reintegro



23
novembre

LORELLA LANDI VINCE LA CAUSA CONTRO LA RAI. IL GIUDICE: LA CONDUTTRICE VA REINTEGRATA A TEMPO INDETERMINATO

Lorella Landi

Lorella Landi ha vinto la causa intentata contro la Rai e dovrà essere reintegrata dall’azienda di Viale Mazzini con la qualifica di redattore e a tempo indeterminato. E’ di queste ore la notizia che il giudice ha dato ragione all’ex conduttrice de Le amiche del Sabato ed Estate in diretta, che nel 2015 si era rivolta al tribunale per ottenere il riconoscimento del proprio titolo professionale e per porre fine alla precarietà del proprio rapporto col servizio pubblico.

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26
aprile

RAI: MILO INFANTE “DEQUALIFICATO” SECONDO IL GIUDICE. DENUNCIO’ L’ESISTENZA DI UNA ‘BLACK LIST’

Milo Infante

La Rai dovrà risarcire Milo Infante e procedere al reintegro “in mansioni compatibili con la sua professionalità“. La  Corte d’Appello del Tribunale di Milano ha infatti riconosciuto che, durante l’ultima stagione de L’Italia sul 2, il giornalista è stato dequalificato professionalmente. Stando a quanto si apprende, Infante sarebbe stato ‘punito’ per aver denunciato l’esistenza di una lista di ospiti sgraditi all’allora vicedirettore di Rai2.

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24
luglio

BOOM! MILO INFANTE VINCE LA CAUSA CONTRO LA RAI. ORDINATO IL REINTEGRO NELLE MANSIONI PRECEDENTI

Milo Infante

Milo Infante

Cari amici, grazie per le tantissime manifestazioni di affetto e amicizia. Oggi, dall’M3 di Milano, andrà in onda l’ultima puntata de L’Italia sul 2. Dall’anno prossimo a tenervi compagnia tutti i pomeriggi troverete solo Lorena, e vi assicuro anche se a qualcuno sembrerà strano, che sarete in buone mani. Una decisione presa dall’attuale direzione di Rai2 che ognuno di voi potrà valutare come meglio crede. Dal mio punto di vista vi lascio con dispiacere ma anche con la certezza che continueremo a “sentirci” e a confrontare le nostre idee almeno qui su Fb. Non tutte le battaglie si possono vincere, ma qualche volta combattere è un dovere al quale non ci si può sottrarre. E che finché hai qualcosa da dire è mai finita. Un abbraccio.

Si congedò così, su Facebook, Milo Infante al termine della stagione 2011/2012 dell’Italia sul 2, ben consapevole di quello che sarebbe stato il suo futuro professionale in Rai. Volendo brevemente riassumere: nell’ottobre 2011 il giornalista inizia a manifestare il proprio disappunto ai vertici (dell’epoca) dell’azienda pubblica per la gestione degli ospiti della sua trasmissione, attuata dal dirigente responsabile del programma. Si lamentava, ad esempio, del veto posto su alcuni giornalisti del Fatto Quotidiano, Libero e Il Giornale, ma anche di quello su determinati volti noti di altri canali della stessa tv pubblica.

La situazione divenne incandescente. Infante fu palesemente ridimensionato all’interno dell’Italia sul 2, costretto alla trattazione di temi legati al costume, mentre la politica e l’attualità, da sempre affidate al giornalista, furono il cavallo di battaglia della collega Bianchetti (sempre e comunque difesa da Infante).

Il tutto sfociò, nel febbraio 2012, in una causa per mobbing intentata da Infante contro l’azienda pubblica. In primo grado, il mobbing non è stato riconosciuto (è bastato, in sostanza, che Infante continuasse ad essere in video per scongiurare il mobbing) ma al tempo stesso il magistrato si è dichiarato incompetente in relazione al presunto demansionamento, intervenuto successivamente.

Infante VS Rai: sentenza dispone reintegro nelle mansioni precedenti

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31
agosto

VICENDA FERRARIO, MINZOLINI RISCHIA IL PROCESSO PER “ABUSO D’UFFICIO”

Augusto Minzolini

Rimossa dalla conduzione del Tg1 delle 20 e non più reintegrata. Tiziana Ferrario non ci sta e ora non intende far sconti ad Augusto Minzolini, l’ex direttorissimo che ebbe l’ardire di “spodestarla”. Dopo averlo trascinato davanti al Giudice del Lavoro, la giornalista ha intentato una causa penale ed ora il Minzo rischia di finire sotto processo. Il pm della Procura di Roma, Sergio Colaiocco, ne ha infatti chiesto il rinvio a giudizio in merito alla nota vicenda, con l’accusa di abuso d’ufficio. Ora spetterà al gip Rosalba Liso decidere se avviare il dibattimento.

L’ex direttore del Tg1, che nel frattempo è stato eletto senatore tra le fila del Pdl, è accusato di aver “emarginato la Ferrario dal luglio 2009 dall’attività della redazione esteri” per aver aderito alle “proteste espresse dal cdr per assenza di indipendenza della linea del direttore“. La giornalista, inoltre, si rifiutò di sottoscrivere un documento a sostegno di Minzolini e – secondo l’accusa – questi si sarebbe ‘vendicato’ rimuovendola dalla conduzione del notiziario delle 20.

Ferrario vs Minzolini: la difesa dell’ex direttore

La collega in questione era in video da 28 anni. Le proposi alternative prestigiose: super inviato sui grandi eventi o la sede di corrispondenza da New York, dove era stato anche un ex direttore del Tg1, Giulio Borrelli. Lei rifiutò per motivi personali” ha spiegato il Minzo, come riportato da Il Giornale.


24
maggio

FABRIZIO DEL NOCE PERDE IL RICORSO E NON VERRA’ REINTEGRATO IN RAI

Fabrizio del Noce

Proprio mentre la politica dei tagli è arrivata anche a viale Mazzini, la Rai rischiava di trovarsi con un esubero di personale non tra semplici operatori dello spettacolo ma nell’alta dirigenza. E non è detto che il pericolo sia scampato. Per quanto riguarda Fabrizio Del Noce però non dovrebbero più esserci pericoli: il tribunale del lavoro di Roma ha rigettato in prima istanza il ricorso dell’ex direttore di Rai Fiction e stabilito che non deve esserci reintegro.

Come si legge in una nota Agi, Del Noce, secondo il quale la Rai non avrebbe rispettato gli impegni economici presi conseguentemente alla sua uscita di scena, rivendicava il diritto di rimanere al lavoro fino al settantesimo anno di età, ma il giudice ha disposto che ci si debba attenere al limite di sessantacinque anni previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico.

Più complicata la questione Mauro Mazza, che il ricorso l’ha vinto perché per lui si è tenuto conto del contratto manageriale e non di quello giornalistico: la Rai non sembra però affatto disposta a cedere ed accettare il suo rientro né come direttore di Rai 1 né in un ruolo equivalente e pertanto sta portando avanti il ricorso contro la sentenza.

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20
maggio

MAURO MAZZA: ACCOLTO RICORSO SUL REINTEGRO ALLA DIREZIONE DI RAI 1. LA TV DI STATO PRESENTERA’ RICORSO

Mauro Mazza

Mauro Mazza

(ANSA) – Il tribunale del lavoro di Roma ha accolto il ricorso di Mauro Mazza contro la rimozione dalla direzione di Rai1 e ha disposto il suo reintegro in ruolo equivalente o uguale a quello svolto fino al 31 dicembre 2012. La decisione del tribunale – a quanto si apprende – si basa sul presupposto che Mazza ricopriva una posizione manageriale (direttore di Rai1), mentre gli incarichi proposti dalla Rai prevedevano posizioni giornalistiche.

(ANSA) – La Rai – a quanto si apprende – presenterà reclamo urgente contro la decisione con la quale il tribunale del lavoro di Roma ha accolto il ricorso di Mauro Mazza contro la rimozione dalla direzione di Rai1.

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15
febbraio

AUGUSTO MINZOLINI CHIEDE IL REINTEGRO ALLA DIREZIONE DEL TG1

Augusto Minzolini

Assolto perché il fatto non costituisce reato. Avrà goduto Augusto Minzolini quando ieri il giudice l’ha dichiarato innocente rispetto all’accusa di peculato per il caso delle spese aziendali. Tutto gongolante per essere uscito senza macchia da un processo che gli costò la direzione del Tg1, il giornalista è così tornato all’attacco ed ha sfidato frontalmente la Rai, chiedendo in punta di legge di essere reintegrato alla guida del notiziario:

Hanno utilizzato una legge applicata solo tre volte in Italia, la 97 del 2001, – ha detto il giornalista, come riportato dal Sole24Ore - la quale prevede all’articolo 3 che di fronte a un rinvio a giudizio il dipendente pubblico debba essere spostato. All’articolo 4, però, afferma che entro 10 giorni da una sentenza anche di primo grado di assoluzione, l’azienda debba rimettere nello stesso posto il dipendente. Quindi mi devono mettere dove stavo“.

L’ex direttorissimo ha quindi chiesto di ottenere nuovamente il suo precedente incarico, e per ribadire il concetto ha aggiunto: “nel momento in cui io non sarò tra 10 giorni nuovamente direttore del Tg1 la Rai andrà contro la legge“. Il Minzo, che attualmente è candidato al Senato con il Pdl ligure, è parso dunque intenzionato ad andare fino in fondo.


12
marzo

BYE BYE MINZOLINI: IL GIUDICE RIGETTA IL RICORSO D’URGENZA PER IL REINTEGRO AL TG1

Augusto Minzolini

Augusto Minzolini

Nessun nuovo caso Santoro o Ruffini, e la Rai può “brindare”. Il giudice ha deciso che Augusto Minzolini non deve essere reintegrato d’urgenza alla direzione del TG1 dopo la sostituzione con Alberto Maccari e lo spostamento provvisorio alla Direzione Generale, a disposizione di Lorenza Lei.

A dare la notizia sono i legali del giornalista, che hanno altresì annunciato che faranno tutte le valutazioni del caso nel momento in cui saranno disponibili le motivazioni contenute nell’ordinanza. Per l’azienda pubblica si tratta di una vittoria a tratti inaspettata, visti appunto i casi precedenti di Michele Santoro, vittima del famoso editto bulgaro, e di Paolo Ruffini, sostituito dall’ex DG Mauro Masi alla Direzione di Rai3 con Antonio Di Bella.

Entrambi poi hanno deciso di lasciare l’azienda per sperimentare su altri lidi, ma questo è un altro discorso. Non è chiaro ora quale sia il futuro dell’ex Direttore, che potrebbe continuare a lavorare per il servizio pubblico – si vociferava che viale Mazzini fosse intenzionata a trasferirlo a New York, ma anche alla Direzione di Rai1 o del TG2 nel caso peggiore – , oppure abbandonare la Rai come i due colleghi citati poc’anzi.

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