Il bilancio Rai del 2020 – l’annus horribilis dell’emergenza Covid – si è chiuso in sostanziale pareggio. Ma con una posizione finanziaria netta negativa per oltre mezzo miliardo di euro (-523,4 milioni), in peggioramento rispetto all’esercizio precedente ma – assicura l’azienda – comunque su livelli di sostenibilità. Bene ma non benissimo, insomma. Il consuntivo è stato approvato ieri dal CdA di Viale Mazzini, dopo ore di tensione che avrebbero visto contrapporsi in particolare il Presidente Marcello Foa e l’AD Fabrizio Salini.
CdA Rai
Cda Rai, il 31 marzo parte la procedura di rinnovo. Ecco i nomi in lizza
Cambio della guardia a Viale Mazzini. La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica hanno dato il via libera al rinnovo dei vertici Rai, circostanza che risentirà dei nuovi equilibri politici creatisi con il governo Draghi. In base alle prescrizioni di legge, la procedura verrà avviata tra una settimana, il 31 marzo. Da quella data potranno essere presentate le candidature per il CdA Rai.
CdA Rai, approvato il Budget 2021. Salini: «Rilevanti interventi di razionalizzazione»
Bisogna razionalizzare i costi. Lo ha esplicitato ieri l’AD Rai Fabrizio Salini illustrando il Budget 2021 del Gruppo, esaminato e approvato dal CdA di Viale Mazzini presieduto da Marcello Foa. L’ok dell’assemblea è arrivato a maggioranza, con due voti contrari da parte dei consiglieri Riccardo Laganà e Rita Borioni.
Rai, il ministro Gualtieri concede il tesoretto a Salini. Poi lo silura: «Nuovi vertici per voltare pagina»
Bastone e carota. O il contrario, se preferite. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intanto, li ha usati entrambi. Nel corso dell’audizione tenuta oggi in Vigilanza, l’esponente di governo ha infatti confermato l’inserimento nella Legge di Bilancio di una norma per assegnare il 5% del canone alla Rai. Questo – ha detto “a parziale compensazione dei mancati introiti legati alla crisi economica in atto“. Poi, però, ha rifilato una serie di frecciate all’attuale governance, arrivando a parlare della necessità di un rinnovo (bye bye Fabrizio Salini) come l’occasione per “voltare pagina e rilanciare l’azienda“.
Bilancio Rai, utili in crescita nel primo semestre 2020. Ma aumentano anche i debiti
Gli utili sono in lieve aumento, nonostante il colpo inferto al settore audiovisivo dalla pandemia. Ma la posizione finanziaria netta risulta negativa e per il futuro le previsioni non sono certo esaltanti: l’indebitamento – si prevede – aumenterà. Il Consiglio di Amministrazione della Rai, riunito ieri a Roma sotto la presidenza di Marcello Foa, ha esaminato e approvato il bilancio del primo semestre 2020. Ecco i dati più significativi.
Andrea Vianello è il nuovo direttore di Rainews
Cambio dell guardia a Rainews: Andrea Vianello è il nuovo direttore della testata. Il via libera alla nomina del giornalista è arrivato dal Cda Rai odierno con voto unanime. L’ex direttore di Rai3 prenderà il posto di Antonio Di Bella, il quale sarà di nuovo corrispondente dagli Stati Uniti, ruolo da lui già ricoperto per circa un anno a partire dall’ottobre del 2010.
Rai, nuova policy su agenti e produttori. Chi sarà il primo ad aggirarla?
Invocata da tempo, con tanto di pressing politico esercitato nelle ultime settimane, la stretta della Rai sui produttori esterni e gli agenti degli artisti è arrivata. A quanto si apprende, nel CdA tenutosi ieri a Viale Mazzini è stata approvata la proposta dell’AD Fabrizio Salini di applicare la nuova policy al riguardo, in accordo con le linee guida redatte da Agcom e Vigilanza. Ecco cosa cambierà a partire da settembre, quando il regolamento – non privo di paradossi – diventerà operativo.
Rai, nomine in arrivo: Mario Orfeo al Tg3, Franco Di Mare verso Rai3. Rientra Teresa De Santis
Tra tentativi, rimandi, veti incrociati e candidature bruciate, l’impasse sulle nuove direzioni dei Tg Rai si protrae da ormai sette mesi. I vertici di Viale Mazzini e quelli politici di Montecitorio ci ragionano infatti dall’ottobre scorso, ma le occasione per chiudere la partita sono sempre andate a vuoto. Il CdA di venerdì prossimo (o, al più tardi, quello del 25 maggio) dovrebbe però sbloccare la situazione: tra le nomine più attese e strategiche, quella dell’ex DG Rai Mario Orfeo.