Sandro Ruotolo



23
maggio

DM LIVE24: 23 MAGGIO 2012. RUOTOLO TWITTA IL NOME DEL SOSPETTATO DELL’ATTENTATO DI BRINDISI, FINITI I MENU DI BENEDETTA, LE LEZIONI DI MAX BERTOLANI

Diario della Televisione Italiana del 23 Maggio 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Le Lezioni di Max Bertolani

Alessandro ha scritto alle 16:53

All’Italia sul 2 si parla di insonnia e Max Bertolani, disteso su un letto al centro dello studio, fornisce dimostrazioni pratiche delle posizioni da assumere e non assumere durante il sonno. Roba da Nuovi Mostri in aeternum.

  • Sandro Ruotolo twitta nome e cognome del sospettato dell’attentato di Brindisi

Nina ha scritto alle 18:29

Inaudito, Sandro Ruotolo ha twittato il nome e il cognome del sospettato dell’attentato di Brindisi. (fonte L’Unità)

  • Finiti i Menù di Benedetta

matwo ha scritto alle 20:32




7
ottobre

GIANLUIGI PARAGONE A DM: MI SONO ROTTO DEL TALK SHOW E DEI POLITICI CHE TIRANO IL GUINZAGLIO. TRA SANTORO E LA POLITICA HA VINTO SANTORO.

Gianluca Paragone, L'Ultima Parola

A voler fare il corsaro, Gianluigi Paragone si è trovato in mano la sciabola. Il suo programma L’Ultima Parola, infatti, sta mettendo a punto una formula sempre più tagliente, in grado di infilzare il vecchio concetto di salotto politico in tv. “Smetto i panni del giornalista di centrodestra e torno a fare il cronista” aveva annunciato il conduttore prima di lanciarsi all’arrembaggio. E così è stato. Ad un mese dal suo esordio, la trasmissione di Rai2 ha già mandato a ramengo l’attitudine dei politici al monologo, restituendo il microfono alla gente comune. Roba da far invida alle compiante scorribande di Michele Santoro. Senza fare il Paragone col teletribuno, si noti solo il titolo della puntata odierna dell’Ultima Parola (23.40, Rai2), che è tutto un programma: “Politici, ora basta!“. E, guarda caso, l’annunciata presenza in studio del sindaco leghista Attilio Fontana non è stata confermata. Ci saranno invece  Daniela Santanchè, Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Landini, Maurizio Zamparini e Luigi Furini.

Direttore, un netto cambiamento di prospettiva, annunciato e avvenuto, per la tua trasmissione. Come lo stai vivendo?

“Sono contento perché rischiamo di vincere la scommessa più azzardata, cioè quella di far sviluppare il racconto della politica dal pubblico e non dai politici, che hanno parlato per 15 anni. Penso che la politica si sia dimenticata della quotidianità di questo Paese, trascurando gli studenti, i lavoratori, gli imprenditori, i dipendenti pubblici e le famiglie… Noi portiamo in televisione le loro lamentele e chiediamo ai politici presenti di darvi una risposta“.

Credi che questa ‘inversione di rotta’ abbia in qualche modo spiazzato i telespettatori?

“No, il pubblico ha reagito bene e il programma ha fatto quello che doveva fare. Se analizziamo gli ascolti dei tre talk debuttanti, mi sembra che rispetto al programma di Banfi siamo andati decisamente meglio, mentre rispetto alla trasmissione di Formigli bisogna considerare che lui è durato un’ora in più rispetto alla nostra puntata d’esordio. Storia diversa è la seconda serata: grafici alla mano, noi prendiamo la rete al 3% e la riconsegnamo con una curva che è sempre sul 17-18%, e la media è del 10,5%. Questo nelle prime puntate, per il futuro mi tocco… (ride)”

Con questi risultati speri che L’Ultima Parola possa tornare in prima serata?

“Col senno di poi dico che il nostro è un programma che ha cambiato totalmente formula e punti di appoggio. E’ una trasmissione completamente diversa che cerca di destrutturare il concetto di talk show. Io mi ero rotto le scatole del talk e l’avevo detto sin dall’inizio. Poi, alla luce dell’ultima puntata, credo che la strada che stiamo seguendo sia giusta, anche se non siamo ancora arrivati a destinazione. Quando avrò terminato e messo in equilibrio quello che vuole essere L’Ultima Parola, allora chiederò all’azienda di appoggiare questo nuovo prodotto”.

In questo processo di rinnovamento stai attingendo solo da tue risorse o ti ispiri anche ad altri format? Qualcuno parla di “santorizzazione”…


30
agosto

PASQUALE D’ALESSANDRO PUNTA SU CABELLO E FACCHINETTI: “SANTORO E VENTURA SONO DUE ASSENZE PESANTI. MINOLI E PARAGONE IN PRIMA SERATA”

Simona Ventura, Victoria Cabello, Francesco Facchinetti e Michele Santoro

Non sarà facile per Pasquale D’Alessandro, neodirettore di Rai2, raccogliere l’eredità di Massimo Liofredi: la sua rete affronterà la nuova stagione senza due jolly come Michele Santoro e Simona Ventura a trainare gli ascolti della prima serata. Da sempre divisa tra linguaggi innovativi e l’istituzionalità del servizio pubblico, la nuova Rai2 riparte da Francesco Facchinetti e Victoria Cabello: il primo proverà a rilanciarsi con Star Academy, al via il 27 settembre in diretta concorrenza con Baila di Barbara D’urso:

Sarei ipocrita se non dicessi che mi dispiace non aver ritrovato Santoro e la Ventura, due assenze pesantiha dichiarato Pasquale D’Alessandro all’Ansa. Ma sono stato felicissimo di aver trovato Facchinetti e la Cabello. Li avrei scelti anch’io. (Star Academy, ndr) è il papà di tutti i talent, una sorta di Operazione trionfo riveduta e corretta, con esibizioni collettive ed eccellenti ospiti musicali, italiani e stranieri. Ne abbiamo posticipato la partenza perché con Endemol stiamo riflettendo sulla giuria, che avrà un ruolo diverso rispetto a X Factor“.

L’ex vj di Mtv, invece, dovrà dimostrare di saper tenere il timone di Quelli che il calcio. Per lo storico contenitore domenicale di Rai2 si parla di un ritorno allo stile di Fabio Fazio, meno “caciarone” rispetto alle ultime edizioni condotte da Simona Ventura. La regia sarà affidata a Paolo Beldì, in omaggio alla tradizione, e per i collegamenti dagli stadi il programma si servirà non solo di inviati famosi, ma anche di gente comune.





28
giugno

SANDRO RUOTOLO: TORNEREMO A SETTEMBRE CON UN NUOVO PROGRAMMA (SI, MA DOVE?). IL CDA DISCUTERA’ SE RIPORTARE SANTORO IN RAI

Sandro Ruotolo e Michele Santoro

Il mistero si infittisce. Tra le più grosse incognite della prossima stagione televisiva c’è sicuramente quella relativa alla futura collocazione di Michele Santoro e della ’squadra’ di Annozero. Dichiarazioni, mezze frasi, allusioni, occhiolini strizzati, ammissioni, smentite: tutto ciò che circonda il programma di Rai2 e i suoi protagonisti è destinato a far rumore e a stuzzicare la fantasia del teledipendente.

Non si può non dare la dovuta rilevanza, soprattutto per l’autorevolezza della fonte, alle dichiarazioni rilasciate da Sandro Ruotolo, vicedirettore del talk show politico: “A settembre andremo in onda con un nuovo programma di approfondimento” si è lasciato scappare il baffo intervenuto al Festival dei libri sulle mafie a Lamezia Terme ed ha anche aggiunto “E’ assurdo che per una decisione politica venga chiuso un programma seguito da 5 milioni di telespettatori. La censura, come l’abbiamo conosciuta nel 2002, oggi non e’ piu’ possibile, grazie ad internet“. Apriti cielo. Se Ruotolo, collaboratore storico di Santoro, si sbilancia così vuol dire che c’è qualcosa di concreto che bolle in pentola. Quale canale ospiterà (già a settembre peraltro) una delle novità più attesa del prossimo autunno?

Così mentre stasera va in onda il reportage ‘L’assassinio del mare’, un viaggio-inchiesta all’interno della marinerie d’Italia firmato da Roberto Pozzan che ci illustrerà i motivi della crisi economica subita dal settore della pesca, segnate sul calendario la data del prossimo 7 luglio.


17
dicembre

ANNOZERO DI PIOMBO. LA RUSSA SE LA PRENDE CON UNO STUDENTE E DI PIETRO LO MANGANELLA: SEI UN FASCISTA (VIDEO)

Ignazio La Russa

Fascisti, sbirri, compagni e vigliacchi. Tremate tremate, gli anni di “Anni di Piombo” son tornati. Dibattito incandescente ad Annozero sugli scontri tra studenti e forze dell’ordine che martedì scorso hanno devastato la Capitale. Mancavano le mani addosso e qualche fumogeno sparato in diretta, poi il remake televisivo dei turbolenti ‘70 sarebbe stato perfetto. Ieri sera la trasmissione di Michele Santoro ha raccontato le violente proteste di Roma attraverso un reportage del giornalista Sandro Ruotolo; un servizio di ottima fattura che ha colto in presa diretta e i momenti più concitati della guerriglia urbana. Alle immagini sono seguite le parole dello studente Luca Cafagna che ha tentato di motivare le ragioni e le forme del dissenso. E’ a quel punto che Ignazio La Russa, presente in studio, ha perso le staffe ed è cominciata la bagarre.

Sei un fifone e un vigliacco, un incapaceha sbottato il Ministro della Difesa interrompendo lo studente. Poi ha minacciato di abbandonare la trasmissione e ha accusato: “È una vergogna che qui non ci sia a parlare un ragazzo in divisa, un poliziotto“. Alla repentina sfuriata di La Russa ha replicato lo stesso Cafagna (“Lei è figlio di una cultura politica intollerante“), il quale ha però tergiversato sulle stringenti domande di Pierferdinando Casini e di Santoro che gli chiedevano se giustificasse o meno la violenza delle manifestazioni. A quel punto tramontava definitivamente la possibilità di mantenere il dibattito su toni civili e lo studente la sparava grossa: “La verità è che a Roma la Polizia difendeva la compravendita dei voti“. Boom.

La deflagrazione ha scosso pure Antonio Di Pietro, che dopo qualche attimo di stordimento (pareva stranamente taciturno ndDm) trovava la carica per rimproverare a tono l’irruento La Russa. “Non lasci parlare gli altri, sei un fascista!” ha inveito il leader Idv. “E tu sei un analfabeta“ gli ha risposto il Ministro. A spezzare la tensione, una battuta di Casini: “Ora vedete perché ho creato il terzo polo?“. Ieri sera ad Annozero è stata stracciata l’artificiosità che spesso incarta il dibattito politico in tv e così il pubblico ha potuto assistitere ad un momento di autentico reality.





24
marzo

RAIPERUNANOTTE: SANTORO, LUTTAZZI E BENIGNI CONTRO LA CENSURA DELLA RAI

“L’informazione non si può interrompere, la stampa deve essere libera”. Con queste parole, semplici ma ad effetto, Michele Santoro, la Federazione Nazionale della stampa italiana e Usigrai (il sindacato dei giornalisti della Rai), sono riusciti a raccogliere 50 mila firme per dar vita a Raiperunanotte. Giovedì 25 marzo, alle ore 21, al Paladozza di Bologna, sarà trasmessa in diretta dal canale all news SKY Tg24, in streaming su SKY.it., La7.it, e su qualunque tv fosse disponibile a trasmetterla, una puntata speciale di Annozero.

La manifestazione è un movimento contro la “censura” della Rai finalizzata ad esprimere il dissenso verso quel regolamento della par condicio che ha sospeso i talk politici dalla televisione di Sato. L’iniziativa di Santoro si promette di essere sorprendentemente bipartisan

“Noi pensiamo di fare qualcosa che non è contro nessuno ma che è anche in favore di tutti, compreso il Pdl. Ci battiamo pure per loro ma soprattutto ci battiamo per essere quello che siamo. Noi rifiutiamo lo schema ideologico dell’informazione dove i diversi devono essere per forza uguali agli altri”.

Per l’occasione, il palazzetto si trasformerà in un mega studio televisivo. Tra gli ospiti ci saranno Gad Lerner, Giovanni Floris, Riccardo Iacona, Norma Arcangeli, Filippo Rossi (direttore di Farefuturo web magazine) e Milena Gabanelli. Assente, invece, Lucia Annunziata che negli Usa per motivi familiari farà solo un intervento telefonico. Accanto a Santoro ci sarà, ovviamente, la squadra di Annozero al completo con Marco Travaglio, il vignettista Vauro Senesi, Sandro Ruotolo. Non mancheranno, poi, i personaggi dello spettacolo, tra i quali: Antonello Venditti, Teresa De Sio, Nicola Piovani, Elio e le Storie tese e un “ospite d’onore” Daniele Luttazzi. Previste anche le parodie di Antonio Cornacchione e probabilmente un contributo-video di Sabina Guzzanti. Uno dei momenti più attesi della serata sarà l’intervista di Sandro Ruotolo a Roberto Benigni. 

In rete si è già diffuso un ironico e provocatorio spot del Premio Oscar (VIDEO DOPO IL SALTO) per dimostrare solidarietà e supporto a Santoro. Gag strepitose, in pieno stile Benigni, come ad esempio quella in cui l’istrione parlando con una turista dell’est dice:


6
ottobre

“QUESTE COSE NON MI FERMANO”: MINACCE DI MORTE A SANDRO RUOTOLO DI ANNOZERO

Sandro Ruotolo (Minacce di morte)“Continuerò a fare il giornalista con la schiena dritta. Queste cose non mi fermano: questo è quanto ha dichiarato a caldo il giornalista Sandro Ruotolo dopo le minacce di morte ricevute da lui e dalla sua famiglia.  La Digos di Roma infatti è stata ora chiamata ad indagare su una lettera anonima da cui emerge chiaramente che lo storico collaboratore di Michele Santoro, al suo fianco a tutt’oggi nella tribuna di Anno Zero, è stato preso di mira da qualcosa di più di un semplice mitomane.

La lettera, ora in esame dalle autorità di pubblica sicurezza, conterrebbe chiari riferimenti alla vita quotidiana e familiare di Ruotolo che quindi sarebbe stato pedinato e sorvegliato da ignoti. Dato ancora più inquietante, il fatto che la missiva sia stata recapitata al domicilio privato del giornalista, già in prima linea su tanti fronti ben più pericolosi di quello frivolo delle escort di lusso; dato inquietante, si diceva, perché l’indirizzo di Ruotolo, così come il numero di telefono della sua abitazione, non compaiono certo negli elenchi telefonici.  

Nella lettera, oltre alle minacce, gli investigatori hanno trovato riferimento anche ad un elenco di obiettivi sensibili, elenco nel quale il giornalista sarebbe al secondo posto. “Non posso dire di più per ovvie ragioni di riserbo legate alle indagini”, ha concluso Ruotolo, Mi fido degli investigatori, quello che loro dicono mi va bene, sono dei professionisti”.