lino toffolo



18
maggio

E’ MORTO LINO TOFFOLO

Lino Toffolo

Il mondo dello spettacolo dice addio a Lino Toffolo, stroncato da un infarto la scorsa notte. L’attore, come dichiarato da Il Gazzettino di Venezia, era stato ricoverato in ospedale per la frattura di un braccio e la rottura di un paio di costole a seguito di una caduta. Ieri era tornato a casa dopo che i controlli avevano evidenziato una buona condizione fisica. Toffolo – come racconta tra le lacrime la figlia Anna – dopo aver cenato in famiglia, si è alzato e si è accasciato improvvisamente. Lascia la moglie Carla e i figli Anna, Luisa e Paolo. Avrebbe compiuto 82 anni il prossimo dicembre.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,




21
novembre

TUTTI I PADRI DI MARIA: LINO BANFI NON E’ PIU’ LIBERO MA SARA’ ANCORA NONNO NELLA FICTION DI RAI1 (CON LINO TOFFOLO E ORIETTA BERTI)

Lino Banfi

Lino Banfi in Tutti i padri di Maria

Tutto bene quel che finisce bene. Dopo le ultime polemiche a mezzo stampa con la Rai e in particolare con il Direttore di Rai1 Mauro Mazza, che lo voleva mandare in onda contro la corazzata Fazio-Saviano, Lino Banfi “il cannoncino” è stato accontentato e Tutti i padri di Maria, la nuova fiction di cui è protagonista (assieme a Lino Toffolo e Orietta Berti), verrà trasmessa questa sera e martedì su Rai1 (e non più lunedì come inizialmente previsto).

Prodotta da Fremantle Media e RaiFiction e diretta da Luca Manfredi, Tutti i padri di Maria è una commedia brillante dal lieto fine annunciato che mette in contrapposizione l’odio e l’amore, la felicità e il dolore. Lino Banfi, abbandonati definitivamente i panni di Nonno Libero (ci crediamo poco!), interpreta Franco Tricarico, rigido maresciallo pugliese (ormai in pensione e catapultato a Trieste) che si ritroverà suo malgrado a vivere assieme al suo “nemico per la pelle”, l’arzillo maestro di violino veneto Tino Pelegatti (interpretato da Lino Toffolo). I due, a causa di un contenzioso legale sulla casa, si ritroveranno a condividere molto più che le sole quattro mura di casa, a partire dal rapporto burrascoso con i rispettivi figli, Fausto e Renato.

E saranno proprio i due figli a portare un po’ di pepe, come se ce ne fosse bisogno, sulla loro convivenza forzata: tra una scaramuccia e l’altra saranno infatti costretti a preoccuparsi della nipotina Maria, lasciata sull’uscio di casa con un solo bigliettino in mano. “Ciao Nonno, sono Maria”: chi sarà il nonno tra i due?


8
agosto

LINO BANFI SI SFOGA SULLA FICTION RAI AMBIENTATA A TRIESTE: PERCHE’ LA GIRIAMO IN ARGENTINA?

Lino Banfi polemico sulla realizzazione di Tutti i padri di Maria

Lino Banfi si è “incazzèto” come una biscia, sul “made in Italy” non accetta compromessi. Altro che il bonario nonno Libero di Un medico in famiglia, sembra esser tornati ai tempi del sanguigno allenatore nel pallone. L’attore pugliese, infatti, ha riservato aspre critiche alla produzione della fiction Rai “Tutti i padri di Maria”, che ha da poco finito di girare assieme a Lino Toffolo. Il motivo scatenante è stato la scelta di realizzare in Argentina gran parte della miniserie ambientata a Trieste, per risparmiare sui costi. A riprese terminate (e cachet incassato), Banfi ha così detto la sua in difesa delle maestranze italiche.

Io capisco che in Italia c’è la crisi, ma perché togliere lavoro ai nostri? Capisco che si va in America Latina per risparmiare, ma c’è un limite a tutto” ha detto l’attore, che poi ha spiegato: “La prima fiction che ho girato a Buenos Aires aveva almeno una storia ambientata proprio lì, perché si raccontavano le avventure di due emigranti. Stavolta abbiamo dovuto fare i salti mortali per non far capire, attraverso le immagini, che ci trovavamo in Sud America”.

Con queste parole Lino Banfi ha idealmente ‘spezzato l’osso di capocollo’ ai produttori della fiction Rai, responsabili di una scelta che avrebbe penalizzato il made in Italy. Pronta la risposta del produttore Roberto Sessa, che “recidivo” in Argentina ha girato anche Le due facce dell’amore (a settembre su Canale 5); per la serie “ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande” (citando il titolo di un film di Banfi), l’ex ad di Grundy ha candidamente ammesso:





22
marzo

QUANDO I MIGRANTI ERAVAMO NOI: SCUSATE IL DISTURBO

Scusate il Disturbo (Lino Banfi e Lino Toffolo)

L’inedita coppia veneto-pugliese formata da Lino Banfi e Lino Toffolo è protagonista della miniserie, prodotta da Rai Fiction e Grundy e diretta da Luca Manfredi, in onda questa sera e domani su Raiuno. “Scusate il disturbo”: questo il paradigmatico titolo di una commedia dal forte sentore agrodolce che, ambientata in un caratteristico microcosmo italiano in quel di Buenos Aires, affronta, alternando sapientemente pathos e scanzonata leggerezza, i temi dell’emigrazione e della senilità.

Nell’ambiente rassicurante e caratteristico del “Bar Italia”, del “Barbiere Figaro”, della piccola drogheria che, orgogliosamente, espone mozzarella e Chianti, retaggi di antiche radici che nessuno osa estirpare o rinnegare, si svolge la vita di Antonio (Lino Banfi), falegname pugliese ora, finalmente, in pensione e dell’inseparabile amico Peppino (Lino Toffolo). Un’esistenza serena, quella di Antonio, improvvisamente sconvolta dall’arrivo del figlio Guido , scavezzacollo irresponsabile e impenitente, che, con famiglia al seguito, a causa del fallimento della sua impresa edile, obbligherà Antonio a una convivenza forzata ogni giorno sempre più difficile e poco tollerabile. Un rapporto conflittuale, fatto di spinose incomprensioni e di ottusa incomunicabilità tra tre generazioni a confronto, che spingerà il povero Antonio a “togliere il disturbo” e a seguire le orme del fido amico Peppino trasferendosi in una casa di riposo per anziani.

L’amara consapevolezza delle difficoltà che costellano il complesso passaggio dalla maturità alla vecchiaia viene, brutalmente, alla luce attraverso quella crudele malattia, la sindrome di Alzheimer, che, d’un colpo, scippa a tanti arzilli vecchietti, (nel caso specifico Peppino), l’inestimabile bagaglio della propria memoria. Così Antonio, dopo aver risolto i guai esistenziali del figlio, può far ritorno all’indimenticata terra natia e dedicare gli ultimi anni della sua vita a una nobile missione fatta di umanità, altruismo e amore per il prossimo.


31
marzo

LA GRANDE AVVENTURA (9^ PUNTATA) : STAGIONE TV 1989/1990

Silvio Berlusconi (La Grande Avventura) @ Davide Maggio .it

Riprende dopo una piccola pausa la Grande Avventura, la storia della TV Commerciale di Silvio Berlusconi (1978 – 1993) che ho iniziato a scrivere lo scorso settembre. Come saprete questi post richiedono uno sforzo decisamente notevole per rimettere insieme i tasselli che hanno composto la tv commerciale negli anni che abbiamo preso ad oggetto. Per questo devo ringraziare di cuore Capitano Sal senza il cui apporto questa puntata non sarebbe stata possibile.

Ci eravamo lasciati con la stagione televisiva 1988/1989. Prima di proseguire con quella successiva, però, è opportuno ricordare, in apertura di post, due programmi che videro la luce nella seconda parte dell’ultima stagione di cui ci siamo occupati. Visti i successi di programmi come Striscia la Notizia e Odiens, infatti, il 1° gennaio del 1989 inaugurò Emilio, varietà satirico della domenica sera di Italia1 affidato alla regia di Lella Artesi prima e Beppe Recchia poi. Scritto da Andrea Brambilla, Nino Formicola, Giorgio Faletti, Teo Teocoli, Soragni, Rossi, Gino e Michele, Marco Posani e la Gialappa’s Band, Emilio voleva rappresentare la trasposizione televisiva della redazione di un periodico comico. Redazione che fu animata dalla caporedattrice Athina Cenci e da Zuzzurro e Gaspare, Giorgio Faletti, Silvio Orlando, Teo Teocoli, Enrico Beruschi, Giannina Facio e Laura Delasiega ai quali si aggiunsero Gene Gnocchi e Carlo Pistarino nella seconda serie.

L’apprezzabile successo che il programma riscosse (ascolto medio : 2.784.000 spettatori) fece si che si proponesse una seconda serie di 26 puntate che ebbe dati d’ascolto altrettanto interessanti (2.650.000, l’ascolto medio).

Due settimane dopo il debutto di Emilio, il 16 gennaio 1989, fece la propria comparsa su Canale5 l’indimenticabile Agenzia Matrimoniale di Marta Flavi che teneva compagnia alle telespettatrici nel pomeriggio televisivo dell’ammiraglia del Biscione. Ce ne siamo già occupati su DM e potete trovate i dettagli del programma in questo Amarcord. Agenzia Matrimoniale proseguirà, visto il buon riscontro di pubblico, anche nella stagione della quale ci occupiamo quest’oggi. Ogni pomeriggio erano, infatti, sintonizzati circa 2 milioni di ascoltatori con una share che ha raggiunto anche il 30%. Il programma diede vita anche a due spin-off (troverete info nell’Amarcord già segnalato) e animerà i cuori solitari di Canale5 sino al 1995 quando il programma traslocò su Retequattro per poi venire definitivamente chiuso. Una chiusura in cui c’entrarono indubbiamente anche le vicende sentimentali della Flavi che dopo la separazione con Maurizio Costanzo riuscì a mantenere aperta la propria agenzia ma non si distinse per gratitudine nei confronti dell’ex marito.

Dop questa necessaria parentesi, passiamo alla stagione televisiva 1989/1990. Stagione che non si distinse per l’arrivo di show memorabili. Ma le novità, naturalmente, non mancarono… soprattutto nel week end.

Venerdì 29 settembre debutta, infatti, Finalmente Venerdì, uno straordinario varietà in 16 puntate diretto da Davide Rampello, scritto da Mario Amendola, Bruno Corbucci, Stefano Jurgens, Luca Goldoni e condotto da un eccezionale Johnny Dorelli con Heather Parisi (ballerina), Gloria Guida (cantante), Gioele Dix (comico) e Paola Quattrini con Corrado Pani. Bellissima l’apertura della della prima puntata in cui Dorelli presentava, cantando, lo staff del programma. Una presentazione che non potevo non mostrarvi nel video che segue…

Continua a scoprire la stagione televisiva 1989/1990 :





15
ottobre

LA GRANDE AVVENTURA (4^ PUNTATA) : STAGIONE 1985/1986 e LA SERATA SINGOLA PIU’ COSTOSA DELLA STORIA DELLA TV

Silvio Berlusconi (La Grande Avventura) @ Davide Maggio .it

Nella scorsa puntata de La Grande Avventura ci eravamo fermati alla stagione 85/86.

Una stagione ricca di cambiamenti.

Il primo è rappresentato dal quiz di Mike del giovedi sera che cambia radicalmente i propri “presupposti”.

Da quiz a gioco-spettacolo, il nuovo programma di Mike non vedeva più la presenza di concorrenti iper-preparati su uno specifico argomento (senza rinunciare all’ormai arcinota cabina finale) ma dava la possibilità a chiunque di poter partecipare e vincere e consentiva una più ampia partecipazione del pubblico a casa.

Fu così che si arrivò  Pentatlon, titolo che non solo ricordava il 5 di Canale5, ma identificava anche il numero delle prove presenti nel quiz.

La location fu quella dello studio 5 di Cologno Monzese che si presentava, per l’occasione, particolarmente avveniristico : decine di migliaia di led elettronici riuscivano a far cambiare colore allo studio per ognuna delle 5 prove dello show. 

La cosa singolare del nuovo quiz fu l’aver portato alla ribalta due nuovi giochi dai quali verranno tratti altrettanti spin-off negli anni seguenti. Vediamo, dunque, quali erano i 5 giochi in cui dovevano cimentarsi i 3 concorrenti :

  1. La prima prova era La Ruota della Fortuna che aveva lo stesso meccanismo del quiz che debutterà nel 1989 (troviamo un’anticipazione di quella che sarebbe poi diventata La Ruota della Fortuna anche in Ciao Gente, come ricorderete, ma in questo caso la ruota non c’era);
  2. L’inchiesta (gioco ripreso da SuperFlash) : i concorrenti, due alla volta in tutte le combinazioni possibili, dovevano sfidarsi per avvicinarsi il più possibile alle percentuali dei risultati dell’inchiesta. Al termine della seconda prova si formava una classifica tra i 3 concorrenti in gara. I primi due accedevano direttamente alla 4° prova mentre il terzo si scontrava col concorrente dello sponsor nella prova n. 3.
  3. Prontezza : a questa prova, realizzata con gli sponsor Bio Presto e Coccolino, prendevano parte come abbiamo detto il concorrente classificatosi 3° al termine della seconda prova e il concorrente dello sponsor. Andavano a creare l’accoppiata vincente proprio come i due sponsor. Da questa prova verrà successivamente tratto lo spin-off Tutti Per Uno a partire dal 7 ottobre 1993.
  4. Il Gioco dei Dadi : la prova era abbastanza semplice. Ogni concorrente che rispondeva correttamente alla domanda posta dopo il lancio dei dadi spegneva un numero di caselle pari al punteggio totalizzato con i dati nel tabellone alle spalle del conduttore. Vinceva chi spegneva più caselle;
  5. Il Raddoppio.

Un’altra novità di Pentatlon consisteva nella presenza, per la prima volta, di un cast all’interno di un quiz. Troviamo, infatti, il ventriloquo Josè Louis Moreno e il celeberrimo corvo Rockfeller scippati alla RAI.

Nel primo video di questo post, l’esibizione di Moreno nella prima puntata di Pentatlon.

Altra grande novità riguarda il venerdi sera. L’edizione del 1984 di Premiatissima fu sonoramente schiacciata dal primo Fantastico dell’era Baudo (Fantastico 5) che riusciva a totalizzare 18.000.000 di ascoltatori contro i 5 dello show Fininvest. La passione di Silvio Berlusconi per Premiatissima che rappresentava il Suo programma simbolo fa si che il programma continui ma sceglie di spostarlo dal sabato al venerdi.

Il programma si presenta con un cast tutto nuovo. Al timone ancora una volta Jhonny Dorelli che, però, in quest’edizione presenta da solo e viene affiancato da una showgirl diversa ogni settimana. Miss Fortuna è Sabrina Salerno che debutta in tv sedicenne. Nel cast figurano ancora l’imitatore Alfredo Papa come ospite fisso del programma (successivamente verrà assoldato al Raffaella Carrà Show), il gruppo comico La Tresca e i 4 gruppi in gara che interpretano le canzoni più popolari del passato nazionale ed internazionale.

I gruppi in gara sono :

  • I Robot : acronimo di Rossana Fratello, Bobby Solo e Little Tony che cantano insieme per la prima volta. In seguito condurranno insieme a Gino Rivieccio il quiz musicale mattutino di Canale5 “Cantando Cantando” nella stagione 87/88 e “Casa Mia” con l’aggiunta di Lino Toffolo;
  • I Passengers;
  • I Ricchi e Poveri : avevano partecipato alle precedenti edizioni di Premiatissima con l’eccezione di quella del 1984 ed erano considerati il portafortuna di Canale5;
  • Gruppo Italiano : per intenderci coloro che cantavano Tropicana.

Il programma vide anche la partecipazione straordinaria di Nino Manfredi che curava la rubrica Viva gli Sposi.

L’aver “giocato d’anticipo” si rivela una scelta azzeccata che riporta Premiatissima ai 10.000.000 di ascoltatori.

La vera novità arriva il sabato sera che era rimasto orfano di Premiatissima e doveva contrastare Fantastico 6.

Leggi tutte le altre novità della stagione 85/86 e scopri qual è stata la più costosa produzione mai realizzata per una singola serata :


1
ottobre

LA GRANDE AVVENTURA (3^ puntata): DALL’OSCURAMENTO del 1984 a BUONA DOMENICA (1985)

Silvio Berlusconi (La Grande Avventura) @ Davide Maggio .it

Nella scorsa puntata ci eravamo fermati al debutto di Risatissima e ad un provvedimento ad opera di alcuni pretori che oscurarono le tre reti del Biscione.

Martedi 16 ottobre 1984: è questa la data più spiacevole nella storia delle emittenti di cui ci stiamo occupando.

Sorrisi e Canzoni TV (1984) @ Davide Maggio .itI pretori di Roma, Torino e Pescara decidono di spegnere i ripetitori Fininvest che permettevano le interconnessioni del segnale e che consentivano di fatto l’emissione nazionale dei programmi (cfr. la prima puntata de La Grande Avventura). Canale5, Italia1 e Rete4 non potevano più trasmettere in Lazio, Piemonte, Abruzzo e Molise e al posto dei vari programmi compariva un cartello che informava della sospensione delle trasmissioni.

Le reazioni al provvedimento suscitarono la felicità di Viale Mazzini e probabilmente di qualche parte politica ma non trovarono l’approvazione dei telespettatori che diedero vita ad una vera e propria sollevazione popolare. I dati ISTEL (la società che si occupava della rilevazione degli ascolti tv prima dell’Auditel) stimavano in 35 milioni il numero di telespettatori che si sintonizzavano quotidianamente, per almeno due ore, sulle reti Fininvest.

Le persone che riescono a sbloccare la situazione sono due: un politico  ed un personaggio televisivo. Se tutti ricordano il politico, altrettanto non può dirsi del personaggio tv che contribuì al salvataggio delle reti del Biscione. Questo personaggio si è sempre speso per la causa di Silvio Berlusconi a garanzia del pluralismo televisivo pur non essendo stato successivamente in linea con il pensiero politico del suo “capo”. Il personaggio di cui parliamo risponde al nome di Maurizio Costanzo.

Fu proprio grazie a Costanzo che giovedi 18 ottobre 1984 Canale5 realizzò un grande evento televisivo che, seppur limitato alla sola diffusione locale (Roma) a causa dell’oscuramento, contribuì a spianare la strada per la “riaccensione”.

Parliamo della prima diretta di Canale5: BLACK OUT, programma condotto da Maurizio Costanzo e Corrado e trasmesso da un Teatro Giulio Cesare in Roma gremito da una folla che richiedeva a gran voce il ritorno in video dei propri beniamini.

Pensate che, durante l’oscuramento, ogni giorno una media di 4 milioni di telespettatori rimaneva sintonizzata sul Canale5, Italia1 e Rete4 in attesa della ripresa delle trasmissioni.

Nonostante la diffusione locale, DM è riuscito a trovare anche questo video. Ecco per Voi, i primi minuti dello Speciale BlackOut. Godeteveli.

Fu proprio al grido di “Aridatece i puffi” che due giorni dopo Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio, approntò in fretta e furia il “Decreto Salva Reti” che consentì alle emittenti Fininvest di tornare a “splendere” nell’etere. Era sabato 20 ottobre, appena in tempo per la prima di PREMIATISSIMA 84.