Evasione Fiscale



3
ottobre

Netflix sotto indagine per omessa dichiarazione dei redditi

Netflix

Guai per . La Procura di Milano avrebbe aperto una inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi nei confronti della piattaforma di contenuti in streaming. Secondo quanto riporta Il Corriere, che ne dà notizia, l’indagine – coordinata dal pm Gaetano Ruta – è stata affidata ai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza. Nel mirino delle autorità, il fatto che Netflix non avrebbe versato un euro di tasse per il proprio business in Italia.




31
marzo

CANONE RAI, ESENZIONI: ECCO CHI NON PAGA E COME. GLI EVASORI RISCHIANO IL CARCERE

Rai

D’ora in poi, chi evade in canone Rai rischia grosso: da 8 mesi a 4 anni di carcere. Dura lex sed lex. E’ questa la pena prevista dalla Legge di Stabilità (che cita il dpr 445 del 2000 e l’articolo 482 del codice penale) per chi dichiara il falso pur di non pagare la gabella più odiata, che nel 2016 avrà un importo di 100 euro a fronte dei 113,5 dell’anno precedente. Prima di incappare in sanzioni ed imprevisti, vediamo chi realmente può considerarsi esente dal pagamento del canone e con quali modalità.


16
ottobre

EVASIONE FISCALE, EZIO GREGGIO PATTEGGIA: 6 MESI CONVERTITI IN 45MILA EURO DI MULTA

Ezio Greggio

Il “signor Ezio” ha patteggiato: sei mesi di reclusione convertiti in una pena pecuniaria di 45mila euro di multa. Davanti al gip di Monza, lo storico conduttore di Striscia la Notizia ha così risolto una vertenza con il fisco italiano per una vicenda di imposte non versate dalla società irlandese che gestiva i suoi diritti. Ezio Greggio – lo ricordiamo – era a processo per le tasse evase sugli oltre 23 milioni di euro incassati da Mediaset dal 2009 al 2013. Il contenzioso con l’Agenzia delle entrate si era chiuso l’anno scorso con un accordo da 20 milioni.

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2
agosto

RAI: PER CATRICALA’ IL CANONE RESTA, MAGARI SI TRASFORMA, E LA CONCESSIONE NON E’ A RISCHIO

Il cavallo della sede Rai di Viale Mazzini

Il cavallo della sede Rai di Viale Mazzini

E’ un po’ come in Lascia o Raddoppia. Solo che non si lascia mai e, se non si raddoppia, si aumenta un po’ per volta. Parliamo del canone Rai, tassa che in Italia tutti coloro che posseggono un apparecchio televisivo devono versare allo Stato entro la fine di ogni anno solare. Eppure in molti non lo fanno perché non credono la Rai lo meriti, perché i programmi sono comunque interrotti da spot pubblicitari, o perché di fatto non esistono sanzioni per chi si esime.

L’azienda pubblica deve dunque correre ai ripari per sanare questa forma di evasione che, come leggiamo su Il Sole 24 ore, secondo il viceministro dello sviluppo economico Antonio Catricalà, “ha raggiunto livelli insopportabili”. E l’argomento è stato affrontato ieri in un’audizione difronte alla commissione di Vigilanza, durante la quale lo stesso Catricalà avrebbe ipotizzato l’eliminazione del canone a favore di un’imposta generale sui media come accaduto in Francia.

Il che, paradossalmente, avrebbe dato un minimo di senso al discorso Rai. Che, allo stato attuale delle cose, pretende il pagamento in presenza di un televisore ma di fatto trasmette anche in diretta web gran parte dei suoi canali e, dunque, visibili attraverso pc o smartphone senza alcuna necessità di antenna e apparecchio televisivo. Ma, davanti ad un cambiamento così epocale, il passo indietro è d’obbligo e difatti il viceministro ha chiarito la propria posizione riformulandola, come riporta Libero.

“Non è vero che io abbia dichiarato una preferenza verso alcune delle forme di pagamento del servizio pubblico radiotelevisivo tra quelle vigenti in Europa. [...] In Italia esiste il canone e non sono in vista sistemi di finanziamento diversi, dobbiamo fare in modo che tutti lo paghino per rendere la Rai migliore.”


20
luglio

RAI, CONCESSIONE DEL CANONE A RISCHIO

RAI

Guai a considerare il passivo in bilancio della Rai come conseguenza di investimenti sbagliati, cachet milionari e sprechi di varia natura. Se i conti della tv di Stato sono in rosso è per (de)merito di tutti quegli spettatori che non hanno pagato il canone. Questo, almeno, è il monito – riportato da una nota ASCA – di Antonio Verro, consigliere Rai:

“La Rai non ha come primo obiettivo produrre utili, ma offrire in maniera efficiente un servizio pubblico di qualità e accessibile a tutti. E’ evidente che ci sono margini di miglioramento per la nostra televisione pubblica sotto il profilo economico, ma è altrettanto vero che, se non ci fosse un tasso di evasione del canone tanto elevato, saremmo in attivo.

Un pensiero che, in termini prettamente matematici, forse non fa una piega. Eppure, proprio su quella capacità come obiettivo primario di offrire servizio pubblico, alcuni iniziano a dubitare. Al punto da mettere a rischio la concessione del canone; in poche parole, la Rai non sarà automaticamente la prossima concessionaria dell’abbonamento tv. Ad annunciarlo, a sorpresa, è il viceministro dello sviluppo economico Antonio Catricalà, che – come riporta Libero – invita il Parlamento ad una decisione, “anche con una norma di due righe di semplice proroga, ma dovrà comunque farlo”. L’intenzione, chiarisce, è di spronare la Rai, a partire da un mea culpa sull’evasione del canone:





9
giugno

DM LIVE24: 9 GIUGNO 2012. LA MAIONCHI A CASTROCARO, NINA EVADE?, SOTTILETTA IN DISGRAZIA, G’DAY TORNA A SETTEMBRE

Diario della Televisione Italiana del 9 giugno 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Mara Maionchi al Festival di Castrocaro

tinina ha scritto alle 10:15

Mara Maionchi sarà la presidente di giuria della finale del Festival di Castrocaro in programma il 13 luglio in Piazza d’Armi a Terra del Sole. La serata sarà trasmessa in diretta su Raiuno. (Fonte Mondoreality)

  • Nina evade?

tinina ha scritto alle 10:22

Troppe auto di lusso, ristoranti di prim’ordine, case in centro. Insomma, una vita da copertina che non è di certo passata inosservata. Le spese dell’ex consorte del paparazzo Fabrizio Corona, la modella croata Nina Moric, avevano un prezzo. E per l’Agenzia delle Entrate, quel prezzo era incompatibile con quanto, per almeno quattro anni e a iniziare dalla dichiarazione dei redditi del 2004, l’appariscente showgirl ha presentato al Fisco. Il conto, salato, ammonta a oltre 800mila euro di tasse evase. Un calcolo deduttivo, che gli 007 del Ministero dell’Economia hanno presentato nei mesi scorsi all’ex signora Corona con quattro diverse cartelle esattoriali. Il calcolo si è basato semplicemente sul tenore di vita della coppia. (Fonte La Repubblica.it)

  • Sottiletta di Happy Days in disgrazia

Critico Tritatutto ha scritto alle 16:10

“Dai fasti di “Happy Days” alla miseria di una roulotte. Erin Moran, che nella famosa srie tv vestiva i panni della “Sottiletta” Joanie Cunningham è caduta in disgrazia. L’attrice 51enne è in bancarotta per inadempienze e sfrattata dalla sua casa californiana vive in un camping nell’Indiana. L’unica speranza di Erin adesso è quella di vincere la causa intentata contro la Cbs per mancate royalties e arretrati. Il declino è cominciato proprio dopo “Happy Days” (dal 1974 al 1984 è stata una delle protagoniste). Da allora, infatti, la Moran ha prestato il volto solo a personaggi minori (anche in serie come “Love Boat” e “La Signora in Giallo”) e recentemente è stata anche protagonista di un reality, “Celebrity Fit Club”, in cui era “costretta” a simulare un orgasmo. Ora la sorella di Rickie e figlia dei Cunningham vive in povertà New Salisbury. Ma come sottolineano i tabloid, l’attrice potrebbe risollevarsi grazie a una vecchia causa, intentata con altre co-star contro il canale che ha trasmesso la serie cult che le dovrebbe circa 500 mila dollari.” (fonte Tgcom24)

  • G’Day torna a settembre

Principessa_Vespa ha scritto alle 19:58


28
aprile

FABRIZIO CORONA CONDANNATO A QUATTRO ANNI DI RECLUSIONE.

Fabrizio Corona

Stavolta sono quattro. Quattro anni di reclusione. Oggi la fedina penale di Fabrizio Corona torna a macchiarsi: il gup di Milano ha accolto la richiesta di condanna formulata dai pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci in merito ad un’inchiesta nata da un filone dell’indagine ‘Vallettopoli’. Le accuse, confermate dai giudici, sono quelle di reati fiscali e di bancarotta fraudolenta per il fallimento della sua agenzia Corona’s. Nella giornata odierna il Tribunale di Milano ha certificato la propria incompetenza territoriale sugli atti del procedimento a carico di Lele Mora.  I documenti verranno perciò presi in consegna dalla Procura di Bergamo.

La condanna inflitta oggi a Corona si aggiunge ad una discreta collezione che ormai il ‘re dei paparazzi’ può vantare. Per i fotoricatti ai vip, lo scapestrato Fabrizio aveva ricevuto 1 anno e 5 mesi in appello, poi 3 anni e 4 mesi per un’estorsione nei confronti di David Trezeguet, e ancora 1 anno e 8 mesi per corruzione di una guardia carceraria e altri patteggiamenti. Nel frattempo, però, il ragazzo ha continuato a frequentare lo showbiz in tutta serenità e di recente ha pure acquistato credito giornalistico presso Videonews, che lo ha arruolato come inviato speciale. Nei prossimi giorni vedremo Corona  in tv come come corrispondente di Domenica Cinque al matrimonio di William e Kate. Galeotta l’occasione, galeotto l’inviato.

La giornata giudiziaria di Lele Mora, stavolta chiamato in Tribunale per reati fiscali, si è conclusa con il trasferimento del suo processo alla Procura di Bergamo, cui spetta la competenza sulle eventuali irregolarità commesse dalla sua società. A suo carico c’è l’accusa di aver evaso, tra il 2005 e il 2007, circa 4 milioni di euro con la LM Management. Secondo gli inquirenti il talent scout, il paparazzo e altre persone avrebbero evaso circa 17 milioni di euro. Mora, intanto, è anche coinvolto assieme a Nicole Minetti ed Emilio Fede nell’inchiesta milanese sul caso Ruby con le accuse di induzione e favoreggiamento della prostituzione.


2
giugno

BALLARO’, BERLUSCONI TELEFONA A SORPRESA E SBOTTA: SONDAGGI FASULLI, BASTA MENZOGNE SULLA TV DI STATO. POI RIATTACCA (VIDEO)

Una telefonata allunga il litigio, soprattutto a Ballarò. Se poi dall’altra parte della cornetta c’è Silvio, puoi aspettarti l’imprevisto, il coup de théâtre, la sparata che lascia tutti a bocca aperta. Ieri sera nel talk poltico condotto da Giovanni Floris su Raitre si parlava di manovra economica e tasse, un argomento delicato ma anche bello pesantuccio. Tra cifre, cavilli e previsioni più o meno lugubri per il futuro, milioni di italiani stavano già cadendo in catalessi, senza prima aver toccato ferro. Si sa mai. Ad un tratto, a scuotere tutti, una telefonata a sorpresa, una voce inconfondibile, quella di Silvio Berlusconi. Il Presidente del Consiglio è intervenuto dopo che il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini aveva criticato la politica del governo sull’evasione fiscale, affermando che lo stesso Berlusconi, ai tempi di Prodi, disse: “evadere in Italia è inevitabile”.  

Alza la cornetta, Silvio non aspetta. Il premier, intervenendo in diretta a Ballarò, è subito partito a testa bassa contro  Giannini:”Vorrei dire che il giornalista di Repubblica ha mentito spudoratamente: da parte mia non c’è mai stato un sostegno all’evasione fiscale. Sono il primo contribuente d’Italia” ha affermato. Poi la ‘guerra’ delle cifre. Berlusconi infatti ha anche confutato i sondaggi di Ballarò:”Sono fasulli, ho in mano un sondaggio di Euromedia che dice che il mio gradimento è al 62% e quello del governo è vicino al 50%. Tanto vi dovevo perché non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne”. Silvio, come un fiume in piena, mitraglia critiche tutto d’un fiato ma poi fa un erroraccio. Terminato il suo intervento, riattacca il telefono in tutta fretta, senza nemmeno aspettare le eventuali repliche da studio.

Il ‘maestrino’ Giovanni Floris, impettito ma per nulla imbarazzato, ha subito stigmatizzato l’atteggiamento del premier, rimproverandolo al volo con una bella bacchettata: “Ciò che veramente è inaccettabile in una televisione di Stato è che si inizi un dialogo ma poi si insulti e si butti giù il telefono prima che arrivi la risposta” ha detto risentito, ricevendo l’applauso del pubblico. Un minuto e venti secondi, tanto è durata la telefonata di Berlusconi, che hanno ridestato i telespettatori e acceso nuovamente il dibattito a Ballarò. Col solo rammarico che lo show di Silviuccio fosse finito così presto.