Bufale



13
gennaio

TG LA7 DIFFONDE UN VIDEO DELLE VIOLENZE DI COLONIA, MA E’ UN FALSO. MENTANA SI SCUSA IN DIRETTA

Enrico Mentana

Qualcuno lo definirebbe una bufala, Enrico Mentana ha preferito parlare di “errore”. Nel telegiornale di La7 di lunedì sera è infatti stato trasmesso un video che, secondo quanto annunciato, mostrava una delle aggressioni avvenute nella notte di Capodanno a Colonia. In realtà si trattava di un falso: il video era stato girato nel 2012 in Egitto da una giornalista tedesca.

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25
marzo

XFACTOR 9: CON TIZIANO FERRO NEMMENO TRATTATIVE

Tiziano Ferro

Tiziano Ferro

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7
marzo

L’AVVOCATO CANZONA AMMETTE LE SUE BUFALE. LA TV ‘BOCCALONA’ INVECE NO

Giacinto Canzona, Valerio Staffelli

Almeno l’ha ammesso: erano tutte canzonature. L’avvocato Giacinto Canzona ha vuotato il sacco e, davanti alle telecamere di Striscia la Notizia, ha riconosciuto di aver dato sfogo alla fantasia nell’invenzione di alcuni casi ‘giudiziari’ dati in pasto alla stampa e alla tv. “Io non racconto bufale” si era difeso il legale in un primo momento. Ma poi, incalzato sulla vicenda della coppia che avrebbe perso un figlio nell’incidente della Concordia, ha detto: “la bufala non sono i naufraghi, ma la storia dell’aborto“.

Così, il tg satirico di Antonio Ricci è riuscito ad incastrare Canzona dopo una pressante campagna anti-tarocco durata settimane. Dalla suora in topless al prete ubriacone, passando per il gattino milionario e il divorzio tra centenari, l’avvocato ha partorito una serie di storie assurde che i mezzi d’informazione hanno sempre ripreso a tutta pagina (o a tutto schermo). E la cosa più incredibile è che nessuno ha mai sospettato di nulla. Come è possibile?

Già, perché il dato più sconcertante della vicenda non sono le canzonature dell’avvocato ma l’atteggiamento delle varie redazioni, che mai hanno messo in dubbio la veridicità di quelle ’strane’ notizie e le hanno servite al pubblico. Il caso più imbarazzante è quello dei naufraghi della Concordia, perché rimanda ad una tragedia realmente accaduta. Ma il discorso si può estendere a tutti gli altri episodi.





22
ottobre

BALLOON BOY: QUANDO LA BUFALA TELEVISIVA E’ DI MODA.

Baloon Boy

In tantissime produzioni televisive aleggia misterioso e sempre più inquietante lo spettro della bufala: dalle pluricitate telerisse alle porno-cause di Forum, la convinzione che tutto ciò che il tubo catodico ci offra sia genuino è credibile come una banconota da 7 euro. Ma dai “soliti sospetti” appena citati alle vere e proprie bufale mediatiche ce ne passa, e l’argomento merita decisamente un capitolo a parte.

Uno dei casi più emblematici di bufala televisiva di proporzioni smisurate e dai contorni preoccupanti, è storia recentissima: una mongolfiera rudimentale con all’interno un bambino di sei anni (a chi non è mai capitato?) ha spiccato il volo nei cieli di Denver raggiungendo oltre tremila metri di altezza. Risultato? Milioni di telespettatori paralizzati davanti ai propri schermi, palinsesti impazziti (interrotto perfino un discorso del presidente Usa Barack Obama) e siti web d’informazione che, appena giunta la notizia della mongolfiera vuota, formulavano deliranti ipotesi di decesso del povero bambino.

Ma il lieto fine sarà dietro l’angolo: il bambino non ha mosso un centimetro da casa perchè era nascosto nel suo garage. In due parole: una “sòla” pazzesca. “L’abbiamo fatto per lo show” – ha sentenziato, sconsideratamente, la voce dell’innocenza del piccolo Falcon, che ha involontariamente smascherato i genitori, organizzatori della messa in scena per pubblicizzare una loro partecipazione in un reality. Presenza, la loro, che resterà in forte dubbio visto che Richard Heene e Mayumi Iizuka, già noti negli USA per alcuni comportamenti  “stravaganti” (no, i calzini turchesi non c’entrano nulla…), dovranno comparire davanti ad un giudice in tribunale.

Video dopo il salto: