Giulia Innocenzi, Announo
Michele Santoro ha passato il testimone. E adesso tocca a lei. Giulia Innocenzi è pronta a tornare: giovedì sarà in prime time su La7 alla guida della seconda stagione di AnnoUno, talk show nato come spin off di Servizio Pubblico e ora confermato in palinsesto. Dopo gli ascolti altalenanti della passata stagione, il programma andrà in onda con un primo ciclo di sei puntate, per poi tornare nel 2015 con altrettanti appuntamenti. Al centro del format ci sarà come sempre il confronto tra un cast fisso di giovani opinionisti ed un politico di professione. E’ la stessa conduttrice a raccontarci i dettagli del programma, tra conferme e novità.
Formula che funziona non cambia?
Non cambia ma si rinnova sicuramente. Venti ragazzi saranno sempre al centro del nostro studio e protagonisti della trasmissione. Ne abbiamo confermati sei rispetto all’edizione scorsa mentre tutti gli altri sono nuovi. Apriremo sempre con l’anteprima di Santoro, mentre Vauro farà una specie di telecronaca velenosa rispetto a quanto viene detto in studio, insieme a un compagno di viaggio misterioso che sveleremo giovedì. Quest’anno cercheremo di mettere alla prova i ragazzi con le loro idee spesso molto nette, facendoli entrare nella realtà. Travaglio non farà più il suo editoriale ma sarà ospite speciale in una puntata di questa edizione e in una della stagione 2015. E avremo anche i The Jackal, che hanno inaugurato questa collaborazione con uno spot.
I giovani protagonisti saranno ancora più coinvolti. E’ una contaminazione con il reality?
La puoi chiamare come vuoi. E’ un ulteriore passo per inserire ancora più realtà nella nostra trasmissione, anche facendo conoscere ai ragazzi alcune realtà che sono lontane da loro. Noi cerchiamo sempre di innovare, per questo cerchiamo di farci contaminare anche da nuovi linguaggi. Questa cosa l’avevamo già sperimentata l’anno ma scorso solo sul web: avevamo inviato e seguito alcuni ragazzi ad un comizio di Grillo e di Renzi, ed effettivamente sulla rete si è scatenato molto interesse nel vedere le loro reazioni. Da lì è venuta l’idea di vedere se si poteva inserire un aspetto del genere anche in trasmissione.
Il vostro parterre è composto rigorosamente da ragazzi. Qualcuno potrebbe rimproverarvi un eccesso di giovanilismo…
Io sono un’anti-giovanilista e non sopporto la retorica del giovanilismo, non mi ha mai convinta. Però sicuramente c’è una grande carenza di giovani in tv che parlino di tematiche come quelle che affrontiamo noi, ad esempio il lavoro e l’immigrazione. Siamo abituati a vederli in tutt’altro genere di programmi. Di questo sono molto orgogliosa: non è un’operazione giovanilistica ma è estremamente democratica. Mentre di solito sono altri a parlare dei giovani e dei loro problemi, noi diamo il microfono ai ragazzi e a coinvolgerli in prima persona.
Nel cast ci sarà anche Simone Coccia Colaiuta, l’ex spogliarellista fidanzato con la senatrice Stefania Pezzopane. Perché questa scelta?