Se lui è stato condannato a 7 anni, 10 mesi e 17 giorni di reclusione, per i motivi che sappiamo, noi lo siamo stati a un tempo indefinito durante il quale saremo costretti a sentirne parlare, per di più con i toni da psicodramma. E senza nemmeno delle motivazioni plausibili. Che commuoversi a ogni santa puntata di C’è posta per te o aver fatto vincere il Festival di Sanremo a Valerio Scanu sono, sì, colpe gravi, ma non poi così tanto.
Stiamo parlando, indovinate di chi? Ancora lui, Fabrizio Corona, che in attesa di trovare il modo di andare in onda in eurovisione in diretta dal carcere, perché ormai ha la sua nicchia di mercato anche in Portogallo, ha pianificato servizi fotografici e dichiarazioni shock per i prossimi 7 anni, 10 mesi e 17 giorni. I giornalisti troveranno buste sigillate da aprire nelle date stabilite. Se le aprono prima? Fossimo in loro, prima di compiere qualche gesto impulsivo, penseremmo a Trezeguet & co.
Al settimanale “Fama” è toccata l’intervista all’amico paparazzo Maurizio Sorge che era con Fabrizio Corona “nell’ultimo volo da uomo libero” diretto a scontare “ la condanna più grande: essere prigioniero di se stesso in un mondo non più illuminato dalle luci della ribalta ma dal neon di un carcere“. E un “domani è un altro giorno” ce lo vogliamo aggiungere, così tanto per mantenere alto il livello di poesia?