Fabrizio Corona Nudo



1
febbraio

FABRIZIO CORONA E’ NUDO. ANCORA!

Fabrizio Corona

Se lui è stato condannato a 7 anni, 10 mesi e 17 giorni di reclusione, per i motivi che sappiamo, noi lo siamo stati a un tempo indefinito durante il quale saremo costretti a sentirne parlare, per di più con i toni da psicodramma. E senza nemmeno delle  motivazioni plausibili. Che commuoversi a ogni santa puntata di C’è posta per te o aver fatto vincere il Festival di Sanremo a Valerio Scanu sono, sì, colpe gravi, ma non poi così tanto.

Stiamo parlando, indovinate di chi? Ancora lui, Fabrizio Corona, che in attesa di trovare il modo di andare in onda in eurovisione in diretta dal carcere, perché ormai ha la sua nicchia di mercato anche in Portogallo, ha pianificato servizi fotografici e dichiarazioni shock per i prossimi 7 anni, 10 mesi e 17 giorni. I giornalisti troveranno buste sigillate da aprire nelle date stabilite. Se le aprono prima? Fossimo in loro, prima di compiere qualche gesto impulsivo, penseremmo a Trezeguet & co.

Al settimanale “Fama” è toccata l’intervista all’amico paparazzo Maurizio Sorge che era con Fabrizio Corona “nell’ultimo volo da uomo libero” diretto a scontare “ la condanna più grande: essere prigioniero di se stesso in un mondo non più illuminato dalle luci della ribalta ma dal neon di un carcere“. E un “domani è un altro giorno” ce lo vogliamo aggiungere, così tanto per mantenere alto il livello di poesia?




21
gennaio

LO STRANO CASO DEL VIDEO HARD DI BELEN E CORONA

Belen Rodriguez e Stefano de Martino (da facebook)

La gravidanza di Belen dura ormai da 7 mesi. La durata percepita dall’italiano medio si avvicina però ai 145, di mesi. A parto avvenuto ogni donna avrà la pancia un po’ più piatta. Anche se, a un certo punto, dopo le foto della pancia di Belen immortalata da tutte le angolazioni e con tutti gli obiettivi presenti sul mercato, consapevoli che un’ulteriore immagine della suddetta rotondità avrebbe tirato più o meno come la notizia che Francesco Facchinetti si è fatto un altro tatuaggio, i giornali hanno lasciato che la coppia Rodriguez-De Martino partisse felice per trascorrere serene festività natalizie in Argentina.

Ingenui. Perché proprio quando pensavano di poterne fare a meno, è iniziata la crisi di astinenza. E in attesa che qualche paparazzo volasse in Sudamerica per fornire la dose quotidiana di belenismo, un colpo di fortuna. Nottetempo, in una fredda sera di dicembre, casa di Belen viene svaligiata. Ora, secondo voi, quale è il tam tam partito sul web relativamente al furto? Vi diamo tre possibilità: 1. è stata rubata la prima morfologica della creatura  2. è stata rubata la bambolina wodoo con la faccia di Emma Marrone mentre augura felicità alla coppia 3. è stato rubato il video hard di Belen e Corona. E la risposta esatta è…

Sarà vero o no? Beh, la possibilità che due che sono stati insieme per anni si siano filmati ci può stare  - come d’altronde Corona in tempi non sospetti ha ammesso -, oltretutto dopo essere apparsi nudi in atteggiamenti poco equivoci su vari settimanali una idea della loro intimità ce la siamo già fatta indipendentemente dall’esistenza di questo ipotetico video. Il punto è un altro e cioè … chi è che avrebbe spifferato la notizia? Forse Belen? Ve la immaginate, appena saputo del furto, mano in fronte, che esclama “oh mierda, sul computer che hanno rubato c’era il video mio e di Fabrizio”, non accorgendosi del microfono direzionale appena piazzato da un paparazzo. O forse i ladri? (“Abbiamo in ostaggio il video hard di Corona e Belen. Lo libereremo solo dopo il pagamento del riscatto”).


27
settembre

LELE MORA: IO E CORONA ERAVAMO AMANTI

Corona

Alzi la mano chi, questa mattina, avrebbe fatto volentieri a meno di immaginare Lele Mora e Fabrizio Corona impegnati a scambiarsi effusioni di varia natura. La prova della relazione fra i due è contenuta nei verbali di un interrogatorio risalente al 13 ottobre 2009, in piena tempesta Vallettopoli, ed è stata diffusa soltanto oggi. L’agente dei vip, messo alla sbarra all’epoca dai pm Eugenio Fusco e Massimilano Carducci, ha confessato di aver avuto una relazione con Fabrizio Corona e di aver speso per lui cifre da capogiro.

E non è finita qui. Un Lele Mora nelle vesti di generoso principe azzurro attento alle esigenze della sua bella (tatuata) ha anche ammesso di essere stato la ragione dei primi litigi fra Corona e Nina Moric. Altro che Belen Rodriguez, insomma, il terzo incomodo fra i due aveva tutt’altre fattezze.

“Nel 2005 sono iniziati i grandi litigi tra Corona e la Moric, avendo lei scoperto l’esistenza della relazione del marito con me. Cosa che io avevo sempre negato e che poi è emersa durante l’indagine Vallettopoili. In quel periodo capitava spesso che Corona venisse buttato fuori di casa e mi chiedeva ospitalità. Io gli avevo consigliato, vista la situazione, di prendersi una casa per proprio conto. Gli avevo anche detto che l’avrei certamente aiutato sul piano economico. Come in effetti è stato. In quel periodo un mio conoscente mi aveva mostrato un appartamento in via De Cristoforis chiedendomi se potevo essere interessato. Io ho pensato subito di farlo vedere a Corona al quale avevo anche consigliato di prenderlo pure in affitto”,
ha dichiarato Mora.






5
settembre

LA TV SECONDO VIDEOCRACY: FABRIZIO CORONA NUDO E LA SUONERIA FASCISTA DI LELE MORA

Fabrizio Corona nudo (Videocrazy)

Il giudizio sulla tv italiana si fa sempre più impietoso e dire che i nostri palinsesti sono pieni di robaccia è diventata la moda intellettuale più chic. Proprio su questa scia di riserve sulla qualità della programmazione made in Italy si innesta il documentario che tanto ha fatto discutere già prima dell’arrivo nelle sale, datato 4 settembre. Parliamo naturalmente di Videocracy, accolto con grande entusiasmo alla Mostra del Cinema di Venezia.

In attesa di conoscere la reazione del pubblico italiano al film, anche se è prevedibile un successo solo presso alcune nicchie che fanno dello snobismo verso la tv il loro manifesto ormai da tempo, possiamo sicuramente notare come già a partire dal trailer, ci sia un montaggio a tesi volutamente eccessivo, a tratti pretestuoso, che usa sapientemente gli scandali mediatici degli ultimi mesi come presunto collante culturale capace di giustificare, a parere del regista Gandini, il degrado dell’italico sistema audiovisivo.


Ora, premesso che è giusto e legittimo avanzare delle richieste mirate a dare più spazio all’arte, alla letteratura, al cinema d’autore, e considerato che non solo il regista svedese ha espresso perplessità sulla gestione del nostro sistema televisivo, il problema di Videocracy è la forzatura dei teoremi e l’ipocrisia della ricostruzione. Andiamo a vedere quali sono gli assiomi più estremi.