Fabrizio Frizzi
Dall’estate del 2007, dopo una lunga assenza dovuta ad incomprensioni con l’allora direttore di Rai1 Fabrizio Del Noce, vive un secondo momento d’oro professionale. Riesce persino nell’ardua impresa, che apparteneva sino ad ora soltanto a Bonolis, di battere Striscia la Notizia con i suoi Soliti Ignoti. Un risultato che gli ha consentito di proporre al pubblico tanti altri programmi, a partire da Mettiamoci all’Opera sino ad Attenti a Quei due con Max Giusti, passando per Adamo&Eva in onda questa sera su Rai1. Non potevamo non fare un bilancio con Fabrizio Frizzi che si è raccontanto a DM svelando obiettivi umani e professionali in attesa dei nuovi programmi in partenza a gennaio.
Fabrizio, Rita Dalla Chiesa ti ha inviato un videomessaggio nel corso di Telethon. Diceva che non hai mai accettato l’invito del “Dottore” a passare dall’altra parte. Vogliamo parlare di “Come Sorelle”?
Rita, in realtà, parlava di una vita precedente a Come Sorelle. Come Sorelle è arrivato nel 2003 quando io ero fermo per un problema che si era creato con Del Noce. Mi arrivò una proposta non dal Dottore, che nel frattempo era diventato Presidente del Consiglio, ma da una persona che lavorava per la sua azienda. Siccome stare fermo a me non piace, sono andato lì, ho fatto tre mesi di lavoro e via… Rita, invece, faceva riferimento ad un episodio accaduto sul finire del 1991, nel momento di mio massimo successo con Scommettiamo Che e i Fatti Vostri. Erano altri tempi. Quando invece mi è arrivata la proposta per Come Sorelle era la Rai a non volermi e, dunque, non l’ho tradita.
Com’è stata l’esperienza a Mediaset?
Mi sono trovato molto bene. Se c’è stato un errore è stato mio; pur di fare qualcosa, ho sbagliato a fare un programma che non poteva mettermi in rilievo. Era condotto in coppia con l’amica Valeria Mazza ma la conduzione in coppia non è l’ideale per tirar fuori il carattere e le capacità di un professionista.
Il pilot andò bene però…
Si. Fu realizzato un pilot condotto da Amadeus il 4 gennaio del 2002 che andò molto bene (31% di share con quasi 8 milioni di telespettatori, ndDM); poi facemmo l’anno successivo sei puntate che andarono molto meno bene. Fummo i primi a rendere accettabile un 19% in prima serata (ride, ndDM). Per me fu scioccante avere 8 break pubblicitari da 7 minuti quando in Rai ne avevamo solo 2.
Hai parlato di problemi con Del Noce. Non sembri uno che si possa prestare facilmente a polemiche…
Ho avuto un momento di risentimento perchè appena arrivato Del Noce fu abbastanza brusco nel togliermi Miss Italia. Non lo ritenevo giusto. Successivamente ci chiarimmo, dimostrò stima e rispetto nei miei confronti ma non rientravo tra i suoi preferiti. Poi nell’estate del 2007 mi fece condurre Soliti Ignoti…
La nuova Miss Italia è migliore o peggiore rispetto alle edizioni targate Fabrizio Frizzi?
E’ una formula nuova. Carlo (Conti, ndDM) ha fatto delle buonissime edizioni che puntavano più sul gioco, avvicinandosi al mondo dei preserali; Milly (Carlucci, ndDM) l’ha resa più vicina al mondo di Ballando con le Stelle. Diciamo che Miss Italia come la facevamo noi era più Miss Italia, più concorso.
In alcuni contesti è necessaria una certa istituzionalità?
L’ho sempre pensato, però non è che io faccia testo. Faccio solo un lavoro molto appasionato, con grande attenzione ai dettagli, ed anche in quell’occasione sono convinto di aver fatto un buon lavoro. I risultati poi non sono neanche comparabili perchè il mondo della televisione è molto cambiato; il 47% dell’ultima puntata che ho condotto di Miss Italia non è possibile paragonarlo ai dati attuali.
Dati alla mano, sei riuscito in un’impresa che solo Bonolis era riuscito a portare a segno: dare filo da torcere a Striscia la Notizia…