Perquisizione



26
gennaio

Pirateria tv, smantellata organizzazione che forniva il segnale a 550mila ‘clienti’

Guardia di Finanza

L’organizzazione pirata smantellata dalla di Milano aveva base in Campania e ramificazioni in Toscana, Emilia Romagna e Calabria. Quella messa in piedi era una vera e propria rete tecnologica, un sistema che consentiva a oltre mezzo milione di persone in tutta Italia di accedere illegalmente a Sky, Dazn, Netflix e altri servizi di pay tv a prezzi fortemente ribassati. Venti gli indagati, perquisiti e accusati di violazione della legge sul diritto d’autore.




17
giugno

TANGENTI PER APPALTI: PERQUISIZIONI IN RAI, MEDIASET, LA7 E INFRONT. 44 INDAGATI

Guardia di Finanza (repertorio)

Controlli a tappeto. Su ordine della procura di Roma, stamane i finanzieri del Nucleo tributario hanno eseguito perquisizioni in numerose sedi Rai, nella sede romana di La7, nelle sedi delle società gruppo Mediaset e nella divisione italiana del gruppo di marketing Sportivo Infront. L’operazione è avvenuta nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento di lavori e servizi in cambio di denaro o di altra utilità (vacanze, biglietti aerei ed assunzioni), per la quale sono indagate 44 persone, fra manager televisivi e funzionari di Palazzo Chigi.

Secondo l’inchiesta condotta dal pubblico ministero Paolo Ielo, l’imprenditore David Biancifiori, indagato per corruzione, avrebbe elargito tangenti insieme con altre utilità per ottenere assegnazioni di servizi. Biancifiori, che fornisce gruppi elettrogeni, scenografie, impianti audio e regie mobili anche all’estero, avrebbe pagato cospicue tangenti ed emesso false fatture per procurarsi fondi necessari per la corruzione. Il reato ipotizzato per i dipendenti della Rai è quello di corruzione, in quanto l’ente radiotelevisivo svolge un servizio di natura pubblica, per gli altri l’accusa ipotizzata è quella di appropriazione indebita.

Anche per i funzionari della presidenza del Consiglio indagati – che apparterrebbero al Dipartimento per le risorse strumentali - l’accusa è di corruzione. Secondo l’accusa, essi avrebbero preso tangenti per una commessa da otto milioni di euro per allestire alcuni eventi. Gli accertamenti del Nucleo di polizia tributaria della Finanza, che avrebbe acquisito soltanto documenti relativi al periodo 2009/2013, sono cominciati all’alba. Una sessantina, in tutto, le perquisizioni effettuate.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , , ,


11
aprile

RAI, BLITZ DELLA FINANZA: CONTROLLI SUGLI STIPENDI GONFIATI DEI GIORNALISTI

Rai

Aprite: Polizia! In Rai mancava giusto questa. Ieri gli agenti della Finanza hanno fatto ingresso nell’Ufficio del Personale di Viale Mazzini, dove hanno raccolto materiale sugli stipendi dei giornalisti della tv pubblica. Nell’elenco rilevato, pare ci siano anche nomi illustri. Un blitz in piena regola, finalizzato all’accertamento di presunti abusi compiuti da alcuni cronisti, i quali avrebbero beneficiato senza diritto dei surplus per il lavoro festivo e notturno. L’azione si profila come un ampliamento dell’indagine che la Procura di Roma stava compiendo per lo stesso motivo su 35 dipendenti del Tg1. Ora, l’attenzione degli inquirenti coinvolgerà tutte le redazioni Rai.

A riportare la notizia è il quotidiano La Repubblica, che specifica come il calderone fosse stato scoperchiato da una lettera anonima inviata il 21 novembre 2012 al DG Gubitosi, alla Presidente Tarantola, a Monti, Grilli, Zavoli, ma anche alla Corte dei Conti e alla Procura. Nella missiva – firmata “I giornalisti onesti del Tg1″ – si denunciavano presunti abusi di stipendio da parte di 35 cronisti. Il trucco dei furbetti sarebbe stato quello di fingersi al lavoro dopo le 23.30, prima delle 5.30 e nei festivi, così da beneficiare dei surplus in busta paga. Un comportamento, questo, che sarebbe stato attuato con l’aiuto di qualche collega compiacente.

Appresa la segnalazione anonima, il Direttore Generale della Rai aveva avviato un’indagine interna e scansionato i profili di 10 dei 35 dipendenti indicati nella missiva. Tra i furbetti – scrive Repubblica – ci sarebbe anche uno dei più popolari giornalisti del Tg1. Gli accertamenti ordinati da Gubitosi, che avrebbero dato riscontri allarmanti, sono stati però frenati da alcune garanzie sindacali, ma il manager intende andare avanti con i controlli incrociati sugli orari di ingresso ed uscita dai tornelli di Saxa Rubra.





7
marzo

DM LIVE24: 7 MARZO 2012. DONELLI DIRETTORE DI MEDIASET ITALIA, PERQUISITA CASA DI PUCCI, ALBERTO DI MONACO A LA VITA IN DIRETTA, STOP PER IL TOUR DELLA PAUSINI, AMORILANDIA ‘APRE’ AL PUBBLICO

Diario della Televisione Italiana del 7 marzo 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Amorilandia ‘apre’ al pubblico

Per la prima volta, Amorilandia apre al pubblico. Sabato a Verissimo, la residenza di Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo farà bella mostra di sè davanti alle telecamere. In collegamento con Silvia Toffanin, il padrone di casa, Gigi D’Alessio, insieme ad Alfonso Signorini aprirà le porte della casa romana dell’Olgiata.

  • Donelli direttore di Mediaset Italia

pippo ha scritto alle 13:25

La rete tv per gli Italiani all’estero, ‘Mediaset Italia’, affidata a Massimo Donelli. Si aggiunge a #Canale5, La5 e Mediaset Extra. (dal twitter di mediaset)

  • Alberto di Monaco a La Vita in Diretta

pippo ha scritto alle 16:52

Alberto II di Monaco il prossimo sei marzo sarà aMilano per un’asta benefica a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana, proprio a favore dell’ambiente. Ma la ventiquattro ore milanese del principe Alberto sarà l’occasione per una serie di impegni. A cominciare da una intervista in diretta con la giornalista Ilaria Grillini nel programma condotto da Mara Venier e Marco Liorni “La Vita in Diretta” in onda su Rai Uno. (fonte “Virgilio”)

  • Stop di 2 settimane per il tour della Pausini

pippo ha scritto alle 20:37