intrattenimento



30
agosto

Il ruolo chiave dell’intrattenimento nel nuovo scenario TV

x factor 2011

X Factor 2011

Quando nel 2011 Sky ha deciso di scendere in campo prepotentemente con l’intrattenimento puntando su X Factor stava accadendo qualcosa di nuovo, a tratti impensabile prima di allora. Non mancarono gli scettici e persino Piersilvio Berlusconi si sbilanciò parlando di raschiamento del fondo del barile. Eppure Zappia e Scrosati, all’epoca a capo della pay tv,  hanno avuto ragione. Quell’operazione ha permesso a Sky di fare un salto. Sì prima era la casa del calcio ma non era così nell’immaginario.

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25
giugno

Lux Vide produrrà anche varietà e quiz. Arriva Antonio Azzalini

Matilde e Luca Bernabei

espande il proprio perimetro d’azione: ora, non produrrà più solo fiction. La società guidata dalla famiglia Bernabei diversificherà il proprio business, puntando anche sul “light entertainment“. Realizzerà dunque format di intrattenimento e quiz, con l’obiettivo di rivolgersi ad un mercato ancora più ampio e già abitato da colossi che si muovono per l’appunto su più generi.


22
luglio

E poi non c’è Cattelan

E Poi C'è Cattelan

E Poi C'è Cattelan

E poi non c’è Cattelan. Il grande assente dell’intrattenimento targato Sky, nella stagione 2020/2021, è il talk show di Sky Uno. Ebbene sì, dopo averne glorificato a più riprese il successo on e “off screen” (mentre al contempo si iniziava a ridimensionarlo), la pay tv decide di farne a meno del tutto nella prossima annata. Con buona pace di Alessandro Cattelan, che non aveva mai nascosto la spasmodica predilezione per il programma. “Ogni tanto leggo di gente che si chiede quando farò il salto (…) Non capisco cos’altro dovrei ambire a fare”, dichiarava pochi mesi fa. E ora?





21
settembre

Intrattenimento Sky 2017/2018: i programmi in palinsesto su SkyUno, FoxLife e SkyArte

giuria masterchef

La nuova giuria di MasterChef

Sport e calcio, serie tv e film, ma anche intrattenimento. La stagione tv 2017/2018 degli show Sky è iniziata già con il secondo ciclo di Parla con Lei e l’undicesima edizione di X Factor, ma vediamo, nel dettaglio, cosa prevedono i palinsesti dei canali SkyUno, FoxLife e SkyArte nei prossimi mesi.


28
febbraio

Quell’affollato venerdì

standing ovation

Antonella Clerici, Gabbani e la scimmia

Friday Is the New Saturday, per dirla un po’ “all’americana”. Piazza piuttosto affollata quella del venerdì sera sul piccolo schermo che dopo Standing Ovation di Rai1 e i debutti di Italia’s Got Talent su Tv8 (e su Sky Uno) ed Eccezionale Veramente su La7, da venerdì 3 marzo si prepara alla partenza sul Nove di Fratelli di Crozza, il nuovo live show del comico ligure sul Nove.





24
febbraio

Novità e Ascolti TV: buona la prima, crolla la seconda. Standing Ovation rimarrà in piedi?

Antonella Clerici

C’erano una volta i grandi show televisivi. In questa stagione l’intrattenimento è apparso affannato, e, nonostante i remake o le novità del caso, non c’è format o “formula magica” che tenga. Accade così che, puntualmente, ogni nuovo programma assista ad un forte calo di ascolti tra la prima e la seconda puntata, fenomeno che interessa in maniera trasversale tutti i canali.

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27
luglio

CLASSICA: DA OTTOBRE SBARCA NELL’AREA 100. I CANALI OPTION IN ITALIA FATICANO

Classica

Classica

Da chi non si fa problemi a ripetere “il meglio deve ancora venire” ci si aspetterebbe una sorta di piccola rivoluzione. E la vetrina era effettivamente piuttosto ghiotta: i 10 anni di Sky in Italia potevano essere un’ottima occasione per rimescolare un po’ le carte in tavola. Nuovi canali e nuove strategie commerciali, ad esempio. E invece no, perché una delle poche novità annunciate in pompa magna nella lunghissima conferenza di autocelebrazione riguardava… Classica.

Lo storico canale di opera e lirica, nato nel lontano 1997 su Tele+, lascia infatti da ottobre l’offerta Option e sbarca tra i primi 100, ossia tra i canali del pacchetto base Sky Tv visibile a tutti gli abbonati, “acquisendo” l’alta definizione. Dopotutto questa “predilezione” dei vertici della pay tv che fa capo a Rupert Murdoch nei confronti dell’opera si era già avvertito in più di qualche occasione in passato, quando il canale è andato in simulcast con Sky Arte, alla stregua di un qualsiasi tappabuchi promozionale. A nulla sembrano inoltre serviti gli investimenti pubblicitari per “rilanciare” il canale, reso spesso visibile a tutti gli abbonati, senza dimenticare gli aiutini di Sky TG 24.

E’ chiaro che l’idea di acquistare canali a parte – al di fuori del normale abbonamento – qui in Italia – salvo qualche eccezione – non funziona e forse non ha mai funzionato – a differenza dei mercati esteri-, e il passaggio di Classica “in chiaro” è solo l’ennesima dimostrazione della mancata riuscita di una strategia portata avanti fin troppo a lungo. Magari la visibilità che acquisirà il canale potrà essere comunque d’aiuto per racimolare qualche spettatore in più, ma è pur sempre vero che il target a cui è indirizzato non sembra rientrare propriamente tra il pubblico tipico della piattaforma.

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30
novembre

RAI INTRATTENIMENTO SOPPRESSA

Giancarlo Leone (foto Panorama.it)

Giancarlo Leone (foto Panorama.it)

Con la nomina di Giancarlo Leone alla Direzione dell’ammiraglia Rai in sostituzione di Mauro Mazza, il Consiglio di Amministrazione dell’azienda ha contestualmente approvato, sotto proposta di Luigi Gubitosi, la soppressione della struttura Intrattenimento che dal 1 gennaio 2013 cesserà di esistere e tutte le relative attività e il personale confluiranno all’interno delle singole reti, tornando al modello strutturale che ha caratterizzato l’azienda fino allo scorso anno.

La chiusura prematura di Rai Intrattenimento, proposta da Lorenza Lei e approvata all’unanimità dal precedente CdA poco più di un anno fa, getta luci e ombre sull’azienda pubblica. Anche se in pochi ricorderanno, la nascita della struttura è ad opera di quello stesso Giancarlo Leone – all’epoca ViceDirettore Generale – che l’ha diretta. “Il varietà è in crisi e necessita di nuovi format e nuove idee. La separazione delle competenze – raccontava il neo Direttore di Rai1 nel 2007può aiutare. La struttura non ricalcherà però RaiFiction e quindi il controllo del budget sarà in mano alle reti che svolgeranno una funzione finanziaria e propulsiva”.

Ed infatti va sottolineato che Leone in questi mesi non sembrava affatto entusiasta della possibilità che gli si stava profilando (insofferenza rimarcata spesso anche su Twitter), cosciente probabilmente che, in caso di “promozione”, avrebbe perso il controllo di tre reti in favore della sola, prestigiosa senza dubbio, ammiraglia – su cui però di fatto aveva già pieno potere.


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