Squadra Mobile



5
ottobre

SQUADRA MOBILE, TAODUE INSISTE MA CAMBIA ROTTA: LA SECONDA STAGIONE INCENTRATA SU MAFIA CAPITALE

Squadra Mobile 2 - Giorgio Tirabassi ed Alexis Sweet

Errare è umano, perseverare è diabolico. E Taodue deve aver fatto di Lucifero il suo guru, se nonostante i tiepidi risultati di Squadra Mobile ha appena avviato in quel di Roma le riprese della seconda stagione.




1
giugno

SQUADRA MOBILE: ANTICIPAZIONI ULTIMA PUNTATA DI LUNEDI 8 GIUGNO 2015

Squadra Mobile

Squadra Mobile

Una nuova serie Taodue (dal 20 aprile, Canale 5 ore 21.10) per raccontare attraverso il lavoro di un gruppo di agenti della Squadra Mobile la vita quotidiana, fatta di piccoli e grandi drammi, di una metropoli, bella e fragile, come Roma. Al  centro di questo nuovo poliziesco saranno i casi che affollano quotidianamente le pagine di cronaca dei nostri giornali: dal femminicidio allo stalking, dalle persone scomparse all’infanzia contesa o abbandonata, con una particolare attenzione all’umanità delle vittime e all’aiuto che gli agenti che ogni giorno sanno portare a chi ha bisogno.

A capitanare la squadra di poliziotti un personaggio amatissimo dal pubblico televisivo, il commissario Roberto Ardenzi interpretato da Giorgio Tirabassi, che, dopo aver guidato il X Tuscolano di tante serie di Distretto di Polizia, torna protagonista di questa serie.

Ad affiancare Ardenzi, un gruppo di professionisti affiatati, ricchi di umanità e capacità professionali ma anche dei problemi che la vita di ogni giorno porta con sé: l’ispettore Isabella D’Amato (Valeria Bilello) in prima fila nella lotta allo stalking, Sandro Vitale (Antonio Catania), poliziotto di grande esperienza ma alle prese con un nemico pericoloso, l’alcol; Giacomo Polena (Pippo Crotti), lasciato da solo con un figlio da una moglie esasperata dalla sua avarizia. E un amico e collega come Claudio Sabatini (Daniele Liotti), che riserverà la più amara delle sorprese al nostro Ardenzi.

Squadra Mobile: anticipazioni ottava e ultima puntata (8 giugno 2015)


8
maggio

PIETRO VALSECCHI, MA UN PO’ DI AUTOCRITICA MAI?

Pietro Valsecchi

La stagione televisiva sta per concludersi e non è stata delle migliori per la fiction Mediaset, che ha collezionato risultati tiepidi con offerte che non hanno entusiasmato il pubblico. La sperimentazione e i nuovi linguaggi che il Biscione ha tentato di portare – per esempio la messa in scena del thriller psicologico e dell’esoterismo con Il Bosco e Le Tre rose di Eva 3 – non hanno pagato. E a qualcuno non va giù.

Pietro Valsecchi: dura critica alla fiction italiana dal numero uno della Taodue

Parliamo di Pietro Valsecchi, numero uno di Taodue, che nei giorni scorsi ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni all’Adnkronos e, ben lontano da un eventuale mea culpa per gli scarsi ascolti raccolti di recente dai suoi Le mani dentro la città, Squadra Mobile e appunto Il Bosco, ha sparato a zero sulla fiction italiana e ancor di più sul pubblico che la guarda, apostrofandolo come “arretrato“.

“Ci sono diverse Italie e diverse fiction. C’è una Italia culturalmente, socialmente ed economicamente, e anche anagraficamente, arretrata, che si accontenta di una fiction didascalica, che ama le storie prevedibili, i personaggi tutti d’un pezzo, le biografie agiografiche; insomma una serialità rassicurante e banalizzante. [...] Esiste molta fiction che rispecchia in pieno questo obiettivo, che raggiunge spesso grandi ascolti ma che non racconta l’Italia vera, che non elabora un linguaggio contemporaneo, che ripropone stereotipi e può quindi essere insidiata da prodotti di acquisto rivolti a un target simile, come dimostra il successo delle telenovelas spagnole”.

Una posizione condivisibile da molti, che però sembra non tener conto della qualità dell’offerta. Perchè sì, sicuramente titoli quali Don Matteo, Il Commissario Montalbano o Che Dio ci aiuti seguono schemi ripetuti e rassicuranti, ma nel loro genere sono ben fatti, ben riusciti, confezionati a dovere. Mentre non si può dire lo stesso dei tentativi nostrani di indagare nuovi generi, spesso affrontanti con superficialità, senza un’adeguata preparazione e con risultati patetici.

Pietro Valsecchi: un invito ad innovare che però non sempre trova riscontro nelle produzioni Taodue





5
maggio

SQUADRA MOBILE: UNA SERIE SENZA IDENTITA’

Squadra Mobile

L’esordio di Squadra Mobile, lo scorso 20 aprile, è stato tutto sommato positivo (18.06% di share). Un risultato dettato con ogni probabilità dalla curiosità dei telespettatori di ritrovare una pietra miliare della fiction Mediaset come Roberto Ardenzi. Ma il ritorno dell’integerrimo poliziotto interpretato da Giorgio Tirabassi in Distretto di polizia non è bastato a tenere il pubblico incollato al video: la settimana successiva lo share è crollato al 14.83%, ed è rimasto stabile anche nel terzo appuntamento di ieri sera. Perchè?

Squadra Mobile: lo spettro di Distretto di Polizia confonde

Perchè Squadra Mobile non ha identità, è solo un surrogato di varie cose, anche piuttosto confuse. Tanto per cominciare non è Distretto di Polizia, ma lo spettro del fu Decimo Tuscolano è ossessionante: tornato a Roma Ardenzi non ha cercato i vecchi colleghi ma incontra per caso il buon Antonio Parmesan sulla tomba di sua moglie Angela; la figlia Maura, che non aveva idea che sua madre fosse stata uccisa, ora sta portando avanti di nascosto un’indagine per scoprire la verità… indagine che il pubblico ha già fatto per tutta la durata della terza stagione di Distretto e pure risolto! Cos’è, un déjà vu?

Squadra Mobile: poliziotti inaffidabili per protagonisti

La confezione e il contenuto della serie, poi, non combaciano: la sigla è composta da immagini pulite e nitide della città accompagnate da una musica rilassante, che sembra voler abbracciare lo spettatore, quasi a farlo sentire protetto dalle forze dell’ordine protagoniste. Ma così non è. Anzi, i toni vorrebbero essere forti, “sporchi”, e i poliziotti raccontati sono venduti, alcolisti, violenti, complessati, inesperti, creduloni e non sanno neanche fare il proprio lavoro, visto che nella serata d’esordio falliscono ben due tentativi di sventare dei suicidi. Cosa che ha fatto inalberare il Siap – Sindacato italiano Appartenenti Polizia – che è arrivato addirittura a chiedere la sospensione della serie. Ma non ce n’era bisogno, tanto a questi personaggi troppo scritti, caricati e prevedibili non ci crede proprio nessuno.

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19
aprile

SQUADRA MOBILE: TRAMA E SINOSSI DELLA PRIMA PUNTATA

Squadra Mobile

Scopriamo cosa accadrà questa sera nella prima puntata di Squadra Mobile, la nuova fiction poliziesca di Canale 5.

Squadra Mobile: sinossi prima puntata – lunedì 20 aprile 2015

Oggi è il compleanno di Roberto Ardenzi. Il commissario ha lasciato da tempo il X tuscolano e ora lavora alla Squadra Mobile di Roma. Ha organizzato un bel pranzo con i collaboratori della sua sezione, giusto il tempo di chiudere un pedinamento e fermare un traffico di droga che stanno seguendo da tempo insieme al fido collega, capo della narcotici, Claudio Sabatini. Tutto sembra andare alla perfezione se non fosse che all’ultimo arriva una segnalazione urgente: una donna con un bambino al seguito minaccia di buttarsi nel Tevere.

Mauretta, la figlia di Ardenzi che avevamo lasciato bambinetta al X Tuscolano, ora è una studentessa universitaria molto responsabile e affezionata al padre. Talmente affezionata che non sopporta più le continue assenze e ritardi legati al lavoro. Tanto meno il giorno del compleanno, con una bella festa organizzata nel giardino di casa e tutti i colleghi ad aspettarlo.

Ma Ardenzi non è certo uno che lascia sola una donna in pericolo, lo sa sua figlia e lo sanno i suoi colleghi. Lo imparano da subito anche Marcello Oliviero e Riccardo Pisi, due ragazzi appena entrati in servizio alla Sezione di Ardenzi, che insieme a lui devono trovare la donna col bimbo e salvarla. Intanto Sabatini ha risolto, a modo suo, l’indagine sul traffico di droga e ha fatto verbalizzare tutto o quasi… E si reca a casa di Ardenzi, pronto a festeggiare, insieme agli altri colleghi, l’amico fraterno Roberto. Qui ad attenderlo ci sono Sandro, il collega più anziano, una vita sulle strade della capitale con tutto ciò che questo comporta, c’è Isabella, alle prese con una segnalazione di aggressione a una donna, ci sono Giacomo e Valeria…





16
aprile

SQUADRA MOBILE: GIORGIO TIRABASSI TORNA A VESTIRE I PANNI DI ROBERTO ARDENZI NELLO SPIN OFF DI DISTRETTO DI POLIZIA

Squadra Mobile

A volte ritornano. Roberto Ardenzi, l’amatissimo personaggio interpretato da Giorgio Tirabassi nelle prime sei stagioni di Distretto di Polizia, debutterà il prossimo lunedì 20 aprile alle 21.15 su Canale5 in Squadra Mobile, spin off della popolare serie a marchio Taodue. Il nuovo poliziesco diretto da Alexis Sweet sarà ambientato a Roma e racconterà in ogni episodio storie e casi che quotidianamente riempiono le pagine di cronaca dei giornali: dal femminicidio allo stalking, dalle persone scomparse all’infanzia contesa o abbandonata.

Squadra Mobile – Trama e Protagonisti

A capitanare la squadra di poliziotti ritroveremo per l’appunto il Commissario Ardenzi, che, dopo essere stato ispettore e commissario del X Tuscolano ed aver lasciato il Distretto di Polizia per passare all’antimafia, è ora divenuto Vice Questore Aggiunto della Squadra Mobile della Questura di Roma. Ad affiancarlo un gruppo di agenti molto affiatati e capaci, composto da Isabella D’Amato (Valeria Bilello), giovane e bella ispettrice specializzata nei reati di stalking; Sandro Vitale (Antonio Catania), il collega più esperto, con una vita passata sulle strade di Roma e di cui porta ancora i segni; e il più immaturo Giacomo Polena (Pippo Crotti), lasciato solo con un figlio da una moglie esasperata dalla sua avarizia.

Della squadra fanno inoltre parte Valeria Goretti (Serena Rossi) e Roberta Cruciani (Elena Di Cioccio), giovani poliziotte sempre sul pezzo, pronte a sacrificare tutto per il loro lavoro; Riccardo Pisi (Marco Rossetti) e Marcello Oliviero (Marco Feroci), due reclute inesperte ma desiderose di imparare. Al fianco di Ardenzi anche l’amico e collega Claudio Sabatini, interpretato da Daniele Liotti, che riserverà al Vice Questore la più amara delle sorprese. Sabatini è, infatti, un poliziotto che non si accontenta della paga del Ministero e, dopo aver ceduto a delle pericolose tentazioni, si ritroverà nei guai.

Squadra Mobile – Foto

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6
ottobre

SQUADRA MOBILE: IL RITORNO DI ROBERTO ARDENZI SU CANALE 5 TRA IENE, FEMMINICIDIO E AMBIGUITA’

Squadra Mobile

La (giusta) fine di Distretto di polizia è stato un duro colpo per gli aficionados della serie e ha portato con sé non poche polemiche: uno dei programmi storici di Canale 5 è tramontato dopo alcune stagioni infelici che ne hanno svilito anche il ricordo. Fine simile a quella de I Cesaroni, ma al Biscione sembrano non volersi arrendere dinanzi alla fine di un’era. E ciò che è stato messo fuori dalla porta, può rientrare dalla finestra.

Squadra Mobile: la nuova fiction di Canale 5 è uno spin off di Distretto di polizia

Ecco allora che Distretto di polizia, dopo due anni dalla messa in onda dell’undicesima stagione – poco vista e con un cast quasi completamente rinnovato - rivivrà ancora su Canale 5 con la presenza di uno dei suoi personaggi storici in un titolo nuovo: Squadra Mobile – otto prime serate per un totale di sedici episodi da circa quaranta minuti ciascuno – avrà per protagonista Roberto Ardenzi, interpretato da Giorgio Tirabassi.

Presentato in questa nuova serie come ispettore, in realtà Ardenzi era diventato commissario del X Tuscolano nella sesta stagione di Distretto, l’ultima a cui ha preso parte per intero; all’inizio della settima, infatti, il personaggio lasciò Roma per passare all’antimafia. Adesso, invece, il poliziotto è pronto a tornare nella Capitale per occuparsi di casi quotidiani e di cronaca, a capo non dell‘Antimafia ma di una nuova Squadra targata Taodue, una squadra mobile composta da poliziotti pieni di problemi che tentano di aiutare le vittime di femminicidio e i minori contesi probabilmente per sviare l’attenzione dal fatto che non sanno aiutare se stessi.

Squadra mobile: nel cast anche Daniele Liotti e Serena Rossi


19
settembre

TAODUE, ECCO LE FICTION IN LAVORAZIONE. TRA LE NOVITA’ ULTIMO 5, IGNOTO 1, BUSCETTA E CALL ME FRANCESCO – THE POPE

Taodue 2014/2015

Tante nuove produzioni sui set e tante altre nel cassetto per Taodue, la casa di produzione che firma la maggior parte della fiction Mediaset, facendo capo al Gruppo di Cologno. La parola d’ordine, questa volta più che mai, sembra essere giallo, filone che negli anni è diventato un cult per il pubblico della tv commerciale. Fatta eccezione per Call me Francesco – The Pope, film di Daniele Luchetti dedicato alla vita di Papa Bergoglio che dovrebbe uscire nelle sale nella primavera del 2015 per poi essere riadattato per la tv, i titoli restanti sono tutti legati a casi polizieschi e alla malavita.

Fiction Taodue 2015 / I sequel

SQUADRA ANTIMAFIA 7 – Si parte dalle grandi certezze, ovvero dai titoli storici della Taodue. Il primo è quello di Squadra Antimafia, di cui stiamo vedendo su Canale 5 la sesta stagione e di cui sono iniziate le riprese della settima: gli episodi futuri, che dovrebbero vedere la luce nell’autunno del 2015, avranno ancora per protagonista Marco Bocci nel ruolo di Domenico Calcaterra mentre tra le new entry spicca Fabio Troiano. Presente anche Giulia Michelini, volto simbolo di Taodue, sebbene l’attrice abbia dichiarato il contrario. La stessa Michelini sarà prossimamente Nina Ferrari ne Il Bosco. La fiction, in quattro puntate da cento minuti ciascuna, sarà incentrata su indagini di mistery e periferia che la rivedranno al fianco di Claudio Gioè.

ULTIMO 5 – Dopo più di due anni ritroveremo anche Raoul Bova e il Capitano Ultimo con il quinto capitolo della saga che si articolerà in due puntate già in planning lo scorso anno e forse finalmente pronta per il set.

LE MANI DENTRO LA CITTA’ 2 – Non mancherà poi il già annunciato sequel de Le Mani dentro la città, prodotto che non ha dato grandi soddisfazioni a Canale 5 in termini di share ma su cui evidentemente si è deciso di investire ancora.

Fiction Taodue 2015 / Le novità

ROMANZO SICILIANO – Mantenendo salda la tradizione Taodue, ma inserendo anche un tocco di novità, ritroveremo vecchi concetti e personaggi sotto forme diverse. Con Romanzo siciliano (il cui titolo originale doveva essere Sicilia Connection – RIS) riapriranno le indagini scientifiche legate stavolta all’intuito dell’uomo, ovvero il tenente Colonnello dei Carabinieri Sergio Spada (Fabrizio Bentivoglio, coadiuvato da Claudia Pandolfi).

SQUADRA MOBILE – Ci sarà poi il grande ritorno dell’ispettore Roberto Ardenzi/Giorgio Tirabassi, uno degli storici protagonisti di Distretto di Polizia, che sarà un membro della Squadra Mobile, composta tra gli altri da Daniele Liotti e Antonio Catania.


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