Slang



14
ottobre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (6-12/10/2014): PROMOSSI PALLAVOLO E RITORNO DI TWIN PEAKS, BOCCIATE EMMA, BELEN E GUZZANTI

Emma e Belen

Promossi

9 alla Pallavolo in tv. A sorpresa, le donne del volley conquistano la platea televisiva con ascolti da “partita di calcio”. Peccato per la finale mancata.

8 a Slang. Gerardo Greco ha raccontato per Rai3 gli “italiani d’America” con piglio da servizio pubblico (maggiori info qui).

7 al ritorno di Twin Peaks. Dopo 25 anni, la serie che ha cambiato le serie tornerà in tv. Una notizia che fa venire l’acquolina in bocca ai famelici del racconto a puntate, ma che allo stesso tempo spaventa per l’eventualità – non certo remota – di incappare in un passo falso tale da intaccare il ricordo dell’intera saga.

6 a Simona Ventura. Ospite d’onore di Ballando con le stelle e “protagonista a L’Arena”, la conduttrice, visibilmente nostalgica dei riflettori, riesce ben a destreggiarsi quando si tratta di parlare di Isola dei Famosi. Non nega che le piacerebbe tornare a calcare il set isolano ma contestualmente – consapevole dello scenario ormai ai limiti dell’impossibile – cerca di aprire nuovi varchi senza passare per la “grande esclusa”.

Bocciati




9
ottobre

SE IL SERVIZIO PUBBLICO LO FANNO PETROLIO, SLANG E PECHINO EXPRESS

Giammaria - Della Gherardesca - Greco

Giammaria - Della Gherardesca - Greco

Partiamo da un assunto: per quel che mi riguarda, servizio pubblico può essere tranquillamente un reality. Badate bene, anche reality in senso stretto che non abbia fini pedagogici e/o pseudo-sociali. Perchè l’errore più comune commesso dall’intellighènzia della tv sta tutto nell’identificare la mission della tv pubblica con l’indottrinamento del pubblico, con programmi dal linguaggio aulico e poco comprensibile, permeati da quell’aura radical chic che compiace solo chi la mette in piedi.

Programmi del genere, infatti, pur riscuotendo grassi consensi di critica, allontanano inevitabilmente gli spettatori, rendendo il servizio pubblico un “servizio per pochi intimi“. Ho sempre ritenuto che la televisione, per assolvere alla mission che una tv di Stato deve necessariamente far propria, debba mixare alto e basso, aulico e popolare, informazione e intrattenimento. Perchè c’è modo e modo di ‘istruire’ ma i professori con la bacchetta agli studenti non sono mai piaciuti. Se, poi, all’interno delle lezioni non metti la ricreazione, quale pensate che possa essere l’effetto dell’insegnamento?!

Ecco perchè non ho approvato le ultime scelte dei vertici Rai. Quelle che, in parole povere, hanno ammazzato programmi come La Vita in Diretta, divenuto oramai una sorta di telegiornale chiacchierato ai quali la ‘massaia’ preferisce di gran lunga Il Segreto. Capite? Una te-le-no-ve-la. O, ancora, quelle scelte che hanno portato alla cancellazione dei reality dagli schermi dell’azienda di Viale Mazzini, neanche fossero l’origine di tutti i mali. Più onesto sarebbe stato affrontare ogni singolo caso, perchè il “male” non sta nel genere ma nel modo e alcuni programmi di infotainment possono essere ’spazzatura televisiva’ quanto e più di un reality realizzato con tutti i sacri crismi.

Succede, poi, che esistano delle oasi felici, distintesi per essere riuscite a sintetizzare un’ottima formula di ’servizio pubblico’.


6
settembre

SLANG: GERARDO GRECO CONFEZIONA UN OTTIMO “REALITY” SUL SOGNO AMERICANO

Lidia Bastianich - Slang

Lidia Bastianich - Slang

Tu vuo’ fa l’ americano, ma si’ nato in Italì… Qualcuno, però, quel sogno a stelle e strisce senza tempo l’ha rincorso per davvero, fino in fondo, ed ha deciso di abbandonare il Belpaese alla volta della Grande Mela. Le storie di chi ha gettato il cuore oltre l’ostacolo sono al centro di Slang, il nuovo programma a cura di Gerardo Greco in onda su Rai3 nella seconda serata del venerdì. Pensato come un reportage in quattro puntate, il format intreccia le vicende di alcuni italiani che a New York ce l’hanno fatta a quelle di chi invece ci sta provando.

Slang: le due facce del sogno americano

L’equilibrio e la sintesi tra questi due aspetti, ottenuti attraverso un montaggio di pregevole fattura, sono uno dei punti di forza di Slang. Così, il programma fornisce al telespettatore uno sguardo ad ampio raggio, che parte dalle vicende personali dei protagonisti e spazia poi sulla più ampia realtà americana. E’ la storia di Joanatan Riccardi, 29enne di Pinerolo e aspirante ristoratore, ad aprire la prima puntata. Negli States il giovane ha trovato opportunità ed esperienze lavorative che non gli fanno rimpiangere l’amata Italia. “Là abbiamo ancora una mentalità troppo chiusadice, salvo poi soffermarsi sull’altro lato della medaglia: “qua si basa tutto sui soldi, diventi un po’ troppo materialista, gli amici li conti su una mano“. E’ la New York del business, che ti regala un grande sogno ma ti costringe anche ad estenuanti orari di lavoro.

Slang: il ‘reality’ di Gerardo Greco

Il reportage di Gerardo Greco è una sorta di reality in senso stretto (e positivo): mostra la quotidianità, coi suoi ritmi e il suo pragmatismo, ma anche il profumo di libertà proprio del sogno americano. Il giornalista si aggira per le strade di New York, commenta le vicende con discrezione ma non interloquisce mai direttamente con i protagonisti. L’unico vero dialogo è quello tra le storie stesse. Così, specularmente alle speranze di Joanatan ci sono le testimonianze di Lidia e Joe Bastianich, ormai affermati manager della ristorazione. “Essere italiana è stato il mio successo” assicura la signora Bastianich, donna tuttofare che incarna la vivacità di un sogno americano pienamente realizzato.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,





5
settembre

SLANG: GERARDO GRECO RACCONTA IL SOGNO AMERICANO E CHI L’HA REALIZZATO

Slang Gerardo Greco

Da oggi Gerardo Greco parla uno Slang tutto suo. Il popolare giornalista debutterà in seconda serata su Rai3 con un programma d’approfondimento dedicato agli Stati Uniti e, in particolare, alle storie di quattro ragazzi italiani che cercano il loro personale sogno americano, intrecciate a quelle di chi invece quel sogno lo ha già realizzato. Slang – questo appunto il titolo del reportage – proverà ad indagare in quattro puntate le motivazioni di chi oggi sceglie di lasciare l’Italia per andare a vivere a New York: un viaggio che, cent’anni fa, intrapresero molti nostri connazionali.

Slang: le storie e i protagonisti

In attesa di inaugurare una nuova stagione di Agorà, a partire dal 22 settembre prossimo, Gerardo Greco porterà in palinsesto una delle annunciate novità della stagione 2014-2015 targata Rai3 e firmata da Andrea Vianello. Per anni corrispondente a New York, il giornalista presenterà alcune storie emblematiche raccogliendo le testimonianze dei loro protagonisti. Nella prima puntata odierna, Greco incontrerà Joanatan Riccardi, 29enne di Pinerolo che sogna di aprire un ristorante a Taipei. Per questo, il giovane ha scelto di andare a New York, dove lavora sette giorni su sette come cameriere e grazie alle mance riesce a guadagnare fino a 5.000 dollari al mese.

Slang: Lidia e Joe Bastianich

In modo speculare, accanto alla storia di Joanatan verranno presentati i protagonisti di un sogno americano realizzato: Lidia e Joe Bastianich, Luca Di Pietro, Alessandro Malpassi e Luca Malfè. I primi due, forse i più noti al pubblico, sono delle istituzioni della gastronomia a stelle e strisce. Lidia Bastianich, cuoca e ristoratrice, arrivò a New York nel 1958 come profuga istriana ed oggi amministra 27 ristoranti tra gli Stati Uniti e l’Italia. E’ socia di “Eataly – New York” e ha nove libri di ricette in pubblicazione. Il figlio Joe Bastianich è uno dei maggiori imprenditori della ristorazione mondiale, conosciuto dal grande pubblico per la sua partecipazione al talent show Masterchef in qualità di giudice.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,