Diario di un bebè



18
marzo

FRANCESCA SENETTE A DM: ANNAMARIA TARANTOLA HA RISPOSTO ALLA MIA LETTERA. CAIRO? LA PERSONA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO

Francesco Senette

E’ raggiante Francesca Senette. La bionda giornalista si prepara con entusiasmo alla nascita del suo secondogenito Tommaso, prevista per quest’estate. Un lieto evento che, nel rispetto della privacy del nascituro, ha deciso di condividere con gli spettatori. Dallo scorso 5 marzo, Francesca è protagonista sul canale satellitare Easy Baby di Diario di un bebè – #Mytummyway. Non solo, ogni lunedì in seconda serata su La7d, continua l’avventura al timone della terza edizione di Effetti Personali. Proprio il magazine di viaggi dà il la alla nostra chiacchierata.

Se tu fossi ospite di Effetti Personali, quale città racconteresti?

Direi Copenaghen. Il modo in cui Stefano Bollani me l’ha raccontata mi ha fatto venire una voglia pazzesca di partire. Mi immagino questa città dal clima freddo ma estremamente viva e moderna. Con Effetti Personali ho capito che l’entusiasmo e la passione di chi ti racconta un viaggio è la migliore guida per quella città. Ad esempio Liverpool, che non penso sia tra le cinque città più belle del mondo, raccontata da Paola Maugeri assume un altro senso perché hai la percezione che sia un posto in grado di trasmettere qualcosa.

Sei stata in qualche posto che avete consigliato durante la trasmissione?

Sono tornata a Londra e Parigi e l’ho fatto come immagino come possa fare un telespettatore comune. Sono andata su internet e mi sono scaricata la scheda con i consigli su dove mangiare, alloggiare e cosa visitare. E’ facile suggerire posti che appartengono al classico tour di una città, la nostra forza è avere degli insider che ci indicano delle mete particolari. Noi ci rivolgiamo a dei viaggiatori più che a dei turisti, questa è la chiave del programma.

Complici le compagnie aeree low cost, oggi si viaggia molto di più rispetto a un tempo…

Negli ultimi anni è cambiato l’approccio ai viaggi. Tanto più la crisi ci porterebbe a viaggiare di meno, tanto più una certa tipologia di viaggiatori riesce a scoprire alberghetti e ristoranti di qualità a prezzi contenuti. C’è uno spirito più avventuroso che poi è quello che ti consente di conoscere realmente una città. Soggiornando in un albergo cinque stelle lusso e pranzando nel ristorante Michelin non so quanto riesci a capirla. Ad esempio se vai a Milano non c’è nulla di male se visiti il quadrilatero della moda, girando magari con un auto a noleggio ma non può dire di aver visto realmente la città. Vedi Milano se prendi il tram, la metropolitana, se vai ai Navigli o al nuovo quartiere.

Quest’anno avete anche dedicato una puntata a Milano…

Sì, grazie a Francesco Mandelli abbiamo dato una visione alternativa della città. Mio marito che vede con me la trasmissione, ed è lo spirito critico della famiglia, è un po’ il mio grillo parlante, è rimasto colpito perchè, malgrado sia milanese, ha visto la città in un’ottica differente.

Come giudichi la Milano di Pisapia?