella offerta da Dagospia. Allora: la notizia sparata da Libero sarebbe da leggersi come un “segnale” rivolto a La7 ed in particolare al suo Amministratore Delegato.  Secondo il sito di D’Agostino, il messaggio in codice potrebbe essere più o meno questo: “Stella in campana! Michelone potrebbe salire in ‘Cielo’. Perchè non tentare di riallacciare un rapporto?“.