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19
aprile

E’ il talent turco ‘Show Must Go On’ il vincitore del MipFormats Pitch

miptvformat

L'evento di premiazione (dal profilo Tw di Mip Markets)

Il nuovo che avanza ancora una volta viene dalla Turchia. E’ turco, infatti, il format vincitore del MipFormats Pitch, concorso dedicato ai format unscripted organizzato dal MipTV di Cannes in partnership con FOX Alternative Entertainment. Il programma si chiama Show Must Go On e vuole trasformare il talento in denaro con l’idea che tutte le persone di talento debbano essere ricompensate. I concorrenti hanno appena 30 secondi a disposizione prima che giuria e pubblico si esprimano sul prosieguo dell’esibizione, col premio che aumenta col passare del tempo.




14
ottobre

Format di intrattenimento più adattati (2020): domina Il Cantante Mascherato. Ci sono anche il GF, Passaparola e Temptation

Il Cantante Mascherato

Ci sono show ormai storici, come il Grande Fratello, e recentissime novità. Titoli popolari quali Temptation Island e programmi che in pochi anni hanno fatto il giro del mondo. Al Mipcom, evento rivolto all’industria televisiva, sono stati presentati i format di intrattenimento con il maggior numero di adattamenti nel 2020. A stilarne la classifica è stata Virginia Mouseler, esperta di format e Ceo della società di consulenza svizzera The Wit, specializzata in ricerche e informazioni sul mondo televisivo. Molti dei programmi segnalati sono noti anche al pubblico italiano.


17
ottobre

MIPCOM 2014: 10 FORMAT DA TENER D’OCCHIO, 8 FORMAT CHE FARANNO PARLARE. ENDEMOL CLONA I CANI, IN SPAGNA SI VENDE L’ANIMA (VIDEO)

Virginia Mouseler

E’ appena terminato il MipCom 2014 di Cannes. Come ogni anno, Virginia Mouseler - Ceo dell’osservatorio Tv The Wit – ha presentato i format internazionali più “chiacchierati”. Ne abbiamo selezionato alcuni dividendoli in base al potenziale e alla capacità di far parlare per alcune trovate “estreme”. Noterete come la tendenza di quest’anno sia il game, che si mixa anche con altri generi.

MipCom 2014: 10 Format da tener d’occhio

DATING SHOW

Love Prison (A+E Networks): coppie conosciute su internet si incontrano per la prima volta su un’isola deserta…

TALENT SHOW

Tumble (BBC Worldwide): sorta di Ballando con le stelle applicato alla ginnastica artistica. E’ già andato in onda quest’estate sulla BBC senza infiammare l’auditel.

GAME SHOW

Heaven Or Hell (Fremantlemedia): format tedesco che prevede uno studio diviso in due parti, Paradiso e Inferno. I concorrenti devono rispondere correttamente a 10 domande per evitare di trasferirsi all’Inferno dove si sottoporanno ad una prova divertente o disgustosa.

Trash or Treasure (Zodiak Rights): una coppia deve scoprire un oggetto, tra otto, che ha il valore di 100 mila dollari. Sul modello di Affari tuoi, la coppia deve eliminare gli oggetti – dal valore differente – uno per volta.

Don’t Ask Me Ask Britain (Sky Vision): squadre di concorrenti sono chiamate ad indovinare i pareri della nazione, espressi in diretta tramite un’app. Esempio: “chi è il miglior James Bond?”.





9
ottobre

MIPCOM 2013: ECCO I TREND DELLA TELEVISIONE MONDIALE. C’E’ ANCHE MISSION

mipcom 2013

Paolo Bonolis

C’è anche “il programma più recensito nella storia della televisione senza che sia stato ancora realizzato” (Leone dixit) tra i format presentati al MipCom 2013 di Cannes. Parliamo di Mission che cavalca appieno i trend della nuova televisione mondiale. Nella panoramica stilata, come ogni anno, dall’esperta Virginia Mouseler di The Wit tra le tendenze, infatti, spicca: “Come affrontare un ambiente completamente diverso da quello cui siamo abituati“.

MipCom 2013 – Le Tendenze della Tv mondiale

Alla stessa famiglia, del discusso programma di Rai1, appartengono “Utopia” (Talpa, Paesi Bassi, non ancora trasmesso), in cui 15 persone hanno un anno di tempo per costruire una nuova società con risorse limitate. Prevista un’eliminazione e una sostituzione al mese. In “The Village” (Dorimedia, Israele) cinque famiglie in 30 giorni devono costruire un villaggio in un’area disabitata. “The Kamaras Love You” (Eyeworks) racconta un “soggiorno” di tre settimane in una tribù africana, dove sei dei membri principali sono in realtà degli attori. Tra le tendenze, anche la tv sociale, rappresentata dall’inglese “Why Don’t You Speak English?“, in cui quattro immigrati si trasferiscono in altrettante famiglie inglesi per imparare la lingua e poter sopravvivere in Uk.

Si fa estremo, invece, il dating show con il danese “Married at First Sight“, in cui alcuni single accettano di sposare un perfetto sconosciuto selezionato da un team di esperti. Dalla Scandinavia (Novergia per la precisione) arriva pure “The Love Nest” che vede uno scapolo condividere una lussuosa villa con quattro ragazze. In “Manos Al Fuego” (Chilevision) delle coppie testano le loro relazioni sottoponendosi ad alcune tentazioni. Per quanto riguarda la cosiddetta “feel good tv”, si segnala “Buddy for Hire” di Talpa, che riprende le dinamiche di “Quasi amici”, avvicinando un giovane con poche aspirazioni a un disabile. The Wit ha segnalato poi, sul fronte quiz/game show, l’italiano “The Thing”, pilot di Banijay, nel quale i concorrenti devono individuare un oggetto misterioso.

MipCom 2013: Paolo Bonolis presenta Blue Box Entertainment


28
dicembre

CIAO DARWIN CON GLI OCCHI A MANDORLA. BONOLIS VENDE IL FORMAT ALLA CINA

Ni Hao Darwin

Ni hao Darwin, si chiamerà così la versione in salsa cinese del leggendario format Ciao Darwin, che pochi giorni or sono Paolo Bonolis e Stefano Magnaghi hanno venduto alla rete cinese Liaoning Tv, emittente tra le più viste nella Repubblica popolare con centinaia di milioni di telespettatori. La conduzione sarà affidata al popolarissimo Mister Guo, per il quale, considerata la forza del brand Bonolis nel successo italiano, non sarà di certo una passeggiata far penetrare capillarmente la trasmissione nelle case cinesi.

Come ogni osmosi di format che si rispetti la produzione asiatica darà il suo tocco adeguandolo agli usi e costumi locali. Molto meno trash, più sobrietà rispetto agli estremi delle nostre ultime edizioni. Impianto ludico invece pressoché inalterato, anche nello scontro finale dei cilindroni. Una traslazione più nello spirito che nella forma dunque. Nonostante questo pare che già la critica abbia tacciato il programma di spregiudicatezza rispetto ai parametri classici dell’intrattenimento cinese.

Il commento a caldo di Bonolis è ovviamente colmo di soddisfazione. E se durante la sesta e ultima edizione di Ciao Darwin Bonolis escludeva assolutamente ogni suo eventuale coinvolgimento futuro per una nuova serie di puntate, dopo questo scatto di orgoglio internazionale le parole sibilline del conduttore a Sorrisi (“Immagino che Mediaset me lo chiederà. D’altra parte un programma che raggiunge il 32%  di share alla sesta edizione”) non sembrano chiudere più così nettamente all‘ipotesi di un ennesimo ritorno. I record dell’ultima versione del resto invoglierebbero qualsivoglia personaggio a ritentare la scommessa.





21
ottobre

IL COLORE DEI SOLDI, E I TELESPETTATORI, RESPIRANO LA CRISI. E SE LA SOLUZIONE SI CHIAMASSE FAMILY FORTUNES?

IL COLORE DEI SOLDI FAMILY FORTUNES

Il colore dei Soldi ha chiuso i battenti, lasciando il posto ad una nuova edizione di Prendere o Lasciare, come da noi anticipato. A non abbandonarci, però, è la crisi economica. E anche sul nostro blog le difficoltà di chi ne risente sono palpabili.

Perchè mettiamo in relazione un gioco televisivo con la situazione economica in cui versa il nostro paese e gran parte del pianeta? E’ presto spiegato. Ogni giorno, uno dei post che avevamo dedicato al game-show  di Enrico Papi viene raggiunto da numerose richieste di aiuto di chi questa crisi è costretto a viverla e non si è rassegnato all’impossibilità di realizzare quei sogni che Il Colore dei Soldi aveva, nel suo piccolo e con i limiti del caso, promesso di realizzare. Arrivato dall’Inghilterra, il nuovo access della rete giovane Mediaset era, infatti, partito da due presupposti fondamentali. Il primo era quello di essere il gioco “più stressante della tv“; in secundis c’era poi l’appeal di quel montepremi destinato a realizzare un piccolo o grande progetto dichiarato da ogni concorrente prima di iniziare a giocare con gli slot colorati a cui dare il fatidico “stop“.

Fra le innumerevoli richieste di coloro che ci hanno scritto (o commentato), inconsapevoli della soppressione del programma di Papi, si possono leggere le storie più disparate. Nico e Sandro, ad esempio, sono disoccupati e hanno bisogno di una mano per poter andare avanti con la propria famiglia; Giorgio che non ha “mai avuto una bella vita“, vorrebbe semplicemente “dare due stanze al figlio a cui non ho mai potuto dare granchè“; Giulio ha 28 anni, si è laureato in Economia e Commercio, e sta facendo praticantato presso uno studio. Il suo sogno? “Non essere sfruttato in continuazione“; Nilanthi è arrivato in Italia dallo Sri Lanka, e vorrebbe semplicemente dare un futuro migliore a suo figlio; Gabriella ha “lo sfratto esecutivo e due bimbe“; Lucia lavora in macelleria, ha un fidanzato che è rimasto senza lavoro e sogna di potersi sposare. E potremmo andare avanti ancora per molto.

E allora, volendo continuare a ragionare parallelamente sui binari della crisi economica e quella del Colore dei Soldi, non si può fare a meno di chiedersi se nel nostro paese manchi proprio un gioco che ne sia lo specchio e che aiuti a sperare in un futuro più roseo. A quanto pare gli slot multicolore di Enrico Papi, con tanto di Raffaella Fico sculettante, non ci sono riusciti. Scarso appeal del meccanismo del format? Probabile, ma a nostro avviso c’è dell’altro. E per spiegarlo partiremo proprio dal paese dal quale il format “The Colour of Money” è arrivato.


22
agosto

COSTANTINO VITAGLIANO PROPONE UN FORMAT SU… COSTANTINO VITAGLIANO

Costantino Vitagliano

Dopo aver letto l’intervista rilasciata sull’ultimo numero di “Chi”, potrebbe essere un’idea scrivere una commedia o un programma dal titolo “The importance of being Costantino“. Non che la vita del trentacinquenne Vitagliano abbia assonanze con l’ “Earnest” di Oscar Wilde, ma era talmente tanto tempo che non si leggeva un’intervista così autocelebrativa, che al confronto Paris Hilton e Valeria Marini (artefice tra l’altro del programma satellitare “Essere Valeria” premiato con un TeleRatto .. appunto), sono due persone schive e moderate.

Il leit motiv incalzante del servizio è “Io, Costantino Vitagliano, non sbaglio un colpo” (quì la sua intervista per davidemaggio.it). Salito agli albori della cronaca e del jet set con l’edizione 2003 diUomini e Donne“, Costa è stato il primo vero “tronista”: quello che si fa corteggiare fino all’ultimo minuto prima di scegliere la predestinata Alessandra Pierelli; quello che per primo disse “ti amo” alla Pierelli, “sono geloso” alla Pierelli, “ti odio” alla Pierelli, sempre a favor di telecamera.

Immediatamente reclutato dall’ (ex) super-agente Lele Mora, Costa ha effettivamente vissuto qualche anno di autentico “splendore”, non tanto da un punto di vista dei contenuti di cui si faceva portatore (“la doppia P“, palestra e playstation), quanto da un punto di vista economico e mediatico: serate in discoteca gremite e pagatissime (a quanto pare anche 15.000 € a ospitata), decine di campagne pubblicitarie (ancora oggi è testimonial di 5 sponsor) e poi tanto, tanto, tanto, gossip. Ma veniamo all’intervista.


29
aprile

PIPPO BAUDO A DM TV: “BISOGNA ANDARE CONTRO LO SPETTATORE”

Pippo BaudoQuest’oggi il nostro Carmelo Aurite ha incontrato, nella terra che gli ha dato i Natali, Pippo Baudo. Interessanti le dichiarazioni che il Pippo Nazionale ha rilasciato ai microfoni di DM TV. Vi proponiamo uno stralcio prima di lasciarvi alla video intervista.

Si tende alla ripetizione degli stili. Ormai i programmi si assomigliano tutti. La gente ha una saturazione di offerta ma non ha una varietà di offerta.

Non bisognerebbe mai seguire i gusti dello spettatore. Quando insegui il gusto dello spettatore fai un brutto programma perchè il telespettatore accetta una cosa che non gli dà fatica per vederla. Più cose di dubbio gusti ci metti, più il pubblico si siede e sprofonda insieme ad essi. Bisogna andare contro il telespettatore per dire “guarda io ti presento una cosa che è intelligente. Se non la capisci non sei intelligente”. Bastrebbe fare questo perchè la gente dica “non voglio fare la parte del coglione, capirò”.

Bisogna inventare i programmi e non copiarli dall’estero. Noi abbiamo fatto una televisione originalissima, i nostri padri fondatori della televisione  fecero programmi che erano tutti italiani. Abbiamo fatto il varietà televisivo italiano e venivano gli stranieri e dicevano “ma voi siete pazzi, noi queste cose non le facciamo”. Poi ci siamo fatti colonizzare. Abbiamo preso tutti questi format i quali hanno corrotto la fantasia creativa degli autori italiani.

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