Silvio Berlusconi



25
novembre

TELEMILANO 58: LE ORIGINI DI CANALE 5

Barbara D'Urso e Claudio Lippi a TeleMilano58

Ogni cosa che inizia ha un fascino incredibile. Allora c’era un disordine creativo totale sempre in qualche modo ben amalgamato da Berlusconi che era un terremoto. Si lavorava quindici ore al giorno, e ogni giorno era una scoperta. Berlusconi era esigentissimo, chi non reggeva il ritmo, lo faceva fuori. Era una cosa straordinaria.

Così a DavideMaggio.it, Carlo Freccero descrive un’epoca che sarebbe passata alla storia e che segnò la fine del monopolio della tv di Stato. Tutto iniziò alla fine degli anni 70 con la nascita di TeleMilano 58, emittente locale che sarebbe poi diventata Canale 5. La sua storia è stata raccontata in un libro e in un dvd, realizzato dalla rivista Link – Idee per la televisione, contenente interviste a Fedele Confalonieri, Bruno Longhi, Jerry Calà e molti dirigenti del canale.

Non solo è possibile (ri)vedere spezzoni di programmi storici come Chewing Gum di Claudio Cecchetto, Frittomisto con i Gatti di Vicolo Miracoli, e Milan-Inter Club con Mike Bongiorno. Proprio l’arrivo di “Mister Allegria” per 600 milioni di lire (dal 1977 come direttore artistico, dal 1979 come conduttore) ha rappresentato il punto di svolta per TeleMilano 58.

“La vera grande genialità di Berlusconi fu Mike Bongiorno” ha sentenziato Aldo Grasso nel corso della presentazione del dvd.

TeleMilano 58: i driver del successo editoriale




24
maggio

SILVIO BERLUSCONI ELOGIA BARBARA D’URSO: E’ LA PIU’ BRAVA DI TUTTE LE CONDUTTRICI ITALIANE

Silvio Berlusconi Pomeriggio Cinque

Il ‘comizio’ finale per le elezioni europee Silvio Berlusconi lo ha fatto (anche) in tv. Ieri pomeriggio, a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale, il leader di Forza Italia è stato ospite a Pomeriggio Cinque (qui gli ascolti mediocri), dove ha lanciato il suo ultimo appello agli indecisi. “A coloro che si sentono disperati magari arrivo a dire ‘non andate a votare’, ma votare Grillo significa votare non per il bene di voi stessi ma per il vostro male” ha detto. Particolarmente gradita all’ex premier è stata la cortese accoglienza riservatagli su Canale5 dalla padrona di casa, Barbara D’urso, che egli stesso ha elogiato platealmente.

Io qui mi trovo bene perché c’è un pubblico straordinario, e precisiamo che non è un pubblico fatto apposta (…) E poi perché mi trovo di fronte a una signora che è brava, saggia, seria, professionale, anche bella. E’ la più brava di tutte le conduttrici televisive italiane

ha detto l’ex Cavaliere ad una Maria Carmela quasi commossa dal super complimento silviesco. Con la facci(n)a emozionata, la conduttrice ha così ringraziato il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset: “grazie Presidente, ho iniziato con lei tantissimi anni fa, evidentemente ci siamo portati fortuna a vicenda“. Ma questo non è stato l’unico scambio di gentilezze intercorso ieri tra i due. Poco prima, infatti, Barbara D’Urso aveva dato prova della sua cortesia spostando il lancio della pubblicità proprio su richiesta di Berlusconi.

Barbara D’Urso a Berlusconi: la pubblicità? Se lo sceglie lei mandiamola dopo


23
maggio

BRUNO VESPA, DA ZERBINO A EROE GRAZIE A GRILLO

Bruno Vespa e Beppe Grillo, Porta a Porta

Santo, santo subito. Molti dicono di averlo rivalutato, e così Bruno Vespa si è conquistato un posticino in Paradiso, anche se per poco. Tutto merito della sua intervista a Beppe Grillo. Nel faccia a faccia, tenutosi lunedì scorso su Rai1, il giornalista ha assestato alcune domande giuste al momento giusto, incalzando il leader del Movimento Cinque Stelle. Tanto è bastato a trasformare il conduttore di Porta a Porta in un eroe per un giorno, plaudito anche da chi fino all’altro ieri lo considerava un esponente del telegiornalismo d’antiquariato.

Di fronte a Grillo, il conduttore di Rai1 ha mostrato un piglio e una vivacità insoliti, che hanno spiazzato anche i suoi più fermi detrattori. In effetti, era da parecchio tempo che Vespa non utilizzava il pungiglione con tale precisione: ma possibile che due domandine puntute rivolte al leader pentastellato abbiano potuto trasformare il giudizio negativo maturato da alcuni sul suo conto? Certi elogi improvvisi al neo-paladino Bruno fanno sorridere, specialmente se pronunciati da quanti erano soliti contrapporre al giornalista di Rai1 il feticcio dell’informazione dura e pura. Rispetto alla contraddizione esibita da costoro, bisognerà piuttosto ammettere che, se da una parte Bruno non è mai stato fustigatore dei potenti (anzi, tutt’altro), dall’altra non è nemmeno il babau dipinto da molti.

Porta a Porta è un programma istituzionale e lo stile del confronto è molto liturgico, impostato, mai teso a mettere in difficoltà gli ospiti. Non a caso, in quello studio i politici ci vanno più volentieri che altrove. Questo aspetto potrà non piacere a molti, ma d’altra parte sarebbe ingenuo pensare o auspicare che il talk show più prestigioso della Rai si trasformi in un ring dove i politici vengono suonati al posto del tradizionale campanello. Il format è un altro: lì dentro, Bruno Vespa è una sorta di sacerdote, e come noto a Messa non si suonano chitarre rock né si dicono parolacce. Al massimo, si può discutere sul ritmo della predica o sulla quantità di incenso profuso.

Berlusconi a Bruno Vespa: sta esagerando, tra poco lo meno





22
maggio

BERLUSCONI: NESSUN PATTO CON RENZI PER SVENDERE RAIWAY. DOMANI QUERELO QUESTO BUFFONE (FICO)

Silvio Berlusconi

Un patto con Matteo Renzi per la svendita di RaiWay? “Non è assolutamente vero”. Silvio Berlusconi smentisce l’accusa lanciata ieri dal Presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico, e annuncia querela contro di lui. In un comizio elettorale, l’esponente del Movimento Cinque Stelle aveva riferito di un accordo segreto tra il leader di Forza Italia ed il premier per la svendita di RaiWay, la società che possiede i ripetitori e le antenne del servizio pubblico, al gruppo Mediaset. Secondo quanto affermato dallo stesso Fico, il patto sarebbe avvenuto lo scorso gennaio nel tanto discusso incontro tenutosi alla sede Pd del Nazareno.

La circostanza, che svelerebbe uno scenario inedito, è stata però negata in modo categorico da Silvio Berlusconi. Ieri sera, durante il suo intervento a Porta a Porta in vista delle ormai prossime elezioni europee, il leader di Forza Italia ha risposto ad una domanda specifica sull’argomento. “Non è assolutamente vero, non ho fatto nessun accordo con Renzi per la svendita di Rai Way” ha detto l’ex Cavaliere a Bruno Vespa, annunciando un’azione legale contro il Presidente della Vigilanza Rai: “domani mattina i miei legali faranno querela a questo buffone“.

Berlusconi: mai parlato di Rai e Mediaset con Renzi

Al cospetto del conduttore di Porta a Porta, Berlusconi ha anche negato che al centro delle sue conversazioni con Matteo Renzi ci siano mai state questioni legate alla Rai e a Mediaset. A seguito dell’accusa lanciata da Roberto Fico, torna così a far discutere la annunciata vendita di RaiWay, che rientra nel progetto di riduzione dei costi pensato dal governo per Viale Mazzini. La manovra in questione, contenuta nel decreto Irpef, prevede un taglio da 150 milioni di euro in Rai, cominciato con un adeguamento degli stipendi dei top manager al tetto di 240mila euro lordi.


22
maggio

DM LIVE24: 22 MAGGIO 2014. MENTANA: RENZI PIU’ REATTIVO, BERLUSCONI PIU’ TONICO ALLA SERA – CAMPIONATO EUROPEO DI BEACH VOLLEY 2014 SU FOXSPORTS 2 HD

Enrico Mentana e Silvio Berlusconi

Enrico Mentana e Silvio Berlusconi

Mentana: Renzi più reattivo, Berlusconi più tonico alla sera

Enrico Mentana, che ieri sera ha ospitato a Bersaglio Mobile sia Renzi che Berlusconi, oggi al programma di Radio2 Rai ‘Un Giorno da Pecora’ ha spiegato chi dei due gli è apparso più ‘in forma’. “E’ ovvio che Renzi sia più reattivo, visto che ha la metà degli anni di Berlusconi”, ha esordito Mentana. E Berlusconi? “Il Cavaliere lo avevo visto in un’altra trasmissione, l’Aria che Tira, al mattino. E, devo dire, che lui è più tonico alla sera…”.

Campionato Europeo di Beach Volley 2014 su FoxSports 2HD

Arriva in esclusiva su FoxSports 2HD il Campionato Europeo di Beach Volley 2014. Da venerdì 6 a domenica 8 giugno, il canale 213 di Sky trasmetterà le ultime fasi del campionato che vedranno protagoniste le migliori coppie europee impegnate nelle semifinali e finali maschili e femminili. Il commento degli incontri è affidato a Stefano Locatelli





9
maggio

BERLUSCONI: LA TV PUBBLICA FA PUBBLICITA’ ALLA MAFIA, MEDIASET NO. AH, SI?

Manuela Arcuri e Pupetta Maresca

Pupetta – Il Coraggio e la passione. Il Capo dei capi. L’onore e il rispetto. Baciamo le mani. Sangue caldo. Il peccato e la vergogna. Tutte fiction che raccontano il crimine dal punto di vista dei criminali, che ne indagano le debolezze, ne mettono in scena le “ragioni”. Tutte fiction in cui lo sbirro è il nemico che pretende di fermare l’ascesa, la vendetta, il riscatto del protagonista. Tutte fiction Mediaset.

Berlusconi accusa la Rai di fare pubblicità alla Mafia

Eppure Silvio Berlusconi, che di Mediaset è fondatore, non lo sa. O forse non ci ha pensato quando, in occasione della conferenza stampa sulle politiche per la cultura svoltasi nella sede di FI mercoledì 7 maggio 2014, ha espresso il suo desiderio di veder detassate le imprese che si occupano di cultura affermando quanto segue.

“Non si tratta di fare pubblicità alla mafia come fa la tv pubblica, noi (di Mediaset, ndDM) questo non lo facciamo, noi facciamo fiction per promuovere l’Italia. Noi esportiamo i film”.

Le fiction sulla mafia targate Mediaset

Parole che sembrano dimenticare la storia recente di Canale 5, nella quale a farla da padrone nell’ambito della serialità sono state soprattutto le produzioni Ares Film e Taodue, nelle quali viene raccontata la malavita da angolazioni diverse ma sempre con la lente d’ingrandimento. E che hanno finito per innalzare ad icone personaggi violenti, come il Tonio Fortebracci interpretato ne L’Onore e il rispetto da Gabriel Garko, o la Rosy Abate cui presta il volto Giulia Michelini in Squadra Antimafia.


8
maggio

VIGILANZA RAI: NO A GRILLO, RENZI E BERLUSCONI IN PRIMA SERATA DA VESPA

Bruno Vespa, Porta a Porta

Il “triplete” politico non si può fare. Lo ha deciso l’ufficio di presidenza della Vigilanza Rai, che ha ritenuto contraria ai principi della par condicio la proposta – arrivata da Viale Mazzini – di realizzare tre puntate di Porta a Porta in prima serata con ospiti Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e Beppe Grillo. I tre leader avrebbero dovuto apparire, secondo un ordine non ancora definito, nel prime time del 14, 15 e 16 maggio prossimi, mentre agli esponenti dei partiti minori sarebbe stata riservata la seconda serata.

L’idea è stata bloccata quasi sul nascere dalla Commissione di Vigilanza, che a margine della sua indicazione ha precisato di non poter esprimere pareri preventivi sulla programmazione Rai, come chiarito dall’Agcom. Alla lettera di risposta ai vertici Rai, l’Ufficio di presidenza ha deciso di accompagnare il parere espresso dal presidente della bicamerale Roberto Fico, personalmente contrario all’ipotesi delle tre prime serate con Grillo, Berlusconi e Vespa.

Credo che così come è stato strutturato il palinsesto, comporterebbe una violazione della par condicio” ha detto l’esponente del Movimento Cinque Stelle. Tra le proposte formulate dalla Rai vi era anche quella di una prima serata su Rai3. Nelle scorse ore, prima che la Vigilanza esprimesse il proprio parere, i partiti minori avevano protestato contro l’ipotesi di vedersi relegati in seconda serata, per lasciare posto ai tre “big” nel prime time. “Renzi, Grillo, Berlusconi occupano da settimane ogni spazio possibile in ogni Tg del servizio pubblico e privato” aveva ad esempio criticato il coordinatore nazionale di Sel, Nicola Fratoianni.


8
maggio

AGCOM, NUOVO RICHIAMO AI TG. LA RAI PROPONE TRE PRIME SERATE CON GRILLO, BERLUSCONI E RENZI DA VESPA

Silvio Berlusconi

Il bilancino dell’Agcom torna in azione. A quasi due settimane dalle elezioni europee, il Garante per le comunicazioni ha di nuovo rilevato “alcune criticità riguardanti la parità di trattamento tra i soggetti politici e istituzionali”. Anche stavolta, al centro dei richiami ci sono stati gli spazi riservati al premier Matteo Renzi e a Silvio Berlusconi. In particolare, nel periodo compreso tra 19 aprile e il 2 maggio, l’Autorità ravvisato un eccessivo spazio concesso all’ex Cavaliere e a Forza Italia da parte di Studio Aperto e del Tg4.

Agcom: troppo Berlusconi su Tg4 e Studio Aperto

Il Consiglio dell’Agcom ha segnalato un “persistente squilibrio” nei due telegiornali Mediaset, pur prendendo atto di una “riduzione della concentrazione, nelle edizioni principali, del tempo riservato a Forza Italia”. Secondo l’organo di garanzia, anche TgCom24 avrebbe riservato troppo spazio all’ex Cavaliere, mentre per Laeffe si è rilevato uno sbilanciamento a favore del Movimento Cinque Stelle. A seguito degli esposti ricevuti, l’Autorità ha così predisposto richiami nei confronti di Rai, Rti, La7 e Sky sollecitando le emittenti ad assicurare una presenza adeguata a tutte le liste e non soltanto a quelle con maggior rappresentanza parlamentare.

Agcom: meno Renzi al TgLa7

Il cartellino giallo è scattato nuovamente anche per il TgLa7, che già era stato richiamato dall’Agcom nella sue precedente rilevazione (periodo compreso tra il 5 e il 18 aprile scorsi). Il notiziario, in particolare, era stato attenzionato per il troppo spazio concesso al premier Matteo Renzi, non senza una reazione stizzita da parte del direttore della testata Enrico Mentana. “Il tg non è una farmacia” aveva detto il giornalista, prendendosela con “la stupidità della legge (par condicio, ndDM) e l’insipienza dell’Agcom“.