Comincia da Madrid il viaggio di Francesca Senette al timone della seconda stagione di Effetti Personali. La trasmissione, che racconta le angolature inaspettate delle metropoli, torna su La7d a partire da stasera alle 23.10. Per conoscere le novità delle prossime dieci puntate abbiamo intervistato la padrona di casa che non nasconde l’entusiasmo per l’aver trovato una dimensione televisiva in perfetta sintonia con il suo amore per i viaggi. Non solo, Francesca ci parla di una sua ambizione professionale legata ad un’altra passione: la moda. Provate a dare un’occhiata qui.
Sta per partire una nuova stagione di Effetti Personali. Cosa puoi dirci?
Innanzitutto sono molto contenta che ci sia una seconda edizione perché vuol dire che la prima è stata capita ed è piaciuta. Abbiamo aggiunto alcuni dettagli ma la squadra è sempre la stessa con il regista Patrizio Amabili – di cui amo molto la velocità e il ritmo nonché la capacità di alternare un montaggio veloce ad un altro “romantico” quando serve – , le due autrici e io che faccio anche un po’ d’autore. Siamo pochi ma affiatati. Una novità di quest’anno è una specie di gioco: abbiamo stampato per ogni città delle cartoline evocative in formato gigante e chiediamo ai nostri amici ospiti a chi ne manderebbero una. E’ divertente perché vedi alcuni “megalomani“ che scrivono la cartolina al Papa o a Berlusconi, altri che invece la mandano alla fidanzata con cui erano andati a fare il viaggio in quella città.
Si comincia con Madrid.
Sì e avremo come ospite Joacquin Cortes. Quest’anno ci saranno anche delle città italiane. A Palermo, in particolare, incontreremo una bravissima attrice teatrale italiana, Iaia Forte che con il suo carisma ci racconta il capoluogo siciliano, pur non essendo del posto. Iaia ci ha vissuto a lungo e con una sua tournèè ha ridato slancio ad un quartiere che non era tra i più in voga, per così dire. Di lei come di altri personaggi raccontiamo, attraverso le città, aspetti che non conosceremmo mai. Ad esempio io chiedo sempre di cosa non possono fare a meno durante un viaggio ma anche cosa acquistano in loco. E’ curioso sapere che c’è il collezionista di civette o di portaceneri degli alberghi.