Art Attack



14
febbraio

ART ATTACK: SU RAI YO YO E’ TORNATO IL PROGRAMMA PIONIERE DEL GENERE TUTORIAL

Giovanni Muciaccia

Utile a stimolare il potenziale artistico dei più piccoli, e a trasformare con un po’ di fantasia in un’opera d’arte tutto ciò che si ha in giro per casa, Art Attack è diventato un appuntamento cult ed imperdibile per tanti bambini. La trasmissione a marchio Disney è ripartita lo scorso 8 febbraio con una nuova stagione in onda il sabato e la domenica alle 8.30 su Rai YoYo. Alla guida ancora una volta l’inossidabile Giovanni Muciaccia che, in un’intervista al Tv Radio Corriere, spiega il successo di un programma in onda da ben 15 anni.

“Il segreto del suo successo sta proprio nel fatto che è seguito sia dai piccoli che dai grandi. Una trasmissione che è riuscita ad appassionare anche i genitori e fasce di pubblico che non ci aspettavamo. Ho delle testimonianze quotidiane di ragazzi sopra i vent’anni che mi seguivano da bambini e che, se capita, mi guardano ancora oggi.”

Pioniere in qualche modo del genere tutorial, tanto di moda oggi in tv, Art Attack ha fatto della manualità la sua missione.

“La missione è quella di trasmettere ai giovani la manualità, una pratica che sta scomparendo sempre di più. E’ anche una questione sociale. Oggi come oggi, le macchine fanno tutto. E’ possibile che in futuro anche questo aspetto della vita sia rivalutato. Si ritornerà al “mestiere”. Inoltre, vogliamo aiutare i nostri telespettatori a capire il senso all’arte, a vedere le cose in un altro modo, a trasformare gli oggetti, a cambiare la loro destinazione d’uso.”

Per Muciaccia sviluppare la manualità, ma anche la fantasia e la creatività dei bambini, rimane un aspetto centrale del programma.

“E’ importantissimo. Il nostro programma è nato in un periodo in cui i ragazzi erano già subissati dai videogiochi e dai computer. Quindi è stata una scommessa. Ma ha avuto subito un’enorme risposta. Questo significa che la manualità è una cosa che attira, che piace. Mostriamo dei lavoretti che i ragazzi possono realizzare al momento, davanti ai lori occhi. Probabilmente ha a che fare con un aspetto profondo della vita, quasi genetico. E’ per questo che ha tanto successo.”

Il conduttore, che ha debuttato in tv nel 1992 con la trasmissione Disney Club, ricorda come è cominciata la sua lunga avventura ad Art Attack.




5
gennaio

ART ATTACK, DA DOMENICA GIOVANNI MUCCIACCIA DI NUOVO SU RAIDUE

Art Attack- Giovanni Mucciaccia

Ha spopolato con la colla vinilica e il cartoncino, e diciamocelo pure grazie al tormentone dell’imitazione di Fiorello. Altro che lustrini della ribalta, Giovanni Mucciaccia con il viso buono del ragazzo della porta accanto ha trovato in Art Attack un segmento di televisione per ragazzi, uno dei pochi superstiti nella tv generalista, all’interno del quale esprimersi in libertà.

Torna da domenica su Raidue alle 08,25, orario forse non comodissimo per il target più interessato al programma, il miglior erede dell’Albero Azzurro, il programma del bricolage e delle creazioni con ventisei nuovi appuntamenti da trenta minuti. Tantissime le novità, a partire dallo studio: niente più aria inglese per Mucciaccia ma la nuova atmosfera di Buenos Aires. A monte di questa scelta soprattutto ragioni di produzione: è in uno studio televisivo della capitale argentina infatti che si ritroveranno, per tagliare i costi, tutte le troupe dei 32 paesi che trasmettono Art Attack.

Non ci sarà più Capo, il pupazzo parlante che rievoca la migliore scultura neoclassica di museo: al suo posto Vincent Van Cocco, palma da cocco caraibica, frutto della fantasia italiana, voce di scena a metà tra il narratore storico e il moralizzatore ecologico (alla sua cornice narratologica il compito di sensibilizzare al riciclaggio in maniera brillante e divertente)

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