Antonio Manzini
Dal successo in libreria alla tv. Seguendo le orme del Commissario Montalbano, anche Rocco Schiavone, il vicequestore romano creato da Antonio Manzini, avrà presto la sua vetrina televisiva. Cross Productions, casa di produzione di serie di successo come Una Grande Famiglia, sta lavorando, infatti, alla realizzazione di una serie con protagonista questo investigatore sui generis, che fa uso di marijuana, e maltratta i suoi sottoposti.
Romano fin nel midollo, Schiavone si ritrova a dover svolgere il suo lavoro ad Aosta, città nella quale è stato trasferito per motivi disciplinari (ha malmenato il figlio tossicodipendente di un potente politico). Una punizione non da poco per il Vicequestore – che tutti si ostinano a chiamare Commissario, contribuendo ad alterare il suo carattere burbero e manesco – che ha sempre detestato il freddo e la neve. Classe 1966, saccente, sarcastico, maleducato, cinico con tutto e con chiunque, ha però un grande fiuto per le indagini che, unito ad un senso etico che raramente coincide con quello che un poliziotto dovrebbe avere, e ad azioni ai margini della legalità, lo portano sempre a trovare il colpevole.
Un personaggio dunque fuori dagli schemi, rispetto agli investigatori e poliziotti a cui la tv ci ha spesso abituati, che potrebbe conquistare il pubblico, esattamente come avvenuto con i romanzi editi da Sellerio, che oltre ad aver avuto successo nel nostro Paese, sono stati tradotti in Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti e Grecia.